L’ultima volta che abbiamo parlato di “mattanza pedonale” a Roma era lo scorso novembre. Lo facemmo in occasione della giornata mondiale delle vittime della strada, che nel 2018 cadde giusto il giorno dopo l’ennesimo pedone morto sulle strade di Roma.
Ci torniamo oggi a parlare di pedoni morti sulle strade romane in occasione dell’ennesima vittima: un 52enne investito a morte sulla via Ostiene all’altezza del civico 170.
Le notizie di stampa dicono che forse l’uomo stava attraversando sulle strisce pedonali, anche se la cosa deve essere ancora verificata.
A nostro avviso non è tanto importante se il pedone stesse attraversando sulle strisce o meno. Tutti i romani sanno bene che ciò non significa molto, stante che a Roma praticamente nessun automobilista capisce il concetto della precedenza dei pedoni sulle strisce.
Quello che per noi conta è che l’attuale amministrazione dimostra ancora una volta di essere del tutto disinteressata alla strage di pedoni che da troppi anni avviene a Roma.
Non una misura è stata adottata per combattere questa mattanza, nonostante vi sia una “Consulta Cittadina per la Sicurezza Stradale” che a suo tempo promise mari e monti, salvo poi velocemente eclissarsi in un nulla più totale.
Non un’iniziativa è stata promossa dalla Polizia Locale, a parte qualche vuoto proclama tipo i “Controlli mirati e sanzioni per la mancata precedenza ai pedoni …” sbandierati a ottobre del 2018 e mai visti applicati.
Questo ennesimo pedone investito a morte è ormai una responsabilità diretta del Sindaco Raggi, di tutti i responsabili della mobilità cittadina, Linda Meleo e Enrico Stefàno in primis, e dei vertici della Polizia Locale.
Questi ultimi in particolare continuano ad aggiornare la conta dei morti senza decidersi a mettere in campo qualche iniziativa che possa almeno far sperare in una svolta di sicurezza. Stiamo per richiedere numeri aggiornati per il 2018 riguardo i verbali elevati per mancato rispetto della precedenza per i pedoni sulle strisce pedonali, ma siamo pronti a scommettere che la situazione non sarà molto diversa da quella rilevata lo scorso anno.