Sono due problemi molto gravi che affliggono Roma da anni e che fino ad oggi hanno visto tanti annunci e pochi fatti concreti. E – puntuale anche questa volta – arriva l’annuncio contro le occupazioni abusive degli immobili e i roghi tossici.
Sarà la volta buona? E’ presto per dirlo, ma la linea adottata dal vice premier Salvini e dalla giunta Raggi sembra quella giusta. Durante l’incontro con la Sindaca, Salvini ha anticipato la volontà di inviare uomini dell’Esercito per vigilare i quartieri più a rischio roghi. Che occorra un intervento straordinario e mirato è ormai noto a tutti. La Raggi, al di là di qualche rassicurazione superficiale, aveva lasciato soli i residenti di Tor Sapienza, Ponte Mammolo, Ponte di Nona, Conca d’Oro e Ponte delle Valli. Tutte zone appestate da un fumo acre prodotto da chi ruba il rame, commercia illegalmente ferro, rovista nei cassonetti, svuota cantine abusivamente. Nel luglio del 2016 consigliammo alla Sindaca di istituire una task force dedicata al dramma dei roghi: un gruppo di agenti pronto ad intervenire non appena fosse stato avvistato un incendio.
Nell’ottobre del 2017, il prefetto Basilone ha annunciato l’uso dell’Esercito che però non ha mai iniziato a operare realmente. Diarioromano e gli altri blog antidegrado hanno spiegato più volte che parte del problema deriva dagli svuotacantine abusivi che gettano i materiali nelle periferie della capitale per evitare i costi della discarica. La merce viene smaltita semplicemente accatastandola in qualche campo e poi bruciata. La battaglia dei blog antidegrado e Retake Roma contro gli adesivi selvaggi affissi ovunque serviva proprio ad evitare che questi personaggi senza scrupoli potessero pubblicizzare la loro attività illecita. A conferma di quanto affermato dai blog, una importante inchiesta di Federica Angeli su Repubblica, del luglio 2017, ricostruì il percorso delle merci ritirate dagli “adesivari”, poi bruciate nel campo rom di via Salviati.
Insomma, se davvero Salvini vuole usare il pugno di ferro contro questa piaga, deve sì mandare l’Esercito a controllare il territorio, ma deve anche attivare una serie di azioni contro gli adesivi illegali e gli svuotancantine/traslocatori abusivi. Vedremo se quella del Ministro degli Interni resterà solo una promessa.
Altra questione sulla quale la giunta Raggi sembra aver imboccato la strada giusta è quella dello sgombero degli stabili occupati dai sedicenti movimenti. Il più delle volte si tratta di un vero racket dove pochi figuri speculano sul bisogno della gente. In cambio di 10 o 20 mila euro agevolano l’occupazione di immobili pubblici e privati che diventano poi un problema per la collettività. L’assessore capitolino al Patrimonio, Rosalba Castiglione, in una intervista al Messaggero di oggi, assicura che presto verranno sgomberati alcuni edifici occupati in nome della legalità. Tolleranza zero per le occupazioni delle case popolari, assicura la Castiglione che spiega: “C’è gente che aspetta pazientemente nelle graduatorie da 17 anni. Nelle nostre liste ci sono 12 mila famiglie che non possono essere scavalcate da chi ha optato per l’illegalità”.
L’assessore si riferisce ad una brutta norma regionale che lo scorso anno stabilì una specie di priorità nell’assegnazione degli alloggi popolari a chi è occupante. Chi viene da residence del Comune e dalle occupazioni passerà avanti a chi attende in lista legalmente. Uno scandalo che giustamente Rosalba Castiglione critica con fermezza: “Gli irregolari non possono avere l’avallo delle istituzioni”. Nel programma del Campidoglio ci sono altri sgomberi, ai quali anche Salvini avrebbe dato il suo appoggio promettendo uomini e mezzi. “Di case popolari ne abbiamo già sgomberate e riassegnate più di mille”, aggiunge la Castiglione.
Dunque, su roghi tossici e occupazioni illegali, l’alleanza Lega-5Stelle sembra aver imboccato la strada giusta. Abbiamo imparato, però, a dubitare delle promesse e ad attendere i primi atti concreti. In questi anni di annunci ne sono stati fatti tanti e quasi mai sono seguiti provvedimenti reali.