Venerdì vi abbiamo riferito del convegno Velocittà dedicato ai sistemi di bike sharing che si è tenuto in Campidoglio. Un resoconto della giornata lo trovate anche sul sito romano di Vas.
La notizia principale su Roma emersa dall’evento, al quale hanno partecipato operatori di tutto il mondo, è relativa al bike sharing a flusso libero. Sia l’assessore alla Mobilità Meleo, sia il presidente della stessa commissione Stefàno hanno confermato che il Campidoglio emetterà un regolamento per accogliere gli operatori che vorranno sbarcare a Roma. Si tratta, insomma, della possibilità di noleggiare e restituire le biciclette in ogni luogo, senza bisogno di riconsegnarle in una specifica stazione. Anche se questo sistema ha indubbi vantaggi, occorre fare attenzione perché può provocare caos in città dato che le biciclette verrebbero parcheggiate ovunque, impedendo il passaggio di disabili, carrozzine e così via. Disagi si sono presentati ad Amsterdam, Shangai e altre metropoli che hanno deciso di vietare il flusso libero.
Ma il problema non è solo questo. Occorre capire, infatti, cosa sarà della riforma dei cartelloni pubblicitari che al suo interno prevede uno schema di bike sharing tradizionale con 350 ciclostazioni. Quello che più ha lasciato perplesse le associazioni cittadine è il mancato coordinamento tra le due opportunità: il rischio è di affossare definitivamente la riforma dei cartelloni pubblicitari che Roma attende da anni e che ormai è a un passo dall’entrata in vigore. Tanto è vero che l’assessore Meloni, responsabile di questa riforma, non è neanche stato invitato al convegno. Un modo davvero inopportuno di operare per la giunta 5stelle che non sembra curarsi di una rivoluzione per il decoro e i servizi che una pubblicità diversa potrebbe portare.
Ecco perché le associazioni Vas e Bastacartelloni hanno diffuso oggi questo comunicato. Una sorta di grido di allarme per evitare di commettere errori dei quali ci si potrebbe pentire amaramente.
Per scaricare il comunicato cliccare qui
Una risposta
https://www.theguardian.com/uk-news/2017/nov/25/chinas-bike-share-graveyard-a-monument-to-industrys-arrogance