Messaggio ricevuto qualche giorno fa:
“salve! in questi giorni di festa, ho ospitato mio padre che è venuto a trovarmi dalla Puglia. Egli è disabile, avrei voluto tanto girare e mostrargli la capitale ma tra il tempo non proprio favorevole e i numerosi disagi riscontrati, ha visitato ben poco. Quasi tutte le principali fermate metro vicine ai siti di interesse, prive di scale o ascensori. Gli autobus stracolmi. Un autista di un autobus preso per “ripiego” ci ha detto che avremmo dovuto pretendere di fare salire mio padre, ma come si fa su un autobus davvero stracolmo a far salire una persona in carrozzella???? per non parlare della situazione rifiuti, mio padre è rimasto stupito dalla troppa “sporcizia” in cui versa la capitale.”
Nessuna novità purtroppo nella Roma del 2019, in particolare la vergognosa situazione in cui sono costretti i disabili.
Più volte in passato abbiamo parafrasato una celebre frase attribuita a Voltaire: ““l grado di civiltà di una città si misura osservando le condizioni che riserva ai portatori di disabilità.”
E siamo sicuri che nessuno potrà confutare che con questo metro di giudizio Roma appare ancora ferma agli albori della civiltà, ad essere buoni.
Tra impianti di traslazione ancora in gran parte fuori servizio e linee dedicate ai disabili che continuano a mostrare mezzi privi di pedane, vi è la pratica impossibilità per un disabile a muoversi con i mezzi pubblici.
A quasi due anni dalla nomina del disability manager, nella persona di Andrea Venuto, non si vede purtroppo ancora il benché minimo cambiamento rispetto alla condizione di un disabile a Roma.
È una vergogna a cui non ci rassegnamo e quindi periodicamente cerchiamo di risollevare il problema.
Ci chiediamo cosa aspettino le associazioni dei disabili a cominciare a lamentarsi sul serio nei confronti dell’amministrazione perché finalmente tutti i cittadini, disabili e non, possano avere lo stesso diritto a muoversi liberamente ed in sicurezza.