Non possiamo rimanere muti di fronte alle allucinanti novità provenienti dal Campidoglio ma non ci limiteremo a censurare l’operato del Sindaco in carica.
Quello che ha fatto finora il Sindaco Raggi ha dell’incredibile:
- si è presentata alle ultime elezioni con la vittoria in tasca ma senza uno straccio di idea sul cosa farne e soprattutto su chi contare per la squadra di governo,
- ha passato mesi a scegliere i propri collaboratori senza trasparenza sui criteri e procedendo in maniera imbarazzante, con nomine spesso annunciate e subito dopo ritirate,
- un numero enorme di collaboratori scelti è finito indagato, arrestato o ha sbattuto la porta malamente, con il prossimo caso, l’assessore Berdini, pronto a scoppiare prossimamente,
- i due collaboratori esterni al movimento su cui il Sindaco ha puntato di più, difendendoli a spada tratta da attacchi esterni ma anche interni, sono stati una costretta alle dimissioni perché raggiunta da avviso di garanzia e l’altro addirittura arrestato (ARRESTATO!?!) proprio mentre il Sindaco ne scriveva l’ultima difesa.
È facile chiedere oggi al Sindaco conto delle due difese più agguerrite di cui si è resa responsabile, una nei confronti di persona già indagata fina dai tempi della sua prima nomina (col MoVimento informato della cosa) e l’altra a favore di persona che più chiacchierata di così non si poteva. Qualunque persona responsabile capirebbe che non si può scommettere tutto sul fatto che due persone non hanno problemi di sorta con la giustizia, per poi far finta di niente quando viene dimostrato che invece gli approfondimenti vanno fatti eccome, anche eventualmente per dimostrare l’estraneità degli interessati a tutti i gravi rilievi mossi.
Purtroppo l’attuale Sindaco ha già dimostrato una spiccata propensione all’irresponsabilità, confermata dalle ultime dichiarazioni, di qualche ora fa, in cui afferma di voler andare avanti “… con serenità”!?!
Serenità un corno, viene da dire da parte di una città che sta pagando a caro prezzo l’assoluta incapacità dell’attuale maggioranza di scegliersi dei collaboratori minimamente decenti, con rarissime e sporadiche eccezioni.
Ma se è fin troppo facile, anche se dovuto, sparare addosso all’irresponsabile Raggi, è d’obbligo fare un passo ulteriore e capire come sia possibile che questa città sia finita in mani tanto inadeguate. La pochezza del M5S a Roma (non vogliamo fare un discorso nazionale perché altrove il MoVimento non sta facendo male, vedi Torino o Parma) era già abbastanza evidente alla vigilia delle elezioni, e chi di noi li era andati a vedere da vicino ne aveva già descritto molti dei limiti.
Se però una percentuale enorme di cittadini romani ha preferito il salto nel buio col manipolo di sconosciuti del M5S lo si è dovuto in gran parte al modo in cui la maggioranza precedente ha svenduto il Campidoglio per beghe di potere e lotte interne. Tantissimi cittadini, inclusi moltissimi elettori del PD, non hanno perdonato infatti al PD romano l’indecente pantomima con cui fu defenestrato il sindaco Marino, sfiduciato per via notarile senza dare uno straccio di spiegazione ai cittadini nella sede deputata, ossia l’Assemblea Capitolina.
Il fatto che molti dei consiglieri PD che firmarono dal notaio per la caduta di Marino siano stati ricandidati dal partito alle ultime elezioni è stato giudicato dai più inaccettabile, chiaro segnale che il partito non aveva in realtà alcuna intenzione di uscire dalle logiche che avevano portato a Mafia Capitale.
Ma la cosa ancora più grave è che nonostante la scoppola presa alle elezioni, alcuni dei responsabili della caduta di Marino, tra cui l’attuale capogruppo in Assemblea Capitolina, continuano a rappresentare la proposta politica del PD per Roma.
Ebbene per noi questo è il vero dramma di Roma oggi, il dover scegliere tra l’attuale imbarazzante governo cittadino ed una possibile restaurazione di quelli che fecero fuori il Sindaco Marino perché dava troppo fastidio a certi loschi affari.
Checché dichiari il Sindaco Raggi, noi pensiamo che il suo destino sia ormai segnato, non potendo la città di Roma sopportare ancora per molto un tale coacervo di incapacità, irresponsabilità e supponenza. Se però il PD si ostinerà a far finta di niente rispetto alle gravissime responsabilità della sua gestione degli ultimi decenni e non procederà velocemente ad un drastico e totale rinnovamento dei suoi ranghi, sarà corresponsabile a pieno titolo di quello che si profila come il disastro epocale di Roma.
Sarà il caso di cominciare a pensare ad un possibile governo cittadino di salute pubblica, ma se il PD vorrà sperare di prendere parte ad un tentativo simile cominci a fare pulizia al suo interno, sostituendo il commissario Orfini con qualcuno in grado di dare un briciolo di speranza agli elettori del PD ma anche ai cittadini romani.