Lezioni per il neo assessore Meloni

Dopo aver letto l’ultima dichiarazione dell’assessore Meloni abbiamo capito che la persona ha bisogno di qualcuno che gli spieghi che il commercio a Roma non è quel mondo di frutta candita che lui evidentemente immagina bensì una palude dove ad ogni passo si può finire divorati o stritolati. È quindi buona cosa valutare bene ogni passo che vi si faccia.

Ecco le sue parole rilasciate dove aver preso atto delle reazioni alle sue prime dichiarazioni sui camion bar:

Francamente sorprende, e dispiace, della facile strumentalizzazione che in queste ore si sta facendo delle mie parole circa i camion bar nella Capitale. Ho sempre dichiarato che faro’ della lotta all’abusivismo un punto cardine del mio programma e in questo senso lavoreremo in stretto contatto con la polizia locale. Al contempo, ritengo fondamentale rilanciare tutte le attività produttive regolarmente autorizzate che possono contribuire alla crescita economica e allo sviluppo turistico e occupazionale della nostra città, nel rispetto del decoro urbano e della vivibilità dei cittadini romani“.

 

Lezione numero 1: L’abusivismo non è il vero problema.

Noi abbiamo cercato di spiegarlo a più riprese il concetto(ad esempio qui e qui): è ormai acclarato che il 90% dei posteggi ambulanti è assistito da regolari permessi e autorizzazioni rilasciate dal Municipio di competenza e/o dal dipartimento centrale.

La stragrande maggioranza delle oltre 12.000 licenze ambulanti romane sono quindi regolari (REGOLARI), non abusive.

Per rendersi conto dell’enormità del numero, si consideri che esse superano il numero complessivo delle licenze ambulanti di Toscana, Umbria e Marche messe insieme!?!

Nonostante ciò, esse vengono spesso confuse per abusive. La ragione è semplice: banchi di rara bruttezza che vendono merce scadente o contraffatta occupando le strade in modo selvaggio fino ad ostacolare il passaggio dei pedoni. Ovvio che la gente pensi che siano abusivi! C’è anche da da dire che dopo 30 anni di invasione degli ambulanti, regolari e non, associata a una visione pigra e indifferente dello spazio pubblico assai diffusa tra i romani, la maggioranza dei cittadini pare essersi abituata – o meglio assuefatta – a questo tipo di commercio, lo ritiene qualcosa di normale, accetta di vivere in quartieri occupati militarmente dalle bancarelle.

Questo vuol dire che i suq che vediamo a via Tuscolana, via Tiburtina, fuori il Policlinico Umberto I, in via Cola di Rienzo, ecc. sono essenzialmente regolari.

 

 

 

SantaMM
Le due bancarelle REGOLARI di p.za S. Maria Maggiore. Dovremo continuare a vederle lì per sempre?

 

 

Ma allora questo significa che quando l’assessore afferma “…ritengo fondamentale rilanciare tutte le attività produttive regolarmente autorizzate che possono contribuire alla crescita economica e allo sviluppo turistico e occupazionale della nostra città, …“, implicitamente sta salvando tutti i suq di cui sopra.

Stesso dicasi dei camion bar che dopo decenni finalmente lo scorso anno si è riusciti a far spostare dai luoghi più tutelati della città. Sono attività regolari che però non hanno una ragione di essere se non quella di far guadagnare profumatamente i loro titolari (soprattutto quelli che ne fanno collezione di camion bar).

La lezione si conclude ricordando all’assessore Meloni che la direttiva Bolkestein dà la facoltà nel 2017 di azzerare tutte le concessioni per il commercio su area pubblica. È questa una scadenza da non perdere per rifondare il commercio ambulante a Roma, ridimensionandolo drasticamente (avere oltre 12.000 bancarelle è semplicemente pazzesco), obbligando alla qualità dei banchi e della merce e mettendo tutto a bando così da premiare il merito e dare possibilità di lavoro anche al di fuori delle poche famiglie che si sono accaparrate il mercato dell’ambulantato da decenni.

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6 risposte

  1. Quindi se da regolari dive diamo abusivi non siamo più un problema? I 500 abusivi sotto il Colosseo operano indisturbati per questo? A Firenze gli ambulanti cominciano a difendersi….!
    Lezione 1 all’assessore Meloni, non faccia come il passato sindaco, va ricordato un milione di volte: E’ sotto processo per reati gravi! Eccolo il moralista dei miei stivali….

    1. Legga bene mr fixit: “L’abusivismo non è il VERO problema”.
      Se infatti si vuole davvero combattere l’abusivismo basta dare mandato alle forze dell’ordine e lo fanno.
      Discorso molto diverso e più complicato la riforma di tutto il settore con ripartenza da zero di un numero ridotto di concessioni e sterzata decisa verso la qualità.
      A mio avviso chi ha una vera professionalità nel settore non dovrebbe avere nulla da temere da una riforma simile. Discorso molto diverso per chi finora ha puntato tutto sullo sfruttamento della posizione dominante.

  2. A me piacerebbe vedere la situazione patrimoniale di marino e della leonori e magari di qualche libero pensatore che fa il blogger e guadagna parecchi soldi grazie al proprio ” senso.civico”. Altroché la mia…..

    1. Caro mr fixit, non si riferirà mica ai poverelli che scrivo su questo bloggino, vero? Che noi per toglierci il piacere di scrivere, I soldini ce li dobbiamo mettere di tasca nostra.

  3. Non vi conosco e non mi permetterei mai….anche se io sono più poverello di voi. E non scrocco cene e pranzi a nessuno. Caro Roberto mi preoccupo perché la bolkestein verrà applicata dalla classe politica ! Comunque siamo abituati a lavorare 12 ore al giorno anche sotto la pioggia e siamo abbastanza temprati dalle difficoltà!

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Da romani, @GiorgiaMeloni e @gualtierieurope, se anche voi ve ne vergognate, perché non vi sedete ad un tavolo e affrontate il problema con le rispettive competenze?

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