Abbiamo visto l’ultimo video del Sindaco Raggi pubblicato sul sito www.beppegrillo.it e non abbiamo potuto trattenere un moto di vero e proprio disgusto. Molteplici i motivi.
Anzitutto il fatto che la massima carica cittadina decida di far sentire la propria voce non tramite canali istituzionali o i comuni media ma sul sito web del movimento che l’ha espressa, è significativo di quale sia la scala di valori del personaggio: prima viene il partito che l’ha proposta e sostenuta e poi i cittadini che l’hanno votata. Se questa è la nuova politica, aridatece subito il vecchio che un minimo di rispetto per le istituzioni l’aveva ancora mantenuto.
Volendo poi sorvolare, per carità di patria, sugli aspetti estetici e comunicativi del video (ci avrà il Sindaco presi tutti per ignari spettatori di telenovelas sudamericane?), si può dire senza tema di smentita che il messaggio non dica nulla, a parte cercare di rassicurare che non è successo niente, che è tutto sotto controllo, che a tempo debito e con le carte giuste si deciderà per il meglio e nel frattempo tutto va ben madama la marchesa (qui invece il Sindaco deve pensare che siamo tutti dei minus habens incapaci di cogliere le innumerevoli incongruenze dell’azione sua, dei suoi collaboratori e dei suoi “superiori”; da quando in qua poi il Sindaco della capitale d’Italia ha dei superiori???).
Ma la cosa più incredibile è il testo del messaggio recitato (sì, proprio recitato, come fosse un’attrice sudamericana) che viene riportato nel post del sito. A tale testo è stato infatti aggiunto un post scriptum che dice qualcosa tipo: ah, e comunque il vicecapo di gabinetto Marra viene spostato ad altro incarico. Ma come, tutta una filippica melensa e stucchevole per dire che non è successo niente e poi si informa che uno dei personaggi più chiacchierati dell’entourage del Sindaco è stato rimosso???
Va bene avere una scarsa considerazione dei propri cittadini, ma si deve essere completamente stupidi per non capire che quel post scriptum certifica che dei problemi devono invece esserci proprio se si decide di spostare altrove uno dei personaggi grigi che ha fin dall’inizio accompagnato l’avventura di Raggi in Campidoglio.
È evidente che stiamo assistendo al tiro al piccione da parte della stampa cittadina, (mai vituperata abbastanza per l’insipienza e l’interesse che mette negli articoli), qualcosa di simile a quello che si riservò al Sindaco Marino accompagnandolo fuori del Campidoglio. Ma se nel caso di Marino l’allora Sindaco fornì solo qualche pretesto minore per gli attacchi mediatici, nel caso attuale l’amministrazione Raggi sta mostrando un intero campionario di scorrettezze, sotterfugi, furberie e vere e proprie bugie raccontate ai cittadini.
Nulla di penalmente rilevante, per carità, ma non si può non rimanere allibiti e allarmati per quanto sta mettendo in scena chi ha fatto della trasparenza il proprio mantra, professando il rispetto per i cittadini ad ogni pie’ sospinto.
Si ha la netta impressione che Virginia Raggi non si sia resa ancora conto che la campagna elettorale è finita ed è giunto ora il momento di governare il caos romano. Per fare ciò bisogna riuscire ad essere un Sindaco vero, uno che non ha paura di scendere per strada tra la gente a capire e condividere i problemi dei cittadini, uno che si avvale del supporto dei vertici nazionali del proprio movimento dimostrando però indipendenza, autorevolezza ed autonomia, uno che non scappa dal comitato per le olimpiadi con scuse puerili ma lo affronta a viso aperto pretendendo chiarezza su progetti, benefici e costi della manifestazione, uno che non sparisce dai social ma li utilizza per entrare in contatto con la città individuando le priorità. Ma soprattutto un Sindaco vero è colui che si mette alla guida della sua squadra, difendendola dagli attacchi esterni, e la conduce con sicurezza verso gli obiettivi prefissati.
Ebbene finora Virginia Raggi ha dimostrato di non essere un Sindaco vero, col suo ultimo imbarazzante video a certificarlo per l’ennesima volta.
È giunto il momento che colei che è stata incoronata dai cittadini alle ultime elezioni decida cosa vuole fare di tale vittoria e delle due l’una: o prende atto di essere inadeguata al ruolo e quindi getta la spugna condannando la città ad un ennesimo commissariamento che ormai sembra essere il male minore per Roma, oppure trova da qualche parte il coraggio e la forza per reagire, si presenta in Assemblea Capitolina e partendo dal riconoscimento degli errori commessi convince tutti di essere in grado di un nuovo inizio.
Chi scrive spera in fondo che quest’ultima ipotesi possa avverarsi, non per avere particolare stima o fiducia nell’attuale maggioranza (tutt’altro …) ma perché al momento non si vede alternativa valida ad essa, con le varie opposizioni che non perdono occasione per confermare la loro incapacità ed indegnità a rappresentarla tale alternativa. Ma allo stesso tempo non si vede come chi ha già dimostrato di non averlo il coraggio e la voglia necessari a governare Roma possa trovarli questi elementi, per cui l’aspettativa è purtroppo per un inesorabile declino che ci condurrà presto verso una nuova prospettiva elettorale.