Dagli amici di BiciRoma riceviamo e rilanciamo:
Gentile redattore questa mattina sulla ciclabile Tevere Sud nel tratto che sull’argine del Tevere va verso il GRA passando per Tor di Valle sono comparsi questi cartelli, una sgradita sorpresa per i tanti ciclisti che la usano
Si preannuncia oltre un mese per di chiusura!
Ma le indagini le devono fare sull’Argine?
Crediamo di no, chiediamo quindi che la pista resti transitabile e i mezzi a supporto delle indagini da fare sui terreni limitrofi non ci impediscano di fruire di questo bene pubblico
Grazie
Cordiali saluti
Fausto Bonafaccia
Associazione Due Ruote d’Italia onlus
ssd BiciRoma a r.l.
lungotevere della Magliana 118
00146 Roma
Tel 0655590106
Fax 0655268356
Concordiamo che un mese di chiusura appare davvero un’enormità che meriterebbe di essere chiarita.
Purtroppo già sappiamo che l’assessore Meleo non si degnerà di rispondere, così come siamo convinti che se ci fosse stato un delegato alla ciclabilità la cosa sarebbe stata evitata, oppure ridotta al minimo ed in ogni caso debitamente spiegata e preannunciata con congruo anticipo.
Per questo, riallacciandoci a quanto accaduto nel convegno della settimana scorsa di Salvaciclisti, dove alla domanda su quando Roma verrà fornita di nuovo di un bike manager l’assessore Meleo ha glissato distrattamente, abbiamo deciso di lanciare noi un’iniziativa perché finalmente venga nominato un/a nuovo/a responsabile per la ciclabilità a Roma.
È passato infatti un anno da quando il delegato alla ciclabilità Paolo Bellino ha presentato le sue dimissioni ed è ora di finirla con il dilettantismo dimostrato dall’amministrazione nel trattare una materia che invece potrebbe rivoluzionare la vita di moltissimi cittadini; non è possibile che della mobilità ciclabile si occupi ora a tempo perso un assessore che ha già problemi enormi a star dietro a tutti gli altri gravissimi problemi della mobilità romana (basti pensare a quanto sta accadendo in ATAC, con il rischio concreto che all’azienda venga tolta la concessione del servizio di trasporto pubblico!?!).
Peraltro è stato lo stesso assessore Meleo durante il convegno di Salvaciclisti ad ammettere che gli sforzi che sta facendo l’amministrazione in materia di ciclabilità non sono abbastanza ed allora se solo avesse un minimo di onestà intellettuale non potrebbe che concludere che il primo passo per cercare di cambiare marcia è individuare qualcuno che, nell’ambito dell’amministrazione, prenda convintamente la bandiera della ciclabilità e la porti avanti in ogni sede, facendosi forza e nello stesso tempo alimentando i movimenti cittadini già attivi sulla materia.
Vogliamo allora appellarci a tutte le associazioni che a vario titolo si occupano di mobilità ciclabile, così come a tutti i cittadini che sono convinti che la bicicletta possa diventare anche a Roma il mezzo principe per la mobilità privata, se solo si rendesse meno difficile e pericoloso il suo utilizzo: fateci sapere se anche voi ritenete ormai improrogabile la nomina di un responsabile della ciclabilità a Roma.
Se si riuscisse a creare un fronte compatto almeno su questo punto, che a noi sembra indiscutibile ed irrinunciabile, siamo sicuri che l’amministrazione non potrà continuare ancora per molto a far finta di niente, pena la definitiva perdita della faccia su un tema così centrale della mobilità sostenibile.
Facciamo che per una volta tutti mettiamo da parte i particolarismi e ci si allea in vista di un obiettivo comune, ossia avere di nuovo un delegato alla ciclabilità da cui avere informazioni ed a cui indirizzare richieste e proposte?
E se l’amministrazione accettasse un suggerimento su chi potrebbe molto ben operare come delegato alla ciclabilità a Roma, perché non provare a convincere Paolo Gandolfi, relatore della legge sulla mobilità ciclistica, incredibilmente non ricandidato dal PD alle ultime elezioni?
Della serie: se dobbiamo sognare, sogniamo in grande …