Che non ci fosse più niente da fare si era capito questa mattina quando il Consiglio Comunale ha ripreso i lavori a spron battuto per arrivare ad approvare la delibera sugli ambulanti in giornata. E così è stato. Dalle 14.30 di oggi Roma ha un nuovo regolamento sul commercio nelle aree pubbliche. Un testo che lascerà tutto immutato, che in molti casi peggiorerà la situazione, che regala ettari di territorio agli stessi operatori che ne hanno fatto un uso violento.
Se quello che vedete qui sotto non vi piaceva, beh dovrete abituarvici. Perchè resterà così per molti, molti anni ancora.
E potremmo andare avanti a lungo dato che tutte le strade di Roma sono ridotte in questo modo. Nella centralissima via Cola di Rienzo ha aperto Tiffany, una delle più famose gioiellerie del mondo, Coin Excelsior che dovrebbe vendere prodotti di eccellenza italiana, ma la coltre di venditori che ha occupato il marciapiede di fronte ora potrà dormire sonni tranquilli. La delibera votata oggi e scritta dal grillino Andrea Coia li legittima per sempre. Qualche maligno, come il lettore Luigi Osvaldi, scrive che l’ha fatto per farsi intitolare la strada: via Coia di Rienzo!
C’è poco da ridere, purtroppo, l’unica occasione per riformare radicalmente il settore è stata gettata da una amministrazione che si dimostra ancora una volta schiava di piccole lobby e che non ha alcun interesse alla difesa della città e dei suoi abitanti. Questo provvedimento forse farà pagare un prezzo caro al M5S che perderà ulteriormente consenso, ma soprattutto farà pagare un prezzo altissimo a Roma che non potrà sfruttare l’occasione della direttiva Bolkestein.
L’Europa, infatti, ci ha imposto di mettere a gara tutte le attività che si svolgono su suolo pubblico. Si parte dal presupposto che il suolo pubblico è un bene limitato e dunque deve andare al miglior offerente, a chi lo usa per l’interesse di tutti, a chi sappia presentare un progetto efficiente. Vale per i balneari, per i cartelloni pubblicitari e vale per le bancarelle. Il M5S invece vuole che molti settori, a partire dagli ambulanti, siano esentati dalla direttiva Bolkestein. Per tutelare chi già opera (a Roma la metà delle licenze fanno capo ad una sola famiglia) chiude il mercato a chi vuole provare a rinnovarlo. Sei giovane, ti sei inventato una nuova formula di vendita su strada? Cucini cibo di qualità? Vuoi vendere prodotti artigianali del tuo territorio? Te lo scordi! Il MoVimento 5 stelle ha deciso che chi opera oggi, dovrà farlo per sempre. E tutti gli altri fuori!
La Delibera prevede dei bandi (e non potrebbe fare diversamente perchè imposto da una legge nazionale) ma stabilisce anche i criteri per chi li vincerà: l’anzianità di servizio costituirà il maggior punteggio. Vale a dire che se non hai mai operato sulla strada non vincerai mai.
Uno smacco per tutti quei giovani che votano i grillini, che sono convinti che grazie al MoVimento avranno possibilità di lavoro. A Roma la Raggi fino ad oggi ha appoggiato tutte le lobby deteriori. Vuoi fare il tassista? Non puoi perchè licenze nuove non vengono assegnate. Vuoi operare tramite Uber? Non puoi perchè la Sindaca scende a fianco delle auto bianche sebbene stiano bloccando illegalmente la città che lei amministra. Vuoi aprire uno stabilimento balneare? Non puoi perchè il MoVimento difende solo gli attuali concessionari.
Una truffa, un grande inganno, come ha scritto Sergio Rizzo sul Corriere della Sera. Marta Leonori, ex assessore in gamba, ha lanciato un appello e una raccolta di firme contro la delibera di Coia e contro lo stralcio della Bolkestein. Ma parte del Pd, sotto sotto, è contenta che le cose siano andate così, tanto è vero che alcuni deputati piddini sostengono una proposta di legge contro l’applicazione della direttiva europea.
Cosa succederà adesso? NIENTE. Tutto resterà come prima, lo schifo di prima.
Cosa si sarebbe dovuto fare? Semplice: seguire l’esempio della riforma dei cartelloni pubblicitari. Redigere un Piano Regolatore che stablisca dove le bancarelle possono operare e dove è vietato (come correttamente scrive oggi Carteinregola). E poi mettere a bando i posteggi, magari riservando una quota agli operatori più meritevoli, indennizzando gli altri. Insomma un accordo che non avrebbe scontentato nessuno e che avrebbe cambiato il volto della città.
E invece ha vinto la conservazione, hanno vinto i potentati locali che ora saranno ancora più arroganti. Non creda Coia che i romani dimenticheranno presto questo colpo di mano.
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I NUMERI
A Roma operano 12 mila ambulanti autorizzati. Il Campidoglio incassa 1,5 milioni l’anno di oneri. Vale a dire che ogni bancarella paga 125 euro l’anno! TUTTO RESTERA’ COSI’
Nelle strade più pregiate del centro storico sono assegnate 68 licenze. Di queste, 46 fanno capo alla famiglia Tredicine. Non tutte intestate allo stesso soggetto ma a mogli, parenti, fratelli, cognati. La Delibera Coia prevede un tetto di 5 licenze per famiglia. E dunque esattamente come adesso. TUTTO RESTERA’ COSI’
La merce continuerà ad essere appesa agli ombrelloni in barba al decoro, perchè così prevede la delibera. TUTTO RESTERA’ COSI’
Le licenze “anomale” (spesso posizionate in luoghi incredibili come il Pantheon o Fontana di Trevi) saranno sottoposte ad una commissione Municipale che potrà decidere di confermarle per sempre o revocarle. Ma perchè dovrebbe farlo se non l’ha fatto fino ad oggi e se il Campidoglio gli offre la possibilità di non mettersi contro la categoria. TUTTO RESTERA’ COSI’
I banchi che hanno licenza per la vendita di fiori (ad esempio) potranno vendere anche souvenir o custodie per cellulari. Lo prevede la delibera che di fatto liberalizza la merce in vendita. Oggi già accade per le bancarelle di libri che vendono calendari con donne nude o grembiuli da cucina made in Cina. TUTTO RESTERA’ COSI’
I camion bar dovranno avere un colore beige e marrone (!). TUTTO RESTERA’ COSI’
Le sanzioni per i trasgressori scendono. Ecco questo è forse l’unico punto in cui le cose cambieranno !?!