La vergogna delle scale mobili Atac: Repubblica apre ma sono ancora guaste e a Cipro….

Da ottobre 2018 al 26 giugno del 2019, nella fermata Repubblica sono stati cambiati solo i freni di sei scale mobili. Niente altro! Nessuna scala è stata rimodernata, nessun altro pezzo sostituito, neanche una pulizia della stazione. E ci sono ancora diverse scale mobili guaste.

La riapertura di Repubblica suona come una chitarra scordata, la cui musica provoca fastidio. In altre città, otto mesi sono più che sufficienti per rifare completamente le stazioni. Da noi Atac non è stata capace neanche di riparare le scale. Il Messaggero in edicola oggi riporta delle cifre da brivido: Atac e Campidoglio in questi 8 mesi hanno stanziato 1 milione e 265 mila euro solo per le scale mobili. Per Repubblica e Spagna ne sono stati spesi 543 mila più Iva. Eppure l’impianto sul quale caddero i tifosi del CSKA la sera del 23 ottobre è ancora lì, a pezzi. Non è stato sfiorato neanche da un operaio.

La giunta 5Stelle dovrebbe rispondere di questa vera truffa ai danni dei cittadini e dei commercianti della zona. I negozi di Barberini e Repubblica hanno perso fatturato per circa 23 milioni di euro. Sono posti di lavoro finiti, merci rimaste nei magazzini, sviluppo bloccato. I danni del settore turistico saranno pagati ancora per molti mesi a venire. Di fronte ad una catastrofe di queste proporzioni ci si aspettava una fermata Repubblica in perfetta efficienza per recuperare il tempo perduto. E invece perfino uno dei due ingressi è ancora coperto di ferraglie abbandonate, pezzi di gradini in ferro, cinghie di trasmissione. Segno che lì non ci ha lavorato mai nessuno. Che praticamente questi 8 mesi sono stati solo il simbolo della paralisi nella quale l’amministrazione ha precipitato la città.

Oltre a Barberini e Spagna che hanno pagato prezzi altissimi, ci sono mille altre stazioni in condizioni penose. Oggi vogliamo mostrarvi la fermata Cipro che è assediata da bancarelle a tutte le uscite e che all’interno sembra sia stata appena bombardata.

Quella che segue è la scala dell’ingresso da via Giulio Venticinque. E’ totalmente abbandonata, senza nessuno che vi lavora. Abbiamo chiesto ai pendolari se abbiano mai visto un operaio in azione, ma nessuno ci ha messo mano. Hanno smontato un pezzo e via. Chiusa da mesi.

La prossima foto mostra invece la scala che porta da via Cipro alla piazza ipogea dove sono le biglietterie. Anche in questo caso solo enormi pannelli per nascondere l’abbandono. Li abbiamo spostati, siamo entrati ed ecco la situazione.

 

Buchi nel ferro, gradini accantonati e impolverati. Segno che nessuno li tocca da tempo immemore.

E poi gli ascensori. Sono TUTTI fermi, con ridicoli cartelli che parlano di manutenzione programmata (!!). Qualcuno ci ha aggiunto una frase alla romana che è piuttosto esplicativa del disagio provocato.

 

Ad anziani e disabili è praticamente interdetto l’uso dei mezzi pubblici. Un vero sequestro di persona, anzi una interruzione grave di pubblico servizio. Si tratta, occorre ricordarlo, del frutto esclusivo della giunta Raggi. Questa volta non possono prendersela con “quelli di prima”, con “mafia capitale” e la solita tiritera che la Sindaca ripete ogni volta che le si fa notare la situazione disastrosa della città.

L’appalto per la manutenzione di scale e ascensori Atac è stato sottoscritto da questa amministrazione nel luglio del 2017 , firmata dall’a. d. di Atac Manuel Fantasia. La Raggi lo caccerà (come ha fatto con tutti i manager nominati da lei) ma le scelte erano state fatte. La gara era stata vinta da un consorzio di due imprese, una di Napoli e una di Roma, con un massimo ribasso del 49%. Chiunque avrebbe capito che con quel ribasso la manutenzione non sarebbe stata effettuata perché antieconomica. Ma in oltre un anno e mezzo nessuno è andato a chiedere conto all’impresa del lavoro che (non) stava svolgendo. Fino a che quasi tutte le stazioni sono rimaste senza ascensori, pedane per disabili, scale mobili. L’appalto è stato revocato ma ormai era troppo tardi.

E adesso, prima che ne venga bandito un altro passeranno tempi biblici. Nel frattempo Roma si spegne ogni giorno di più, fino ad arrivare alla morte annunciata per incapacità amministrativa.

 

 

 

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2 risposte

  1. stesso discorso per le scale mobili di Eur-Magliana (una è ferma da settimane, l’altra funziona a singhiozzo) e di Laurentina (funzionanti a singhiozzo). Per fortuna ancora funzionano gli ascensori altrimenti, per chi come me si muove in bici+treno, significa portarsi la bici su per i gradini: immaginatevi con questa frescura…..
    Poi Vispa Teresa si chiede perchè i romani amano così tanto la maghina…..è che che ad un certo punto ti rompi proprio i “cosidetti”!

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