L’ipocrisia di Atac e dei giornali sulla bravata del rapper Gast

Titoloni sui giornali e siti web ieri a proposito della bravata di Gast, un rapper che si è introdotto nella cabina di guida della metro B filmando il suo gesto e pubblicandolo sui social. Tutti impauriti per il fatto che chiunque può sabotare un treno e magari metterci una bomba.

Qui può entrare chiunque“, scrive il Corriere della Sera. “In cabina come un terrorista“, fa eco Giornalettismo. “Choc nella Metro” (Leggo) e “Falla nella sicurezza” (fanpage).

Ma davvero questo rapper ha commesso un gesto così unico da meritare tanta attenzione mediatica? Assolutamente no! Perché la falla nella sicurezza c’è da anni ed è quella dei depositi di Magliana e Osteria del Curato dove durante la notte chiunque può entrare per taggare i treni. I blog antidegrado lo denunciano da tempo immemore, pubblicando decine di filmati in cui si vedono writers che entrano liberamente nei depositi dove i vagoni sono fermi e li imbrattano per bene. Tanto è vero che tutti, ripetiamo TUTTI, i treni della metro B sono coperti da scritte e graffiti e la gran parte di quelli della metro A.

 

Dove sta allora il rischio attentati? Nella possibilità di entrare nella cabina opposta a quella di guida per fare un video da mettere su Facebook o nell’avere ore per agire indisturbati e poter piazzare ordigni o manomettere i freni dei treni? E’ evidente che la vera falla nella sicurezza sia quella dei depositi che Atac conosce benissimo e non che si è mai premurata di risolvere. Per cui l’allarme lanciato dall’azienda, l’inchiesta interna, il cambio di serratura alla porta della cabina sono tutte stupidate per creduloni.

Ecco qui sotto il writer Howen Poison che si fa fotografare mentre graffita un treno nel deposito Magliana dove si è introdotto durante la notte.

(foto Romafaschifo)

Ed ecco il writer Lash King che prima scavalca la recinzione in pieno giorno e poi si mette a disegnare le sue schifezze sui treni in sosta.

(foto Romafaschifo)

Qui invece vediamo tale Silvio Brunetti, che come taggarolo si fa chiamare Tero, che entra liberamente nel deposito dopo aver divelto una recinzione. Tutto pubblico sul suo profilo Facebook che come sottotitolo ha “nunmeteinculo”.

 

 

Nel dicembre del 2013, quindi quasi 5 anni fa, Rfs intervista un lavoratore di Atac che spiega come chiunque possa entrare nei depositi, compreso un terrorista.

 

E poi i video, tanti video. Nel gennaio del 2014 su bastacartelloni.it pubblicammo un vero e proprio film. Un gruppo di giovani che entra senza problemi nel deposito di Magliana e ci resta tutta la notte. Altro che attentato, avrebbero potuto fare quello che volevano.

HIDEOUT 2013 – WE ARE THE CITY 2 PREVIEW from EGOISM on Vimeo.

 

Montato bene, con la musica a tempo, nel video si vedono almeno 5 diversi ingressi al deposito. E poi decine di treni completamente coperti dai graffiti. Quindi la permanenza dei writers è stata lunga e protratta per giorni.

E potremmo andare avanti a lungo con questi esempi, ma pare che la sicurezza Atac l’abbia scoperta ieri quando un rapper ovviamente ben intenzionato, è entrato nella cabina opposta a quella di guida.

E finiamo con la Raggi che a gennaio del 2017 entra in questo famigerato deposito per una visita di cortesia. Passeggia in mezzo a treni completamente coperti di scritte e non le passa neanche per la mente di chiedere come mai i vagoni siano ridotti in quel modo. Non le viene in mente che la sicurezza dei passeggeri potrebbe essere messa a rischio per il fatto che Magliana è aperto a chiunque. Lo scrivemmo in questo articolo che inviammo alla Sindaca e al suo ufficio stampa. Ma naturalmente nessun riscontro è mai arrivato.

 

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