Un nuovo schermo (un po’ meno) pirata

Continuiamo a seguire le iniziative dei ragazzi del Cinema America con una nuova edizione di quelli che hanno chiamato “schermi pirata“.

È ora la volta di “The Blues Brothers”, proiettato questa sera allo stadio “Nicola Pietrangeli” del Foro Italico.

 

TBB

 

schermo

 

Di seguito la presentazione dell’iniziativa:

“Dopo il successo della proiezione di “Brutti, sporchi e cattivi” sul Monte Ciocci a Valle Aurelia, Piccolo Cinema America e CityFest / Fondazione Cinema per Roma, presieduta da Piera Detassis, sono lieti di annunciare alla città di Roma la XVII edizione degli SchermiPirata. L’appuntamento è questa volta in uno stadio del Parco del Foro Italico, il Nicola Pietrangeli, costruito in epoca fascista tra il 1931 ed il 1933 su progetto dell’architetto Enrico Del Debbio, la struttura, che può contenere 3720 spettatori, è famosa in tutto il mondo per il suo campo protetto da statue raffiguranti le discipline sportive, nonchè dalla gradinata ad ellisse realizzata con i marmi Carrara. L’evento è organizzato con il sostegno della Regione Lazio ed in collaborazione con il CONI, che ha gentilmente concesso la struttura.

Sulla scia dei successi di “The Rocky Horror Picture Show”, proiettato sulle mura di Ca-
stel Sant’Angelo e di “The Wall” proiettato all’isola tiberina, tornano i musical sugli schermi più underground mai issati: il 27 maggio sarà “The Blues Brothers” di John Landis adilluminare il telo da 11 metri installato appositamente nello stadio.
“Gli Schermi Pirata – dichiara Valerio Carocci, presidente dell’associazione
Piccolo Cinema America – sono libertà, fantasia e creatività al tempo stesso,
sono il coraggio di chi non accetta l’imposizione di barriere e limiti, sono l’idea
di una città e di una sua offerta culturale diversa, viva e basata sul rapporto
tra la sua storia, i suoi luoghi ed ogni forma di espressione artistica. Abbiamo
ideato il XVII degli SchermiPirata per poter accogliere il massimo numero
di spettatori possibili attorno alla proiezione di “The Blues Brothers” di John
Landis, film volutamente ancora mai proiettato dalla nostra esperienza, al fine
di poterlo omaggiare con un luogo adeguato. Riteniamo importantissime queste
collaborazioni perché dimostrano che in città, nonostante la totale crisi politica
dei partiti, ci sono ancora validi interlocutori istituzionali, capaci di ascoltare e
dialogare con le realtà spontanee e giovani. Non lasciarsi spaventare dai percorsi
di “lotta”, ma al contrario comprenderli e sostenerli è ciò che c’è di più utile e
positivo in un momento come questo segnato da un grave malessere sociale
e culturale. Perciò non possiamo che esprimere ancora una volta vicinanza e
preoccupazione per tutti quegli spazi a rischio sgombero, che in questi anni
hanno costantemente garantito servizi sociali e culturali, in particolare nei quartieri
periferici della capitale”.”
.
.
Sempre meno “pirata” questi schermi, con questa edizione che si avvale del sostegno della Regione Lazio e del CONI, ma pur sempre iniziative interessanti tanto più se si considera che sono organizzate da un manipolo di ventenni. E seppur i primi schermi pirata avevano la componente trasgressiva a caratterizzarli (qui e qui un paio di esempi), ora assistiamo ad una collaborazione apparentemente virtuosa tra le istituzioni e dei ragazzi che avevano iniziato la loro storia con l’occupazione illegale del cinema America a Trastevere. En passant, dopo lo sgombero del 2014 il cinema è ripiombato nel silenzio e degrado che lo hanno accompagnato per 14 anni, non era meglio lasciarci i ragazzi fino a quando la proprietà non trovava una soluzione per la struttura?
Ricordiamo comunque che i ragazzi hanno da poco vinto il bando per la gestione della sala Troisi, sempre a Trastevere. Non vediamo l’ora di vederli all’opera con quella nuova stimolante avventura.

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