In aggiunta alle osservazioni che abbiamo fatto sui riflessi che la nomina del nuovo assessore al bilancio potrà avere sulla vicenda ATAC, non possiamo sottacere le modalità con cui l’avvicendamento tra assessori è avvenuto.
Anzitutto qualcuno dovrebbe far capire al Sindaco Raggi che a casa propria può comportarsi come vuole, ma quando governa una città, per di più capitale d’Italia, vanno mantenuti comportamenti professionali e rispettosi delle persone. Defenestrare un proprio collaboratore, per di più quello che tiene le redini di un bilancio che più disastroso non potrebbe essere, con un virtuale calcio in culo pubblico a mezzo facebook è cosa che neanche in qualche caporalato agricolo si vede più. Non che qui si abbia particolarmente a cuore il destino del dott. Mazzillo, ma un Sindaco che maltratta pubblicamente i propri collaboratori dà un chiaro segnale di non saper gestire una squadra e questo vuol dire non poter gestire una città, come d’altronde tutti quelli non obnubilati dalla mistica grillina, ma anche alcuni di loro ormai, si sono resi ben conto.
Che poi il Sindaco, appena tornata dalle vacanze, decida improvvisamente di sostituire il responsabile al bilancio, per di più a circa un mese dall’approvazione in Assemblea Capitolina del previsionale, sembrava cosa alquanto strana.
E difatti c’è il post su facebook del Sindaco di Livorno che in qualche modo spiega come devono essere andate le cose. Dice Nogarin tra l’altro:
“Dopo un lungo confronto tra me e Virginia Raggi, è stato deciso il suo trasferimento immediato a Roma dove ricoprirà l’incarico di assessore al Bilancio.”
“… è stato deciso …“, non “la Raggi ha deciso” oppure “abbiamo deciso”. No, “… è stato deciso …“, altrove, indoviniamo, e dove altro se non dalle parti di Beppe Grillo o della Casaleggio Associati?
Allora la verità è probabilmente che il Sindaco Raggi di vacanze se ne può fare quante vuole, tanto c’è qualcun altro che prende le decisioni al suo posto, riservandole solo di comunicarle via facebook (peraltro con i modi inurbani che abbiamo sottolineato prima).
Volendo poi addentrarsi un po’ di più nella dietrologia, viene da pensare che “altrove” potrebbero aver deciso di far rientrare un ex-assessore al bilancio dalla finestra, dopo che il Sindaco Raggi l’aveva sbattuto fuori dalla porta. Parliamo di quel Marcello Minenna che dopo essere entrato in rotta di collisione con la Raggi, ed averne ricevuto il benservito, è da tempo rientrato nelle grazie del MoVimento apparendo sempre di più al fianco dei vertici nazionali.
Non solo quindi al Sindaco è stato ordinato di scaricare Mazzillo per metterci Lemmetti, ma potrebbe darsi che quest’ultimo venga utilizzato come una mezza “testa di legno” diretta dietro le quinte dallo stesso Minenna. D’altronde a parte la breve esperienza come assessore a Livorno, il Lemmetti annovera davvero poche piccole cose nel suo curriculum, non apparendo quindi di essere carrozzato per gestire una situazione disastrosa e complicata come quella del bilancio del Comune di Roma.
Ma se un Sindaco eterodiretto può andar bene ai fedelissimi del MoVimento che infatti continuano a plaudire anche alle peggiori topiche che l’attuale amministrazione prende, lo stesso non si può dire dei tantissimi che, tutt’altro che grillini, hanno voluto dare fiducia all’allora candidata Raggi. È lei che costoro hanno deciso di votare ed è da lei che essi si aspetterebbero di essere governati, non da qualche congrega occulta con dinamiche che neanche certa massoneria.
A nostro avviso è questo il peggior aspetto dell’ennesima pessima sceneggiata che l’attuale amministrazione ha voluto rappresentare: la totale mancanza di indipendenza ed autorevolezza del Sindaco di Roma, che mai come oggi appare essere un vero e proprio burattino i cui fili sono tenuti da personaggi autoreferenziali ed irresponsabili.
Qualcuno ha scritto: “La cosa incredibile è come a Roma non ci sia la sollevazione permanente dei romani sotto al Campidoglio“.
Come dargli torto?
Peraltro una tale sollevazione servirebbe non solo a far capire al M5S che o si decide a rientrare nell’alveo della democrazia elettiva, governando con gli eletti, se ne sono in grado, oppure passando la mano, ma potrebbe anche suonare come sveglia per un’opposizione che più silente ed imbarazzante non potrebbe essere.
Con un Sindaco che sempre di più assume le sembianze di Pinocchio ed un’amministrazione che a tutti i livelli non riesce neanche ad assicurare l’ordinaria amministrazione, ci ritroviamo senza uno straccio di opposizione, con i Radicali, peraltro esclusi dall’Assemblea Capitolina alle scorse elezioni, ad essere gli unici che provano a fare qualcosa di serio.
Una risposta
Era gia’ , così: ha firmato il contratto con la penale, ha firmato di sottoporre ogni nomina a grillo e CASALEGGIO, si è fatta affiancare da un direttorio e poi da due parlamentari: ci si meraviglia che si comporti da marionetta?