Nella giornata di ieri i cosiddetti “movimenti per la casa” sono tornati a farsi vedere occupando di nuovo l’ex-sede del Primo Gruppo dei vigili in via di Montecatini, in disuso da anni ormai, per poi liberarla subito dopo. Lo slogan adottato questa volta è stato “Il patrimonio pubblico va utilizzato per i bisogni della città e non per fare profitti” a cui hanno affiancato la richiesta di incontro con il Sindaco Raggi.
Notiamo en passant come ai manifestanti sfugga il fatto che quand’anche il patrimonio pubblico venisse utilizzato per fare profitto, quest’ultimo verrebbe usato per i bisogni della città, giacché non risulta che il Comune o lo Stato distribuiscano dividendi monetari.
Le circa duecento persone protagoniste dell’iniziativa, ripetendo slogan come “Le case vuote a Roma ci sono, datecele” oppure “Siamo venuti a farti gli auguri, ci devi dare una risposta”, sono state infine ricevute dal Sindaco Raggi.
Questo è a nostro avviso un pessimo segnale che il Sindaco ha dato a questo gruppuscolo di prepotenti, che rischia di incentivare iniziative come queste che invece andrebbero semplicemente contenute dalle forze dell’ordine nel disinteresse di tutti.
Non solo queste persone occupano abusivamente da anni stabili comunali e statali a spese della collettività e senza che qualcuno abbia verificato i titoli delle persone occupanti, ma quando costoro scendono in piazza pretendendo di essere ascoltati ed il Sindaco in persona li riceve, che segnale può essere per la moltitudine di persone che invece fanno i conti ogni mese con mutui, bollette e scadenze che ogni volta devono quadrare?
E quand’anche il Sindaco decidesse di incontrarli questi prepotenti, invece che rassicurarli che si sta lavorando alle deleghe e che presto ci si occuperà delle politiche abitative, perché non gli intima a brutto muso di smetterla con le loro prepotenze e di provvedere a rientrare nella legalità immediatamente?
Le innumerevoli occupazioni illegali a Roma creano problemi a chi le fa, persone costrette a vivere in stabili fatiscenti, spesso pericolanti e pericolosi (quando capiterà qualche incidente grave non ci si potrà stupire), ma soprattutto a chi vi si ritrova nel vicinato, obbligato a convivere con una realtà fatta di persone sconosciute alle forze dell’ordine, al di fuori di ogni controllo e costrette a vivere in condizioni di igiene e sicurezza precarie.
Inoltre queste occupazioni costano soldi alla collettività, per cui quelli di cui sopra che fanno i salti mortali con mutui, bollette e tasse devono pagare indirettamente le bollette di occupanti il cui unico titolo è l’essere prepotenti.
Chissà se il Sindaco Raggi si è resa conto che accogliendo le richieste scomposte di pochi prepotenti ha implicitamente riconosciuto a costoro un ruolo che non hanno e non possono avere, disconoscendo nel contempo diritti ed esigenze dei ben più numerosi cittadini che ogni giorno si sforzano di fare il loro dovere e di rispettare le leggi, anche quando ciò gli costi fatica e sacrifici.
Brutto passo falso Sindaco, da correggere immediatamente con un messaggio chiaro sulla necessità di farla finita con le troppe occupazioni illegali di stabili a Roma.
Perché pochi prepotenti non possono contare di più della moltitudine di bravi cittadini.
3 risposte
Sono completamente d’accordo. Mi chiedo come mai nessuno intervenga, come si possa lasciare ai prepotenti la facoltà di scegliere addirittura la propria casa, spesso anche in quartieri centrali, e non aiutare le persone che con rispetto delle regole e delle leggi pazientemente aspettano da anni un alloggio dignitoso dove vivere.
Ottimo articolo che condivido, vedo nel inizio di legislatura capitolina il vizio del “volemose bene” per lasciare tutto cosi’ come è , ho votato 5s per veder cambiare le cose ,anche se so che i cambiamenti concreti non arriveranno subito, pero almeno le intenzioni siano chiare e il comune non inizi i dialogare con queste persone.
a quanto una versione del blog su FB ?
Stiamo valutando la possibilità di utilizzare facebook più direttamente ma abbiamo più di una perplessità. Il mezzo infatti è ottimo come strumento di denuncia ma mal si presta ad analisi più ragionate e con un orizzonte temporale non immediato. Vedremo. Grazie del commento comunque.