Se questo parcheggio fosse stato gestito da un privato difficilmente i cittadini ora sarebbero su tutte le furie. Ma Atac, il fiore all’occhiello della nostra città (cit. Virginia Raggi), ha preferito comportarsi in maniera talmente irritante da aver provocato un esposto da parte degli automobilisti che ora potrebbero rivolgersi anche al giudice.
Siamo in via Chiana, 2° Municipio, sotto il mercato coperto di proprietà comunale. Il parking ospita, anzi ospitava, 450 vetture quasi tutte con abbonamento, mentre una parte dello spazio era destinata ai commercianti e ai clienti del mercato.
Lo scorso 9 dicembre, sotto i tergicristalli delle auto, viene lasciato un avviso anonimo: “Il parcheggio chiuderà a far data dal 17 dicembre per lavori di ristrutturazione”. Di quali lavori si tratti non è dato sapere, ma soprattutto non si capisce se mai riaprirà”. Gli abitanti del quartiere entrano in allarme: avevano già versato le quote per dicembre e gennaio (che sarebbero comunque state rimborsate) ma soprattutto si sarebbero trovati da un giorno all’altro senza luogo per la sosta. Inviano così una diffida all’Atac ma l’azienda evita ogni risposta.
Il 17 dicembre il parcheggio non chiude e appare un nuovo cartello che posticipa la chiusura all’8 gennaio. Anche in questo caso la comunicazione non è firmata e non parla di una futura riapertura. Gli abitanti della zona allora preparano un esposto nel quale rilevano che il parcheggio costituisce un pubblico servizio e non si può interromperlo con un così breve preavviso senza inoltre motivarne le cause.
Finalmente dopo molte insistenze si viene a sapere che Atac deve eseguire dei lavori di messa a norma della struttura, adeguandola alle disposizioni antincendio ma non dispone dei 150 mila euro necessari. Il che potrebbe voler dire che il parcheggio resterebbe chiuso per anni. Tra l’altro l’azienda si priverebbe di un incasso importante proprio nel momento in cui sta per andare in concordato preventivo.
Per tentare di mediare tra le esigenze degli utilizzatori e l’inefficienza di Atac, il 2° Municipio avrebbe trovato una soluzione: farsi carico dei lavori per un importo di 80 mila euro e chiudere parzialmente la struttura, lasciando sempre almeno un piano accessibile. In questo modo i lavori – ha dichiarato la presidente Del Bello – potrebbero avere una durata inferiore, permettendo la riapertura entro poche settimane.
Ma al momento le promesse del Municipio si infrangono con la realtà: dal 9 gennaio, infatti, il parcheggio è sbarrato. Operai al lavoro non se ne vedono e di date possibili di riapertura non si sente parlare. Come andrà a finire?