Roma diventerà tra pochi mesi la città con il più alto numero di attraversamenti pedonali a led in Italia. Ad oggi ne sono attivi due ma il Campidoglio ne ha ordinati altri quattro da posizionarsi nei luoghi con il più alto tasso di incidenti, tra i quali viale Isacco Newton, all’altezza del civico 84 e via di Pietralata angolo via Pan. A seguire ne verranno istallati altri due: in via Fosso Bravetta, altezza via Amodei e in via Casilina, in corrispondenza della metro Borghesiana.
La sperimentazione ufficiale è partita proprio dalla Capitale e in particolare dalla via Tuscolana, in corrispondenza della fermata metro Anagnina, dove è stato montato il dispositivo chiamato Step Sli. Si tratta di una serie di mattonelle luminose annegate nelle zebre che si illuminano al passaggio dei pedoni. Nello stesso tempo gli automobilisti in arrivo vedono accendersi delle paline che segnalano la presenza di un attraversamento. I sensori avvertono la presenza del pedone nel momento in cui questo si avvicina alle strisce. A quel punto i led nell’asfalto e sulle paline laterali cominciano a lampeggiare rendendo molto più sicuro l’attraversamento.
Il sistema, brevettato da una società spagnola, è commercializzato in Italia dalla Blindo Energy che lo ha offerto gratis al Comune di Roma per la via Tuscolana per avviare la sperimentazione. Il costo di un impianto completo si aggira sui 14 mila euro, meno di un semaforo e la sua sicurezza sembra addirittura maggiore. Per verificarlo, però, occorrerà attendere la fine della sperimentazione avviata insieme al Ministero dei Trasporti. Step Sli, infatti, non è ancora omologato ma il Ministero ha chiesto alla ditta installatrice e al Campidoglio dei report proprio per verificare il suo funzionamento e il grado di accoglienza da parte dei cittadini.
Laddove è già stato installato (a San Fermo della Battaglia in provincia di Como e a Viguzzolo in provincia di Alessandria), i pedoni si sono subito abituati al maggior grado di sicurezza offerto dai led. Tanto è vero che – dopo alcuni giorni di uso – il sistema è stato spento per osservare la reazione di chi attraversava abitualmente in quel punto e quasi sempre il pedone è rimasto sorpreso e si è sentito meno protetto. La responsabilità degli incidenti, infatti, ricade al 50% sugli automobilisti e al 50% sui pedoni che spesso sono distratti dal telefono o da altre attività. L’accendersi dei led attira l’attenzione di entrambi e li invita alla prudenza perché segnala che si sta per compiere un passaggio potenzialmente pericoloso.
Oltre all’impianto sulla Tuscolana, a Roma è in funzione dalla scorsa estate anche l’attraversamento luminoso di via dell’Amba Aradam, altezza Porta Metronia. Qui nel maggio del 2017 fu investita e uccisa la sedicenne Alice Galli. Da quando sono in funzione i led l’incrocio risulta molto più sicuro. In questo caso il sistema è associato ad un semaforo e quindi si accende quando scatta il verde per il pedoni, lampeggia quando è arancione e si spegne quando è rosso.
Le mattonelle luminose sono progettate per resistere ad un peso di 20 tonnellate e non richiedono una particolare manutenzione. Fattore, questo, molto importante per una città come Roma dove non si riesce a mantenere neanche le strisce pedonali tradizionali che risultano troppo spesso sbiadite o invisibili.
Una risposta
Finalmente una cosa fatta bene. Certo se poi ad anagnina, si togliesse il gabbione e si potassero gli oleandri che delimitano il passaggio pedonale sotto il ponte fino a bordo strada, si avrebbe per gli automobilisti una molto migliore visibilità dell’attraversamento nel tratto sotto il ponte anche prima delle strisce