Dopo aver impugnato, davanti al Tar, il Prip (Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari) e il Regolamento, una delle ditte più importanti nel settore affissioni, la Sci, ha deciso di ricorrere al giudice amministrativo anche contro la delibera 380/2014. Si tratta del testo col quale il Campidoglio ha stabilito i criteri dei piani di localizzazione e ha dato formale incarico ad Aequa Roma di predisporli.
La Sci ha deciso di ricorrere anche contro questo provvedimento, chiedendo contestualmente un risarcimento al Comune per un presunto danno che avrebbe subito. Secondo i legali della ditta, il danno supera 1milione e 700mila euro.
Le associazioni cittadine impegnate nella battaglia per i cartelloni a Roma hanno deciso di costituirsi ad opponendum anche di questo ricorso e si sono schierate dunque a fianco del Comune. Giovedì scorso, 30 aprile, gli avvocati Lo Mastro, Mazzarella e D’ambrosio – che assistono Vas (Verdi Ambiente e Società), Bastacartelloni-Francesco Fiori e Cittadinanzattiva Lazio – hanno depositato la loro memoria. L’udienza si terrà il 6 maggio e deciderà su questo ricorso della Sci e – in caso avessero presentato altri motivi aggiuntivi – anche su quello dell’Aipe (Associazione Imprese Pubblicità Esterna) e della WayAp.
Gli altri ricorsi (Fox Adv, D&D outdoor adv, WayAp, Apa e Clear Channel Affitalia) restano fissati al 20 maggio. Anche in quel caso, come vi avevamo anticipato con un altro articolo, le associazioni cittadine si sono costituite ad opponendum.
Si tratta di una materia complessa da digerire per i nostri lettori, ma queste udienze sono molto importanti. Se infatti il Tar accogliesse le istanze presentate da alcune ditte pubblicitarie, l’intera riforma dei cartelloni potrebbe subire uno stop.
Vi terremo informati sulle decisioni dei giudici amministrativi.
Sullo stesso tema leggi anche l’articolo sul sito romano di Vas