Non potevamo non sostenere l’iniziativa di Radicali Italiani che oggi a pochi passi dalla sede romana della Commissione Europea annunciano la presentazione di una denuncia in sede europea per la mancata applicazione della direttiva Bolkestein che prevede la messa a gara delle concessioni dei balneari e delle bancarelle.
Di seguito il testo del comunicato.
Appuntamento alle ore 12 sulla scalinata di Via Magnanapoli a pochi metri dalla sede della Commissione Europea.
Concorrenza e liberalizzazioni sono l’unica via per rendere l’economia italiana competitiva.
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Come Radicali da tempo abbiamo deciso di avviare una serie di iniziative politiche per promuovere la concorrenza e le liberalizzazioni, unica via per rendere l’economia italiana davvero competitiva. Iniziative come il referendum che abbiamo lanciato a Roma per spezzare il monopolio ATAC.
Giovedì 23 marzo, mentre i tassisti torneranno scioperare e a bloccare le principali città italiane, alle ore 11.30 presenteremo presso la sede della Commissione Europea a Roma (via 4 novembre 149) una denuncia contro l’Italia per violazione della direttiva Bolkestein sulla mancata messa a gara delle autorizzazioni del commercio ambulante e delle concessioni balneari.
L’appuntamento per tutti è alle ore 12 di giovedì 23 marzo sulla scalinata di Via Magnanapoli, a pochi metri dalla sede della Commissione Europea.
Il partito unico dell’anticoncorrenza e della spesa pubblica, nel quale militano tutte le forze politiche, sindacati, ordini professionali – è saldamente schierato dalla parte delle corporazioni e tenta di proteggerle dalla globalizzazione e dalla rivoluzione digitale a scapito dei cittadini consumatori.
Come Radicali crediamo invece che sia fondamentale rilanciare in l’Italia una proposta politica liberale, riformatrice ed europeista per un società aperta, dinamica e plurale, che apra il sistema economico all’innovazione e al merito, così da offrire servizi migliori agli utenti e opportunità all’iniziativa e alle idee di chi, in particolare tra i più giovani, non appartiene a caste corporative.
Come abbiamo più volte illustrato, la scadenza dei termini della direttiva Bolkestein (dopo oltre dieci anni dalla sua emanazione) rappresenta un’occasione straordinaria ed imperdibile per rimettere ordine nella giungla di degrado ed illegalità che è divenuto negli anni il commercio ambulante a Roma.
Di ciò se n’è subito reso contro l’assessore al Commercio del Comune, Adriano Meloni, che infatti ha messo fin dall’inizio i suoi uffici al lavoro per rispettare la scadenza di quest’anno. Poi c’è stata l’iniziativa del governo nazionale che col decreto milleproroghe ha voluto spostare al 31 dicembre 2018 la scadenza delle concessioni ambulanti, originariamente fissata alla fine del luglio di quest’anno.
Peccato che non si sia posizionato sulla stessa lunghezza d’onda anche il Presidente della Commissione Commercio capitolina, Andrea Coia, ma abbia invece preso fin da subito acriticamente le parti degli ambulanti, spendendosi solo per il mantenimento, se non l’allargamento, dello status quo; con l’opposizione che in Commissione fa a gara con lo stesso Presidente a chi sostiene di più gli ambulanti.
Cogliamo anche questa occasione per ribadire che noi non siamo contrari in assoluto al commercio ambulante, al quale invece riconosciamo una specificità da tutelare. Siamo però strastufim e la gran parte dei cittadini con noi, degli eccessi che questo commercio ha raggiunto a Roma con la scia di degrado, illegalità e pericolosità che essi comportano.
Diciamo quindi un Sì! convinto alla Bolkestein e benediciamo i Radicali che, unici, hanno il coraggio di esporsi per il bene di Roma e dell’intera Italia, non temendo di mettersi contro una categoria che, a dispetto dei numeri che presenta, ha dimostrato di riuscire ad influenzare in modo straordinario tutti gli schieramenti politici: centro-destra, centro-sinistra ed ora anche i grillini, quelli che avrebbero dovuto cambiare tutto a Roma.