Forse i più giovani si sono persi le spassose declinazioni che alla trasmissione “Ottavo Nano” fecero della “Casa delle libertà”. Per costoro, ma anche per ricordarle ai più grandi, eccone una.
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Questo ricordo appare utile a chi scrive per rappresentare la situazione attuale del centro storico di Roma, dove praticamente chiunque può fare quello che vuole senza che ci sia nessuno a chiedergliene conto, e questo anche quando si violino le normative vigenti.
Tralasciando lo scandalo della sosta selvaggia, anche se ormai ha raggiunto livelli da vera e propria emergenza, ne abbiamo avuto ennesimo esempio l’altra sera passeggiando per via delle Muratte. Erano circa le 22 ed una buona parte del tratto liberato dalle bancarelle era occupato da una folla di persone che assistevano ad un vero e proprio concerto rock. Una piccola band, attrezzata con tanto di batteria completa e di impianto di amplificazione, stava infatti esibendosi per la soddisfazione dei tanti passanti.
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Si dirà, che ci sarà mai di male se qualcuno tira sù qualche euro allietando turisti e passanti senza dare fastidio a nessuno?
Ebbene, a parte il fatto che tenere un concerto rock super-amplificato in una stretta strada del centro ed in tarda serata crea più di un fastidio a chi cerca di stare in casa propria senza essere ammorbato da rumori molesti.
Sta però il fatto che la normativa vigente prevede che gli “artisti di strada” possano esibirsi fino alle 20. Inoltre per l’utilizzo degli amplificatori è prevista una procedura che nessuno di questi “artisti” segue, con i vigili a fare finta di niente. Infine queste esibizioni fruttano ogni volta diverse centinaia di euro esentasse (cosa apparentemente legale) e questo nonostante l’utilizzo di una parte ingente del suolo pubblico (cosa anche questa consentita).
Se si considera poi che questo vero e proprio concerto si stava tenendo ad un centinaio di metri da palazzo Chigi, senza che nessuna delle forze dell’ordine lì presenti abbia sentito la necessità di intervenire o di chiamare i vigili a fare qualche verifica, si ha l’immagine chiara di cos’è oggi il centro storico di Roma: una terra di nessuno, disponibile ad essere sfruttata e rapinata dal primo che passa senza che qualcuno senta il dovere di proteggerla o tutelarla.
E questo accade pur avendo da mesi un Commissario di Governo che non dovrebbe far altro che cercare di garantire un minimo di legalità.
Se poi pensiamo ai campioni che si stanno contendendo la prossima poltrona di Sindaco di Roma c’è solo da farsi prendere dallo sconforto.