Siamo sicuri che molti di voi, come noi, avvertivano sempre più la mancanza di una “nudge unit” nell’ambito dell’amministrazione Capitolina.
Ebbene finalmente questa grave carenza a Roma è stata colmata con la nomina qualche giorno fa di un consulente esperto di economia comportamentale. Si tratta di un giovanotto di 26 anni assunto dalla Giunta Capitolina per la modica cifra di 55mila euro lordi l’anno fino a fine mandato.
Lo sapete cos’è la teoria dei nudge, no?
Nel caso foste tra i pochissimi ancora all’oscuro della cosa, ecco come la definisce Wikipedia:
“La teoria dei nudge è un concetto che, nel campo dell’economia comportamentale e della filosofia politica, sostiene che sostegni positivi e suggerimenti o aiuti indiretti possono influenzare i motivi e gli incentivi che fanno parte del processo di decisione di gruppi e individui, almeno con la stessa efficacia di istruzioni dirette, legislazione o adempimento forzato. ”
Chiaro ora?
Converrete con noi che era proprio questo che mancava a Roma per dare una svolta al problema dei rifiuti. Non il fatto che AMA non riesca ad assicurare ritmi minimi di raccolta dei rifiuti, non che si sia costretti a spedire in giro per l’Italia e per l’Europa la totalità dell’indifferenziato prodotto a Roma, non che manchi ancora una qualsiasi misura tesa a ridurre la produzione dei rifiuti.
No, quello che mancava a Roma era qualcuno che riuscisse a modificare i comportamenti dei romani per indurli a produrre meno rifiuti ed a differenziare di più.
Ed un tale improbo compito dovrebbe svolgerlo un giovane certamente di buone speranze che però, originario com’è del milanese, della realtà e specificità romane non saprà poi molto.
Siamo quindi troppo cattivi se fin da ora pronostichiamo un totale nulla di fatto del nuovo consulente?
Purtroppo noi la realtà romana la conosciamo bene, per esserci nati e cresciuti in questa città. Sappiamo quindi come qui sia difficile applicare regole che in qualsiasi altra parte del mondo potrebbero apparire banali o scontate.
Che diavolo di efficacia può mai avere un esperto comportamentale con individui che non si fanno scrupoli a conferire frigoriferi o lavatrici nel bel mezzo della strada con la certezza che nessuno mai li sanzionerà?
Oppure cosa potrà mai fare il nuovo consulente nei confronti della recente invasione di bidoncini in strada da parte delle utenze non domestiche, quelli che dovrebbero essere mantenuti all’interno dei locali ma che tutti tengono fuori consapevoli di non rischiare nulla?
A noi questa nomina appare l’ennesima dimostrazione di come l’amministrazione continui a brancolare nel buio riguardo la gestione dei rifiuti a Roma e cerchi di affidarsi al mago di turno nella speranza che con la sua bacchetta magica risolva i problemi.
Questa nomina ci ricorda quella di Marco Martens, il sedicente “Patch Adams” esperto di manutenzione delle strade, chiamato dalla Sindaca Raggi a maggio 2018 con l’obiettivo di rivoluzionare la situazione delle strade a Roma. Purtroppo a distanza di quasi un anno la questione buche a Roma è praticamente immutata.
Intendiamoci, non che noi si voglia mettere in dubbio le competenze e capacità di questi consulenti. Il fatto è che a Roma siamo ben lungi dal poter mettere in pratica le loro teorie. È come voler mietere un campo di grano con un bisturi: ogni singola spiga verrebbe recisa alla perfezione ma l’obiettivo di completare il campo sarebbe irraggiungibile.
Allo stesso modo, riguardo la questione rifiuti, sta all’amministrazione mettere in campo delle banali misure di buon senso e di rispetto delle norme vigenti per le quali non occorre alcun consulente sopraffino. Nel nostro piccolo alcune di quelle misure le abbiamo ripetute allo sfinimento (qui l’ultima volta che lo abbiamo fatto) ma un’amministrazione in evidente stato confusionale (confermato dalle recenti dimissioni dell’assessore Montanari) da quest’orecchio pare proprio non sentirci.
Per provare a dirla con un’immagine, secondo noi a Roma siamo già chiaramente a questo punto:
Che renderemmo come “le spintarelle o esortazioni non funzionano, è il momento di picchiare duro”.
E allora via all’ennesimo inutile consulente pagato dai cittadini, per altri 55mila euro l’anno buttati alle ortiche.
P.s.: cogliamo l’occasione per segnalare all’amministrazione che nel nostro piccolissimo qualche contributo a spingere i cittadini verso comportamenti virtuosi l’avremo pure dato in quasi quattro anni di pubblicazioni quotidiane. Non che qui ci si aspettino contributi economici dall’amministrazione (benché sarebbero benvenuti per coprire i sempre crescenti costi dell’hosting) ma almeno una qualche considerazione e riscontro quando facciamo segnalazioni o richieste dovrebbero essere il minimo sindacale.
Una risposta
Vi seguo sempre e apprezzo il vostro modo di fare informazione. Apprezzamenti da parte della Raggi non ne avrete mai, è capace di appropriarsi dei meriti altrui ma assolutamente incapace di riconoscerli agli altri