Un paio di settimane fa avevamo dato conto dell’orribile gruppo elettrogeno installato sul plateatico della scalinata di Trinità dei Monti per alimentare l’albero di Natale (o presunto tale) donato da Bulgari.
Sarà stata la nostra denuncia, o un sussulto di dignità dei donatori dell’albero o anche solo che il brutto gruppo elettrogeno doveva essere una soluzione temporanea, ma a distanza di qualche giorno siamo tornati sul luogo ed abbiamo trovato l’albero collegato alla presa elettrica di un vicino palazzo.
A costo però di fare la figura dei pierini, non possiamo non esprimere due ulteriori critiche.
Anzitutto vediamo come ora è collegato l’albero.
Ci voleva tanto a fare un collegamento un po’ più decoroso? Siamo troppo maligni a pensare che un lavoro del genere sembra fatto dagli stessi che curano gli allestimenti delle bancarelle?
Per noi questo suona ad ulteriore conferma che, si tratti di Bulgari o di un qualsiasi caldarostaro, a Roma gli allestimenti si fanno ormai così: straccioni.
Per finire, nel caso il gruppo elettrogeno fosse stato messo lì temporaneamente, perché non si faceva a tempo a preparare il collegamento con la rete elettrica per l’inaugurazione, ci chiediamo perché anche a Roma dobbiamo uniformarci al malcostume di anticipare sempre di più l’inizio dei festeggiamenti?
Tradizionalmente a Roma i festeggiamenti per il Natale iniziavano l’8 dicembre. Perché allora farlo il 26 novembre con tanto di benedizione delle istituzioni? Dovremo arrivare anche noi a manifestare in pubblico per fermare questo malcostume?