E anche quest’anno il Sindaco trova il tempo di farsi qualche giorno all’estero, in Polonia, con la scusa di partecipare al viaggio della Memoria.

Già l’anno scorso avevamo sottolineato l’inopportunità, a nostro modestissimo avviso, per il Sindaco di una città in ginocchio di assentarsi qualche giorno per provare “… un’esperienza unica per me …”, come ella ebbe a dichiarare prima di partire.

 

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Il Sindaco Raggi e il Presidente De Vito nel Viaggio della Memoria 2016

 

 

Il fatto che anche quest’anno il Sindaco abbia deciso di partecipare allo stesso evento è non solo doppiamente inopportuno ma addirittura anomalo, come se al Sindaco servisse ogni anno di rinfrescarsi la memoria per aver presente una delle tragedie peggiori della storia dell’umanità.

Non ci sogneremmo mai, infatti, di sminuire l’importanza dei Viaggi della Memoria organizzati dal Comune di Roma, un’iniziativa che si ripete ormai da molti anni e che è fondamentale per ricordare a tutti, in particolare a certi minus habens, che bisogna mantenere sempre alta la guardia contro le possibili depravazioni dell’animo umano di cui l’Olocausto è una delle manifestazioni peggiori mai verificatesi.

 

Ma questi viaggi sono fatti essenzialmente per le nuove generazioni, per quelli che dell’Olocausto al massimo ne sentono parlare di sfuggita a scuola, col rischio di leggerne qualche astrusa teoria negazionista su internet. E il Comune di Roma che li organizza dovrebbe solo fornire una rappresentanza significativa alla comitiva di ragazze e ragazzi in partenza. Invece anche quest’anno la rappresentanza è al massimo livello, con Sindaco, Presidente dell’Assemblea Capitolina e assessore alla scuola. Nessun altro?

Il Sindaco in particolare, visto che già c’era stata lo scorso anno e visto che Roma continua ad annaspare tra gli stessi gravissimi problemi di cui Sindaco e maggioranza promettevano soluzioni mirabolanti in campagna elettorale, doveva proprio ripartirsene qualche giorno? Non aveva proprio nulla di urgente da affrontare in città?

Eppure la situazione dei rifiuti è ancora esplosiva, tutt’altro che avviata a soluzione, così come la questione ATAC, di cui ormai non si parla più per carità di patria e si spera solo che il concordato non si trasformi in un colossale disastro. Per la manutenzione delle strade pare essere subentrato il governo, togliendo almeno questa castagna dal fuoco al Campidoglio, ma tutti gli altri problemi cittadini sono sempre al loro posto ed anzi peggiorano di giorno in giorno: autobus incendiari, traffico incontrollato, alberi cadenti, verde pubblico abbandonato, mortalità stradale da record, urbanistica bloccata, ecc.

Peraltro appena partito il Sindaco è tornata la pioggia a Roma, con corollario di fermate della metropolitana chiuse per ore e strade allagate in tutta la citttà.

Peccato la Raggi non sia stata presente, perché magari anche stavolta avrebbe parlato di spettacoli apocalittici, con “fogne che sputano fuori acqua”, come ebbe a dichiarare terrorizzata l’altra volta.

 

Chissà se il Sindaco ha deciso di partire di nuovo per cercare di rimediare ad un paio di assenze pesanti a commemorazioni della comunità ebraica (la celebrazione delle Fosse Ardeatine ed il rastrellamento del Ghetto).

A noi nessuno toglie dalla testa che il Sindaco Raggi deve aver capito (o gli hanno suggerito dall’alto) che più si nasconde e meglio è per lei ma soprattutto per il M5S, con il fallimento della sua amministrazione che inevitabilmente si riflette sulle possibilità del movimento a livello nazionale.

 

Ci mancava solo un Sindaco che scappa per questa disgraziata città. Povera Roma.

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