Vi siete mai domandati se qualcuno controlla i mezzi Ama mentre lavorano? A tutti sarà capitato di vedere operatori fermi in strada, con il mezzo parcheggiato, magari intenti a giocare al telefono o farsi i fatti propri. Il sistema Gps che controllava i movimenti di camion e spazzatrici è stato spento nella seconda metà del 2016, poco dopo l’insediamento della giunta Raggi. La rete civica dei blog romani vuole capire il perché di questa decisione.
Torneremo su questo e su altri argomenti legati al caos rifiuti nelle prossime settimane.
E’ una iniziativa di @RiprendRoma @romandergra @RomaIMiglioriAnni @OQotidianaBlog @TrastevereRm @Diarioromano @RomaPulita @Malitalia @ass_perRoma @ReteCivicaRoma1 @MuraLatine @Cittadinanzattiva @ridiamopernonpiagere2 @MercurioPsi
Una risposta
Il problema è diffuso nel settore rifiuti e risiede nel fatto che la Localizzazione tradizionale, adottata dalla maggioranza e che il mercato propone per lo più, è nata per finalità molto diverse di quelle del monitoraggio di dettaglio dei mezzi raccolta che si muovono in piccoli spazi e con spostamenti Stop&Go di pochi metri (porta porta) e non di qualche kilometro alla volta.
Nella raccolta rifiuti, gli spostamenti sono inferiori alla precisione del GPS stesso sopratutto nei centri abitati come Roma.
Per monitorare ed interpretare cosa succede servirebbe una persona per mezzo che controlla perché in automatico non si ottiene nulla di certo ed usabile in contraddittorio. Al massimo si può sapere per quanto tempo il mezzo è stato fermo in un certo posto ma questo al sindacato non piace molto. Serve un sistema di localizzazione preciso in grado di rendicontare in automatico. Il sistema esiste, costa poco di più ma metterebbe in crisi un sistema di comportamenti antieconomici consolidati.