Come scrivevamo già ad agosto scorso, la Giunta comunale pare aver rotto gli indugi per la riforma dei cartelloni pubblicitari. Ieri c’è stato un nuovo passo avanti nell’iter della riforma, con l’approvazione entro la data prevista (15 novembre) della delibera conclusiva dell’iter dei piani di localizzazione degli impianti pubblicitari.
Per un riassunto di tutta la storia rimandiamo al link indicato sopra.
Si conferma quindi l’intenzione dell’amministrazione di portare finalmente a conclusione la riforma che era stata avviata dall’assessore Leonori della Giunta Marino.
Da ciò riceve ulteriore conferma anche il valore dell’assessore Meloni, l’unico della Giunta Raggi che appare lavorare per il bene della città, non rinnegando eventuali buone iniziative impostate dall’amministrazione precedente ma soprattutto dimostrando un reale ascolto dei cittadini.
Di questo ulteriore passo avanti della riforma se ne scrive sulle pagine internet del Comune ed in quel testo è facile cogliere il diverso approccio alle questioni che ha l’assessore Meloni in confronto al Sindaco Raggi, diremmo in compagnia di tutti gli altri assessori.
Afferma il Sindaco Raggi:
“È una svolta per Roma. Abbiamo approvato i piani per gli impianti pubblicitari, uno strumento che darà regole certe e una sana concorrenza al settore, ma soprattutto assicurerà decoro ad una città con un immenso patrimonio di bellezza storica e artistica. Grazie al proficuo impegno di cittadini, associazioni e di tutti i Municipi, con questo strumento poniamo, infatti, regole per il rispetto dei monumenti e mettiamo un argine contro l’abusivismo a garanzia del decoro e delle imprese sane”.
La solita trita retorica, con l’unica eccezione di un cenno all’impegno di cittadini e associazioni di cui siamo sicuri il Sindaco non sa proprio nulla, sorda com’è a qualsiasi istanza venga dalla base.
Dice invece l’assessore Meloni:
“L’approvazione è il risultato, non scontato, di un buon lavoro che viene da lontano, a cui abbiamo assicurato in questi mesi un metodo partecipato, ascoltando le esigenze dei cittadini e dei Municipi, a cui abbiamo garantito risposte puntuali. Oggi abbiamo uno strumento che mette Roma al pari di altre Capitali europee e vogliamo arricchirlo. Il prossimo passo, prima delle gare che metteranno a bando i circuiti, sarà un’anagrafe tributaria del servizio affissioni pubblicità, una banca data integrata con la carta d’identità di ogni impianto e il suo valore, in modo da garantire all’amministrazione entrate certe e stabili, al servizio della città e dei romani”.
L’assessore ricorda correttamente come questo lavoro non è stato impostato oggi ma è il frutto di un’iniziativa che viene da lontano ed a cui lui ha voluto dare continuità. Cita inoltre il concreto ascolto dato alle istanze di cittadini e associazioni, ascolto di cui noi siamo stati testimoni personalmente in più di un’occasione, ricevendo ogni volta, come scritto, risposte esaustive.
Insomma ancora una volta prendiamo atto di come il componente meno grillino di tutta la Giunta Raggi è quello che meglio realizza le aspettative dei tanti che alle ultime elezioni romane al M5S hanno voluto dare fiducia.
Se solo la Raggi volesse imparare da Meloni come ci si confronta senza paura con i cittadini, siamo sicuri che la città farebbe velocemente salti di qualità a ripetizione. Ma, diciamo con Don Abbondio, se uno il coraggio non ce l’ha non se lo può dare.
Registriamo comunque questo ulteriore progresso nella riforma a cui tutti abbiamo partecipato ed a questo punto aspettiamo con ansia l’emanazione dei bandi per la rimozione degli impianti esistenti e l’installazione dei nuovi impianti, di numero e dimensioni drasticamente ridotte.