Mentre assistiamo a continue proteste da parte degli ambulanti contro la Bolkestein perchè – a loro dire – li ridurrebbe sul lastrico, l’Autorità per la Concorrenza e il Mercato ha pubblicato un parere molto dettagliato, secondo il quale la direttiva verrà invece applicata in maniera sbilanciata a favore delle bancarelle.
Secondo l’Antritrust le Regioni hanno previsto una serie di vantaggi per gli ambulanti che di fatto cancellerebbe la portata rivoluzionaria della Bolkestein. Il parere ricostruisce la storia di questa norma europea e le sue finalità che sono quelle di aprire al mercato e a nuovi operatori settori tradizionalmente chiusi. Basti pensare a quello degli stabilimenti balneari ma soprattutto al commercio ambulante.
Il documento spiega che l’articolo 12 della Direttiva e l’articolo 16 della legge 59/2010 (con la quale l’Italia l’ha recepita) impongono una durata limitata delle concessioni e nessun vantaggio a chi già opera. Le Regioni, invece, hanno stabilito che su tutto il territorio nazionale le concessioni per le bancarelle dureranno 12 anni e che chi ha già un banco verrà premiato con 40 o 60 punti in base all’anzianità di licenza. Lo scopo di questo provvedimento da parte delle Regioni è quello di salvaguardare al massimo gli attuali operatori e di permettere il rientro degli investimenti sostenuti.
L’Antitrust non è affatto d’accordo con questa filosofia: mettere in piedi una bancarelle non richiede particolari investimenti – afferma il parere – e soprattutto permettere una durata così lunga delle concessioni “può alterare il funzionamento del mercato, rendendo più difficoltoso l’ingresso da parte di nuovi operatori“.
Insomma se da una parte assistiamo alle lamentele degli ambulanti che temono di perdere tutto, dall’altra l’Autorità spiega il contrario e cioè che nessuno di fatto perderà la propria licenza e che sarà molto difficile far entrare nuovi soggetti. Se le cose stanno davvero come dice l’Antitrust, perchè gli ambulanti sono così preoccupati?
Con le norme attuali, con il favor cioè che le Regioni hanno riservato agli ambulanti, questi potrebbero dormire sonni tranquilli. La loro protesta è dettata da due fattori: in primo luogo il terrorismo psicologico innescato dalle false notizie che circolano in Rete sulle multinazionali che entrerebbero a dominare il mercato levandolo ai poveri ambulanti. In secondo luogo dall’azione messa in atto dalla famiglia Tredicine che avrebbe lei sì molto da perdere con la Bolkestein perchè sarebbe costretta a limitare il numero di licenze in proprio possesso. Il combinato disposto di queste false notizie (alimentate dal Movimento 5Stelle e dai Tredicine) ha avuto l’effetto di provocare il panico tra i piccoli operatori che invece – stando così le cose – avrebbero solo da guadagnare.
E’ il segno dei tempi. C’è chi strumentalizza per propri fini e chi si lascia strumentalizzare per scarsa conoscenza delle cose.
L’Antitrust ha dato 60 giorni di tempo alle Regioni e al Ministero dello Sviluppo Economico per metterci una pezza (espressione nostra ovviamente). C’è da capire se vorranno ridurre i tempi delle concessioni e ridurre il punteggio per gli attuali operatori o se faranno qualche aggiustamento di facciata per lasciare invariata la sostanza delle cose.
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