Della raccolta rifiuti in centro storico ci siamo già occupati lo scorso aprile, segnalando grossi dubbi sulla valenza del dato fornito dal Comune, che continua a parlare di almeno un 40% di rifiuti raccolti in maniera differenziata nella città di Roma. Torniamo a parlarne approfittando della presentazione da parte di AMA e Municipio I delle nuove modalità di raccolta dei rifiuti che verranno introdotte a Trastevere a partire dal 15 giugno p.v.
RACCOLTA RIFIUTI A TRASTEVERE Trastevere fu il primo rione del centro storico dove AMA introdusse la raccolta differenziata suddividendo i rifiuti in quattro frazioni, alcune ritirate presso i portoni altre conferite in strada dai cittadini. Purtroppo il conferimento in strada mostrò fin da subito delle gravi criticità, con i cumuli di rifiuti che stazionano anche per lungo tempo in strada e l’impossibilità di controllare la correttezza dei conferimenti. Da parte di alcune associazioni di zona vi fu il tentativo di modificare tali modalità ma né l’AMA né il Municipio si mostrarono mai veramente interessati, così che per circa 9 anni si è andati avanti in condizioni indecenti.
IL NUOVO MODELLO DI RACCOLTA Il nuovo modello prevede la suddivisione dei rifiuti in cinque frazioni: organico, multimateriale leggero, carta/cartone, vetro, indifferenziato. I rifiuti potranno essere conferiti nei portoni o, in alternativa, presso delle postazioni mobili che stazioneranno per due intervalli giornalieri, mattina e sera, ad una distanza massima di 300 metri da ciascuna utenza. Il principio alla base di tutto il sistema è il divieto assoluto di conferire i rifiuti a terra, per cui il Municipio ha richiesto al Sindaco l’emanazione di una specifica ordinanza che preveda sanzioni in caso di inosservanza del principio.
Infine si è scelto di farsi aiutare da alcuni volontari di non meglio speficicate associazioni di zona, per aiutare i cittadini nel periodo di introduzione delle nuove modalità di raccolta e per segnalare i comportamenti difformi agli accertatori AMA.
En passant, noi ricordiamo che il Sindaco, in un incontro pubblico proprio a Trastevere a gennaio scorso, parlò dell’introduzione di cassonetti interrati per le nuove modalità di raccolta a Trastevere. Al tempo in più d’uno dubitammo della fattibilità ed opportunità di un tale sistema ed evidentemente si era stati facili profeti. Ci sembra infatti che di cassonetti interrati fortunatamente non si sia parlato per nulla nella presentazione della nuova raccolta.
MODELLO SOSTENIBILE? Noi ci auguriamo che questa volta l’AMA abbia fatto bene i conti rispetto alle sue capacità di ottemperare al modello che si sta per introdurre a Trastevere. Non possiamo non fare un paragone diretto infatti con quanto sta accadendo da mesi nel resto del centro storico, dove le postazioni mobili dell’AMA a cui i cittadini dovrebbero conferire i rifiuti differenziati sono praticamente sparite ed i cittadini costretti a conferire i rifiuti a terra. Essendo inoltre già vigente nel resto del centro storico il divieto che si vuole introdurre a Trastevere, la situazione è tale per cui l’AMA costringe i cittadini a violare la legge.
Peraltro un Municipio che tollera da mesi una tale paradossale situazione in una parte del suo territorio, appare poco credibile quando sbandiera il pugno di ferro che si vuole introdurre a Trastevere. Ma questi sono atteggiamenti tipici dei politici romani. Così come è purtroppo tipico dei politici giocare con la percentuale di raccolta differenziata a cui sarebbe arrivata Roma, oltre il 40% stando al Comune, quando parlare di differenziazione in centro storico è da mesi semplicemente ridicolo.
Inoltre ci risulta che anche nella altre zone della città dove è stata introdotta la raccolta differenziata porta a porta l’AMA stia avendo difficoltà ad applicare i modelli prescelti, segno che forse gli avvicendamenti nella gestione dell’azienda, che purtroppo ha tanto contribuito nella storia di Mafia Capitale, devono andare più in profondità.
Volendo comunque sperare che il nuovo sistema di Trastevere riesca finalmente a dare una risposta concreta e funzionante alla raccolta rifiuti in centro storico, aspettiamo di vederlo alla prova tra qualche settimana.
LA BUONA PRATICA DEL RIUSO Nel frattempo facciamo un altro tentativo per cercare di spiegare ad AMA, ma anche il Municipio potrebbe darsi una mossa in tal senso, che il primo passo per affrontare il problema dei rifiuti è ridurne drasticamente la produzione e che uno dei metodi migliori in tal senso è il riuso degli oggetti. Bisogna solo predisporre qualcosa per renderlo possibile.