Manca meno di un mese al referendum sulla liberalizzazione del servizio di trasporto a Roma. Atac e Campidoglio, forse nel tentativo di mostrare un nuovo corso, continuano a comunicare goffamente risultati che – analizzati a fondo – sono molto meno positivi di quanto sembrino. E’ il caso dell’aumento degli incassi da multe per chi evade il biglietto. Il blogger Mercurio Viaggiatore spiega ai lettori di diarioromano perché i risultati sono molto modesti, soprattutto se paragonati a quanto realizzato dall’Atm di Milano.
di Mercurio Viaggiatore (@mercuriopsi)
È di ieri l’ennesimo proclama di ATAC pieno di percentuali, sull’aumento a settembre di persone controllate (+8,5%), di multe (+30%), di incassi (+9% nei primi 9 mesi). Risultati certamente positivi, ma di che numeri parliamo?
Questo l’andamento degli “introiti delle penalità per evasione tariffaria”, così come riportati nei vari bilanci ufficiali ATAC.
Colpisce subito che 9 anni fa gli introiti erano ben superiori e sono andati via via calando. Dai semplici numeri è difficile capirne il motivo. Sebbene dal 2016 in poi si sia registrato un miglioramento, parliamo comunque di piccole cifre.
Nel 2016 ATM Milano ha elevato un numero di sanzioni superiori (+60%) e con introiti decisamente più alti pari a 3,6 Milioni di € (+150%). Un motivo di questo divario potrebbe essere nel differente piano sanzionatorio.
ATAC prevede 2 tipi di sanzione:
54,90 € se si paga entro 5 giorni
104,90 € se si paga dal 6° al 60° giorno
ATM invece prevede un tipo di sanzione aggiuntiva:
35 € se si paga subito sul posto
50 € se si paga entro 5 giorni
65 € se si paga dal 6° al 60° giorno
L’importo delle multe è minore ma la percentuale di chi paga è maggiore, soprattutto grazie al pagamento sul posto. Un fatto ben noto, che finalmente è arrivato anche in ATAC tanto che da luglio 2018 è possibile pagare immediatamente la sanzione con bancomat/carta di credito. Questa incredibile innovazione si è tradotta in un incremento effettivo delle multe pagate, che è passato dal “consueto” 20% (2016-2017) al 27,5% di Settembre 2018.
Siamo però ancora lontani dal vedere numeri significativi sia in termini di introiti da multe ma soprattutto in termini di introiti da vendita di biglietti e abbonamenti, che è poi il fine vero del contrasto all’evasione.