Se a livello comunale il primo turno delle elezioni ha decretato un chiaro vantaggio della candidata del M5S, Virginia Raggi, che ha distanziato di oltre dieci punti percentuali il suo inseguitore Giachetti, a livello municipale si sono registrati distacchi meno marcati tra i candidati finiti al ballottaggio. Con l’esclusione del Municipio VI, dove il ballottaggio sarà tra il candidato M5S e quello di FdI, in tutti gli altri municipi se la vedranno il candidato del PD contro quello del M5S. In alcuni municipi il candidato PD è in testa alla sfida (in I, II, III, VII, XI, XII, XIII, XIV e XV) mentre in altri è il candidato del M5S ad aver vinto il primo turno (IV, V, VIII, IX).

Uniche eccezioni al generale bilanciamento dei risultati al primo turno sono state il Municipio II, dove la candidata PD ha registrato il 35,7% dei voti, superando di oltre quindici punti il candidato M5S, ma soprattutto il Municipio I, dove la candidata PD ha collezionato un corposo 38,7% quasi doppiando la concorrente M5S. Inoltre questi due municipi sono stati gli unici in cui il PD, come liste, è risultato il più votato, laddove in tutti gli altri sono state le liste del M5S ad aggiudicarsi la prima posizione.

Come spiegare l’anomalia di questi due municipi? Gli amici di RomaFaSchifo l’hanno fatto accennando al fatto che questi sono gli unici territori dove è rimasta un minimo di economia, e quindi gruppi di potere che è possibile accontentare. C’è da pensare quindi che evidentemente i candidati del PD devono essere graditi a tali gruppi di potere e che questi ultimi continuino ad essere in grado di mobilitare consenso elettorale. Pur se questa è un’ipotesi che ci vede sostanzialmente d’accordo, vogliamo qui fare una riflessione particolare sul Municipio I, che è quello che conosciamo meglio e di cui ci stupiamo di più, ma fino ad un certo punto, del risultato al primo turno.

 

Come detto, in Municipio I la Presidente uscente Sabrina Alfonsi ha registrato il 38,7% dei consenti, contro il 20,1% della candidata del M5S, Giusy Campanini. Considerato quello che avevamo scritto poco prima del voto, sottolineando come la riconferma dell’amministrazione uscente sarebbe stata a nostro avviso l’ipotesi peggiore, verrebbe da pensare che noi portiamo fortuna alla Presidente Alfonsi.

Ciò nonostante non possiamo non rimarcare l’anomalia di un risultato tanto consistente se messo a confronto con la situazione che ognuno può verificare in centro storico. Che si risieda in centro o che lo si frequenti per lavoro, per turismo o anche solo per svago, si deve riconoscere un innegabile deterioramento dello stato dei luoghi, con un livello di sporcizia mai visto prima, la sosta selvaggia che non conosce più zone franche o aree pedonali, un commercio sempre più squalificato e straccione.

Pur considerando che il Municipio ha competenze limitate sul proprio territorio, esso rimane l’istituzione di prossimità, che anche quando non competente deve farsi carico di riportare i problemi nelle sedi proprie ed operare affinché essi siano risolti.

La situazione disastrosa del centro storico sta invece a dimostrare che l’amministrazione uscente del Municipio I questo compito non l’ha svolto ma ciò nonostante essa sta venendo premiata dagli elettori.

Un tale paradosso può senz’altro essere spiegato con la capacità del PD di mobilitare i gruppi di potere a cui si è accennato sopra, ma evidentemente un ruolo deve averlo anche giocato una comunicazione carente, che ha permesso all’amministrazione uscente del Municipio I di apparire come tutto sommato niente male, mentre la realtà dice l’esatto contrario.

Noi abbiamo sempre cercato di fare del nostro meglio cercando di riportare il merito dei problemi ed indicandone i responsabili, laddove possibile. E sul centro storico abbiamo troppo spesso dovuto prendere atto delle responsabilità dell’amministrazione nell’ignorare problemi anche gravi:

– c’è il commercio tradizionale in centro storico che sta ormai sparendo, fagocitato da pseudo-somministrazioni, negozi di souvenir e mini-market, con il Municipio I ad assistere inerte,

– c’è il fallimento sostanziale della raccolta differenziata in centro storico, a causa soprattutto del mancato apporto dell’utenza commerciale (lasciata indisturbata di sporcare a piacimento),

– c’è il nulla più totale sulla mobilità, con l’aggiunta del fallimento della prima Isola Ambientale, quella del Tridente, dove il Municipio non è stato in grado di giocare il benché minimo ruolo.

Come non ricordare poi la storiaccia della Festa della Befana a piazza Navona, che abbia seguito dall’inizio alla fine, che ha visto l’incredibile intervento dell’ANAC (l’Autorità anti-corruzione) di Raffaele Cantone a bloccare il nuovo bando predisposto dal Municipio e che avrebbe riconsegnato agli “operatori tradizionali” (a proposito dei soliti gruppi di potere …) della festa le concessioni per 10 (DIECI!?!) anni.

Ci sarebbero poi da menzionare gli insuccessi ripetuti nell’arginare gli abusi nelle OSP, il continuo sostegno all’ambulantato (che a parte l’amministrazione del Municipio, nessun altro vuole più vedere in città) nel caso dei banchi vicino Castel S. Angelo e dell’arcipelago delle idee (50 nuove bancarelle in centro storico!), la mancata gestione dell’arte di strada, che ormai in centro è divenuta l’ennesimo elemento di degrado.

Innegabilmente quindi il quadro è tutt’altro che roseo, per non dire preoccupante, ma ciò nonostante l’impressione è che ci si avvii alla riconferma dell’amministrazione uscente in Municipio I.

Noi siamo convinti che se tutti questi elementi venissero correttamente comunicati, molti cittadini del Municipio I capirebbero che non è proprio il caso di confermare un’amministrazione che ha già dato così pessime prove di sé, rappresentando inoltre il perfetto proseguimento di tutte le altre amministrazioni a maggioranza PD degli ultimi anni, che non possono non essere considerate corresponsabili della disastrosa situazione del centro storico.

Purtrppo non si può fare affidamento sulla stampa cittadina per questo, sempre troppo interessata a non pestare i piedi ai gruppi di potere.

Ci chiediamo però cosa aspetta il M5S ha far sentire la propria voce su questo Municipio, rappresentando esso il più “succulento” ed in vista della città. Un’eventuale vittoria della candidata Raggi combinata ad una riconferma dell’amministrazione uscente del Municipio I non potrà che essere considerato un successo zoppo infatti. Senza contare che gli elementi ricordati sopra possono anche essere utilizzati come ulteriore prova della necessità di archiviare un certo modo di amministrare la città, e questo dovrebbe valere per il Comune ma anche un Municipio importante come il Primo, che comprende un territorio più grande e popoloso di Firenze, la stragrande maggioranza del commercio cittadino ed include i palazzi del potere nazionale oltre ad un numero enorme di rappresentanze diplomatiche estere.

E se servisse un’ulteriore prova che in Municipio non è il caso di riconfermare l’amministrazione uscente, ecco spuntati in questi giorni i manifesti della candidata Alfonsi, ad occupare i bandoni in maniera dubbiamente lecita (chissà se per il ballottaggio è possibile utilizzarli a proprio piacimento, al di là delle quote assegnate ad ogni schieramento).

Nel 2016 vogliamo eleggere ancora chi incarta la città con il proprio faccione???

 

alfonsi

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Una risposta

  1. per non dimenticare la vicenda delle #antenne telefoniche a 20 metri dalla #ScuolaCairoli. Assenza totale del Municipio e del suo presidente

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