Sono anni che su queste pagine segnaliamo disfunzioni collegate ad ACEA, siano esse lampioni spenti, intere strade al buio, fontanelle a secco o con spreco di acqua senza apparente logica, oppure cassette, quadri o cabine elettriche abbandonate.
Per chi non sia obnubilato dalla passione politica per il M5S tutti i suddetti problemi si sono aggravati negli ultimi mesi, con i black out che interessano strade centrali, di semicentro o periferia con frequenza e durate preoccupanti e la gestione delle fontanelle, i famosi “nasoni”, che dalla scorsa estate appare del tutto fuori controllo.
Ieri il Sindaco Raggi ha preso la parola all’assemblea degli azionisti di ACEA, nella sua qualità di socio di maggioranza, e si è prodotta in un imbarazzante panegirico con cui in maniera del tutto dilettantesca (ha letto un testo e pure male) ha magnificato l’operato dei nuovi vertici da lei stessa nominati lo scorso anno.
Chiaramente nessuno si sarebbe aspettato critiche feroci nei confronti di persone che si è nominato da neanche troppo tempo, ma da qui ad esibirsi esclusivamente in lodi sperticate senza neanche indicare un minimo elemento in cui la società deve migliorare vuol dire una cosa sola: che il Sindaco nell’occasione si è comportata in maniera intellettualmente disonesta, rinunciando a rappresentare i cittadini romani, fruitori primi dei (dis)servizi di ACEA, e facendo solo i propri interessi, volendo sottolineare in maniera assolutamente esagerata quanto bravi fossero quelli che lei ha indicato.
Anche volendo prendere per buoni tutti i successi e le cose positive elencate dal Sindaco, ma vuoi ricordare ai grandi capi ACEA che è intollerabile nel terzo millennio e nella capitale d’Italia continuare ad avere strade al buio senza motivo né spiegazione? Vuoi fargli presente che gli antichi romani ci hanno costruito una civiltà sull’acqua e che l’unicum mondiale rappresentato dalle centinaia di fontanelle presenti a Roma va trattato col dovuto rispetto e non abbandonmato al degrado come avviene da mesi?
Chi altri se non il Sindaco, il rappresentante dei cittadini romani, deve farli presenti questi problemi ai vertici ACEA?
Forse nella sua inesperienza di tutto il Sindaco avrà pensato che anche una minima critica avrebbe inciso sulla reputazione della dirigenza ACEA da lei nominata. In realtà proprio il suo intervento in ginocchio (risolini inclusi) non ha reso un buon servizio a costoro, giacché lodi tanto sperticate ed esagerate non possono che avere un valore nullo.
Che credibilità può infatti avere un Sindaco che in una città come Roma, dove ogni giorno qualche strada è al buio, all’assemblea dei soci afferma: “… ACEA sta letteralmente riaccendendo la città di Roma“!?!
Le immagini che seguono sono relative alle ultime settimane, non anni fa, e mostrano problemi diffusissimi in tutta la città di Roma.
Con un azionista di maggioranza tanto remissivo ed accondiscendente c’è da aspettarsi che ACEA farà anche peggio, continuando a disinteressarsi dei servizi ai cittadini e puntando a massimizzare la situazione economico-finanziara del gruppo.
Proprio un bel regalo di Natale (di Roma) ha fatto alla città il Sindaco con questo intervento in ginocchio.