Il salto di qualità degli “Schermi Pirata” dell’America

Continuiamo a seguire con grande interesse l’iniziativa degli “Schermi Pirata” dei ragazzi dell’America, quella per cui si organizzano proiezioni “illegali” in giro per la città per proporre offerte culturali che l’amministrazione non è in grado di dare (e probabilmente neanche capace di capire).

Sabato sera è stata un’occasione del tutto particolare, con lo schermo pirata allestito nel fantastico scenario del Giardino degli Aranci ed una proiezione in anteprima nazionale. La casa di produzione Palomar ha infatti chiesto ai ragazzi di organizzare la prima presentazione al pubblico del film “Una storia sbagliata” di Gianluca Tavarelli, con Isabella Ragonese, Francesco Scianna e Mehdi Dehbi.

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Anche questa volta l’iniziativa dei ragazzi ha avuto un seguito enorme, con circa 3000 persone che sono accorse per assistere, dando un’offerta all’entrata del giardino e portandosi cuscini o coperte per sedersi a terra. A noi la cosa ha ricordato alcuni eventi vissuti al Central Park di New York, concerti pubblici dove i cittadini organizzano pic nic in grande ordine ed andando via ripuliscono accuratamente tutto.

Prima della proiezione gli intervenuti hanno anche potuto apprezzare uno dei soliti fantastici tramonti che Roma sa regalare, come uno spettacolo nello spettacolo.

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Durante la presentazione della proiezione il rappresentante dei ragazzi, Valerio, ha parlato dell’opportunità di vivere i tanti bei luoghi della città anche al fuori delle cartoline, dell’importanza delle visioni collettive dei film, rese sempre più difficili dalla carenza di sale in città, delle enormi opportunità che la città offre e che l’amministrazione non è in grado di cogliere. Valerio ha ovviamente ricordato la vicenda del cinema America, che la loro occupazione aveva fatto rivivere dopo 14 anni di abbandono e degrado, e che dopo lo sgombero è tornato a quel degrado che evidentemente l’amministrazione deve preferire alla possibile offerta culturale per la città; il Sindaco infatti, a dispetto della promessa fatta direttamente ai ragazzi di fargli avere entro 30 giorni un luogo dove continuare l’esperienza dell’America, è completamente sparito su questa vicenda.

Nell’occasione si è ricordata l’imminente partenza del festival “Trastevere rione del cinema”, con l’arena di piazza San Cosimato che dal 2 giugno al 30 luglio offrirà 60 giorni di cinema sotto le stelle ad ingresso gratuito. Il festival è stato organizzato dai ragazzi dell’America coinvolgendo alcune realtà commerciali di Trastevere e riuscendo così a mettere in campo l’ennesima offerta culturale per la città senza esborsi da parte dell’amministrazione.

Un estratto del programma del festival "Trastevere rione del cinema"
Un estratto del programma del festival “Trastevere rione del cinema”

 

L’anteprima nazionale per l’ultimo schermo pirata insieme al festival a Trastevere sono solo gli ultimi ennesimi esempi delle capacità che i ragazzi dell’America hanno dimostrato di avere nell’organizzare eventi di grande richiamo, innovativi come offerta e pubblico raggiungibile e soprattutto a costi contenuti o addirittura nulli. Ebbene di fronte a tali capacità ed alla disponibilità dimostrata dai ragazzi di metterle a disposizione della città, l’amministrazione continua a rimanere sorda ed insensibile. Possibile che nessuno dalle parti del Campidoglio si renda conto di cosa si potrebbe fare per le tante periferie romane abbandonate al degrado ed al deserto culturale?

Segnaliamo qui il bell’articolo di Repubblica sulla serata.

 

Da ultimo vogliamo segnalare un aspetto della serata che a nostro avviso è l’ennesima dimostrazione del totale clima di illegalità vigente oggi a Roma. Come ha potuto un’iniziativa del genere, che ha coinvolto migliaia di persone in un luogo centrale e prezioso della città, per di più con l’allestimento di un vero e proprio schermo da cinema, potersi svolgere senza che qualche forza dell’ordine contestasse qualcosa? In questo caso ovviamente ci rallegriamo per tanta libertà, gestita peraltro in maniera impeccabile dai ragazzi, che come le altre volte hanno lasciato il luogo meglio di come lo avevano trovato. Ci chiediamo però cosa potrebbe succedere se iniziative simili dovessero iniziare a diffondersi, con la PLRC che la sera dispone al massimo di un paio di pattuglie per tutta la città!?!

Su questo c’è stata in effetti una piccola coda simpatica, se non fosse che parliamo della Polizia di Stato. Presa dal facebook di Valerio:

“DRIIIIN DRIIIN DRIIIN
Numero sconosciuto: “Salve, parliamo con Valerio Carocci? Senta, non ci interessa molto il perchè ed il come, ma la prego, la prossima volta che fate un evento al Giardino degli Aranci veniteci ad avvissare al commissariato di via XXX, almeno mandiamo tre volanti a gestire il traffico.”
Io: “Avete ragione, mi scusi tanto, avevamo invitato qualche amico, gli altri si sono imbucati senza nemmeno avvisarci.””

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Continuano i sit-in itineranti della Rete di Associazioni per una Città Vivibile per denunciare i problemi e chiedere all’amministrazione un dialogo strutturato e continuativo con i cittadini.

Dopo Campo de’ Fiori, tocca a Trastevere (il 21/11 p.v.)

Basta strage stradale a Roma (ma anche in tutta Italia)!
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