Ci deve essere stato l’ordine di scuderia di stare tutti buonini, di volare basso, di non farsi vedere molto con dichiarazioni ed interviste; i vertici del PD romano avranno detto ai candidati di privilegiare il contatto diretto con i cittadini, contando sul fatto che la maggior parte di questi ultimi purtroppo non sa che magari si trova davanti uno degli ex consiglieri comunali che prima ha appoggiato Marino e poi lo ha defenestrato andando a firmare dal notaio alla chetichella (con la probabilità che un percorso simile aspetti il povero Giachetti).
Insomma nel PD devono essersi resi conto che la loro credibilità è ai minimi storici per cui meno se ne parla meglio è, sperando che il solo Giachetti riesca ad evitare il disastro. Ed a parte quindi qualche imbarazzante uscita estemporanea (Orfini che tappa le buche è credibile come una banconota da 17 euro!), il dibattito politico rimane incentrato sui soli candidati sindaco.
Per fortuna che ogni tanto qualcuno deraglia dalla linea di partito e si avventura in qualche dichiarazione dal sen sfuggita.
È il caso oggi del signor Fabio Salamida, che ci dicono essere il segretario dello storico circolo PD dell’Alberone, responsabile della campagna per le primarie di Roberto Morassut, nonchè uno degli “8 saggi” scelti da Orfini per lavorare alla compilazione delle liste dei candidati. Non l’ultimo dei militanti del PD quindi. Quello che segue è il post che ieri questo Salamida ha voluto affidare a facebook riferendosi alle iniziativa sulla trasparenza dei candidati promosse da Carteinregola:
Naturalmente gli amici di Carteinregola non hanno bisogno di aiuto per rispondere ad un attacco tanto becero (qui la loro argomentata risposta). Ed il termine “becero” è quanto mai indicato in questo caso, giacché lo scrivere che i contenuti di Carteinregola sono basati sul “sentito dire” dimostra sia che Salamida nulla sa di questo vero e proprio laboratorio di idee, sia che qualcuno ha perso tempo a cercare d’insegnargli cose come il non parlar male degli altri senza conoscerli.
Rileva poi dal post che il Salamida ha un “assai vago concetto di società civile” e vorrebbe colmare questa sua lacuna “misurando la rappresentanza” in qualche modo. Anche qui il tipo non dà una bella immagine di sé, giacché il concetto di rappresentanza potrà anche essere dibattuto, ma in casi come quello di Carteinregola, con decine di comitati che ne sostanziano e supportano le attività, e decine se non centinaia di cittadini, molti dei quali stimati professionisti, che vi contribuiscono con idee, studi e riflessioni, non vi è alcun dubbio di essere di fronte ad una realtà consistente e consolidata di “società civile”. Ed una politica sana ed intelligente farebbe tesoro dei contributi che spontaneamente queste entità mettono a disposizione, laddove la politica mediocre (per non dir di peggio) non può che vederli con fastidio.
Da sottolineare poi che se il Salamida considera insignificanti poco più di 500 sostenitori per Carteinregola, sarebbe il caso che facesse una riflessione ragionata anche sul fatto che la pagina facebook del PD romano non arriva a 3500 di sostenitori, che sempre in una realtà di 3 milioni di abitanti fa abbastanza ridere.
Sperando, ma neanche tanto, che la risposta degli amici di Carteinregola ispiri qualche riflessione al signor Salamida, vogliamo cogliere questa occasione, approfittando del fatto che costui appare essere uno dei “saggi” (sì sì, li hanno chiamati proprio così!) scelti da Orfini per formare le liste dei candidati PD, per chiedergli lumi su un paio di curiosità che abbiamo riscontrato nell’elenco dei candidati PD all’Assemblea Capitolina.
A parte notare che del Silvi non appare la foto nella lista, ma magari sarà una scelta di understatement del candidato, noi siamo sicuri che questi due candidati, come tutti gli altri scelti, avranno superato chissà quali selezioni per approdare nella lista delle 47 migliori figure politiche che un parito come il PD può schierare nella capitale d’Italia.
Leggendo però i profili, un po’ scarsini si converrà, di questi due candidati, ci viene il dubbio che costoro abbiano omesso qualcosa, competenze o esperienze ulteriori che giustificherebbero la scelta del partito di dargli la possibilità di accedere ad uno scranno in Aula Giulio Cesare.
Del primo dei due, il Sig. Costantino, leggiamo che amministra un locale in via della Croce, che è una delle strade con il maggior livello di abusivismo in materie di OSP della città (testimoniato dagli innumerevoli interventi effettuati in persona dalla presidente Alfonsi durante il suo mandato). Certi che il Sig. Costantino si attenga scrupolosamente alla concessione OSP rialsciata al suo locale, verrebbe in mente che il partito lo abbia voluto scegliere perché si occupasse di questo aspetto dell’abusivismo che da anni non si riesce a reprimere. Epperò anche questa appare una motivazione un po’ debole, giacché ad un membro dell’Assemblea Capitolina si richiedono competenze ed esperienze multidisciplinari, oltre che una comprovata esperienza in ambito politico o istituzionale.
Ci verrebbe quindi da chiedere al Sig. Salamida di illustrare ai cittadini i motivi che hanno portato a candidature come le due segnalate sopra, o anche perché si è scelto di ricandidare tanti consiglieri uscenti che dopo aver sostenuto Marino in campagna elettorale lo hanno defenestrato per via notarile senza sentirsi in obbligo di spiegare ai cittadini questa loro drammatica scelta. Non sarebbe male infatti che qualcuno spiegasse ai cittadini come è stata individuata la migliore classe dirigente che evidentemente il PD è riuscito a mettere in campo.
Immaginiamo che il Sig Salamida tornerà nel silenzio consigliatogli dal partito ma in caso contrario sappia che la nostra piccola tribuna è a sua disposizione (siamo anche noi sui 500 contatti, numeri che Salamida ha già detto non meritori di attenzione, benché di 500 in 500 …).
P.s.: sappiamo bene come nel PD vi siano anche ottime e capaci persone, gente che conosce il territorio e che ha già dimostrato la passione e professionalità giuste per servire la città; purtroppo finché il PD romano non riuscirà a rinnovarsi completamente, facendola finita con le stesse logiche che hanno portato agli scandali di Mafia Capitale, i “buoni” al suo interno continueranno a soccombere. E sarà un male soprattutto per la città di Roma.
Una risposta
Salamida, il braccio destro di Morassut….
quel Morassut che illo tempore sponsorizzò il progetto di demolizione del Cinema America e che quando le associazioni dei cittadini chiesero di incontrarlo rispose in modo che qui è meglio non riferire….. e per fortuna che ci sono i ragazzi di Trastevere, perchè era per il PD il Cinema America l’avevo “spianato” da un pezzo.
quel Morassut che fu ideatore e padre delle “nuove centralità”, del “sistema Roma” per l’urbanistica, i cui danni stiamo ancora oggi pagando (ricordate una certa punta di Report di qualche anno fa?)
tanto per dirne due.
Evidentemente il suo braccio destro, tal Salamida, ha la stessa arroganza, presunzione e disprezzo nei confronti dei cittadini.