Ci è stato segnalato ieri un intervento sulle alberature in via Appia Nuova che ha destato più di un allarme, e qualche sdegno, in molti cittadini. Alcune immagini ed un testo presi dalla pagina facebook del gruppo Green City Roma:
Roma Lunedì 13 Novembre 2017
Il taglio dei Pini di Via Appia.
“Sembrava che soffiasse da Roma un vento di barbarie … Il contagio si propagava da per tutto, rapidamente. Nel contrasto incessante degli affari, nella furia feroce degli appetiti e delle passioni, nell’esercizio disordinato ed esclusivo delle attività utili, ogni senso di decoro era smarrito, ogni rispetto del Passato era deposto …”
Un cittadino mi scrive “La Polizia Municipale (presente) dice che non sa niente”.
Il post è stato scritto da Antimo Palumbo, uno storico degli alberi, e contiene una citazione da “Le Vergine delle Rocce” di D’Annunzio.
Controllando sul sito del Comune si trova un avviso del 3 novembre che parla di possibili disagi alla viabilità in via Appia Nuova “… per manutenzione urgente delle alberature pericolose“.
Dalle foto si capisce che sono stati abbattuti alcuni pini ed è difficile dire se la cosa fosse inevitabile o se si sia andati giù pesante per non rischiare che qualcuno di essi venisse giù improvvisamente, come sembra abbiano iniziato a fare gli alberi a Roma da un po’ di tempo.
Non è facile quindi valutare se il post drammatizzi esageratamente la situazione o se invece è veramente il caso di indignarsi per dei preziosi e vetusti esemplari di albero abbattuti per eccesso di zelo.
A sostegno dell’indignazione del citato post, nello stesso gruppo è rintracciabile un “Manifesto degli alberi di Roma” i cui contenuti ci appaiono del tutto condivisibili. Eccolo:
In una città normale i punti del manifesto non dovrebbero neanche essere esplicitati, dovendo essere parte della responsabilità di ogni amministratore cittadino. Nel panorama romano invece è necessario puntualizzare l’importanza degli alberi come patrimonio cittadino e fornire indicazioni su come trattare tale patrimonio. Riguardo gli eventuali abbattimenti c’è il punto 3 che recita:
“Nell’ipotesi in cui gli amministratori ritenessero necessario intervenire con l’abbattimento di un albero i cittadini devono potere accedere alle relazioni tecnico-agronomoche che giustificano l’intervento. qualora l’abbattimento non abbia carattere d’emergenza la relazione deve essere pubblicata in apposita sezione sul portale di Roma Capitale con preaviso di almeno dieci giorni.”
A noi questa previsione non sembra esagerata, considerato quanti anni impieghi un albero a raggiungere la maturità e quanto poco ci vuole ad abbatterlo magari per il solo tornaconto della ditta di turno che ha vinto l’appalto. Peccato che l’amministrazione a 5 stelle stia riuscendo nell’intento di fare peggio di tutte quelle che l’hanno preceduta, in particolare nella totale mancanza di trasparenza nei processi decisionali e nella più completa sordità ad ogni istanza dei cittadini.
Non si può poi non mettere in relazione questi interventi distruttivi privi di qualsiasi spiegazione con l’ennesima invenzione propagandantistica di Sindaco e Giunta che hanno preannunciato una mega piantumazione di alberi per il 19 novembre p.v., invitando la cittadinanza a partecipare. Parlano di riforestazione urbana, di piantare 12.000 alberi, una parte dei quali nel parco di Centocelle che però è un’area vincolata, con la Soprintendenza che ha detto di non aver ricevuto alcuna comunicazione. Inoltre sembrerebbe trattarsi di alberelli di piccola taglia, in gran parte destinati a morire ai primi caldi, tenuto anche presente il perdurare dell’assenza di una qualsiasi manutenzione per le aree verdi cittadine.
Tutto ciò considerato, temiamo che la denuncia del post che abbiamo riportato all’inizio sia fondata e che bisognerebbe richiedere all’attuale governo cittadino maggior rigore nel trattare il patrimonio arboreo di Roma, sia per evitare i sempre più frequenti crolli improvvisi, sia per procedere agli abbattimenti solo quando ve ne sia stretta necessità. Peccato che inviare richieste a chi ha deciso di rimanere sordo a qualsiasi istanza dei cittadini sia perfettamente inutile.
E allora mettiamoli alla berlina questa razza di amministratori che ci sono toccati, utilizzando il video da loro stessi confezionato per quella che hanno chiamato “la festa degli alberi” (che poi la “Giornata nazionale degli alberi” è il 21 novembre ma lorsignore/i forse non lo sanno).
C’è la zia Pinuccia, col suo bell’accento emiliano, c’è il Sindaco serioso che afferma di aver già ricevuto 300 adesioni di volontari addirittura prima di annunciare l’iniziativa (saranno i soliti cittadini privilegiati, gli unici che hanno la fortuna di poter interloquire con l’amministrazione), e c’è il presidente Diaco che addirittura parla di “evento fondamentale di rinascita e ricrescita della biodiversità“. E ci hanno voluto fare un video stiloso per dire queste quattro cretinate.
Una risposta
Purtroppo anche vicino al laghetto dell’Eur hanno abbattuto molti pini. Più che la festa degli alberi, stanno “facendo la festa” agli alberi. Sarebbe anche interessante conoscere a quanto ammonta il costo dell’abbattimento dei pini, dell’eliminazione delle radici e dello smaltimento delle alberature.
Se ci fosse qualche Comitato di Cittadini che finalmente organizzi sotto il Campidoglio una pubblica riunione per attestare l’inefficienza e l’incapacità di governo di questa Giunta, penso che molti romani vi parteciperebbero.