L’abbiamo mancato. Per una svista in redazione, attribuibile a chi scrive, abbiamo mancato di celebrare il 150esimo anniversario della breccia di Porta Pia.
Lo facciamo comunque oggi, il giorno dopo, perché è una ricorrenza importante che ci ricorda quando Roma e i romani furono sottratti al potere assoluto del Papa sotto lo Stato Pontificio.
Fu grazie alla breccia di Porta Pia che terminò il potere temporale della Chiesa e che si realizzò il pensiero liberale di una “libera Chiesa in libero Stato”.
Purtroppo ci ritroviamo in buona compagnia a non aver dato la giusta importanza alla giornata di ieri per Roma.
Il sindaco Raggi non ci pare abbia né promosso né partecipato ad alcun evento nella giornata di ieri, limitandosi ad uno scarno post sulla sua pagina facebook dove si parla più delle nuove illuminazioni promosse da Acea che della liberazione della città da parte dei bersaglieri.
È abbastanza curiosa questa scarsa considerazione dell’anniversario da parte di Virginia Raggi, soprattutto se confrontata con la grande agitazione dell’amministrazione per il 149esimo anniversario di Roma capitale d’Italia.
A febbraio di quest’anno infatti la Raggi avviò le celebrazioni per i 150 anni di Roma capitale d’Italia, prennunciando un programma di eventi della durata di un anno con chiusura il 3 febbraio 2021, al compimento dell’anniversario.
In realtà, come spiegammo in quasi solitudine, probabilmente si trattò dell’errore di qualcuno nell’amministrazione che confuse l’anno della presa di Roma (avvenuta nel 1870) con quello della proclamazione di Roma capitale d’Italia (il 1871). Invece che riconoscere l’errore e rimediare in qualche modo, il sindaco Raggi decise di raccontare la favoletta dell’anno di festeggiamenti, parlando di un programma di eventi che in realtà non c’è mai stato, come potemmo verificare noi stessi.
O c’è qualcuno che possa segnalare qualche evento legato ai 150 anni di Roma capitale d’Italia?
Ricordiamo allora i 150 anni dalla liberazione di Roma auspicando che le elezioni del prossimo anno riusciranno a liberare la città dalla cappa di degrado e depressione che la opprime da troppo tempo.
Cerchiamo di fare ognuno la sua parte per la rinascita della città, nella convinzione che essa esiste da oltre 27 secoli e pur avendone viste di tutti i colori è sempre stata in grado di risorgere.