Vogliamo rilanciare una bella storia dal Municipio VII, dove la casa del custode di una scuola è stata liberata dall’amministrazione municipale dopo essere stata occupata abusivamente da un pluripregiudicato.
È una di quelle storie di ordinaria follia di cui Roma è piena e che troppi romani ancora considerano ineluttabili, come fossero storture che non si potranno mai eradicare da una città come la nostra.
Fortunatamente vi sono amministrazioni che tali storture non sono disposte a tollerarle e, con tutte le difficoltà e lungaggini del caso, fanno in modo di ristabilire pezzi di legalità sul territorio.
La storia completa può essere conosciuta visionando il video fatto dalla presidente Lozzi e dall’assessore De Santis.
In estrema sintesi, un’abitazione adiacente ad una scuola, in via Belloni, riservata in passato al custode della scuola, è rimasta occupata per circa 10 anni da un pluripregiudicato. Addirittura il tipo vi era confinato agli arresti domiciliari senza quindi che nessuno avesse preso atto dell’occupazione abusiva.
L’amministrazione del Municipio VII, con la collaborazione della Polizia Locale, è riuscita a sgomberare lo stabile e sta completando la ristrutturazione dello stesso per farne un nuovo centro giovanile.
A costo di apparire collaterali all’amministrazione del Municipio VII, a noi è parso il caso di rilanciare questa loro storia, dove uno stabile simbolo dell’illegalità e del sopruso viene trasformato in centro socio-culturale a disposizione dei giovani. La destinazione d’uso è particolarmente apprezzabile per noi considerate le scarsissime alternative che i giovani a Roma hanno per incontrarsi tra di loro al di là di sale giochi, fast food, centri commerciali o muretti vari.
Peraltro il Municipio VII non è nuovo a queste storie di legalità, essendo proprio grazie alla caparbietà e al coraggio della presidente Lozzi, della sua giunta, degli uffici e della Polizia Locale di zona che si è riusciti ad ottenere lo sgombero e l’abbattimento delle villette dei Casamonica nel 2018.
Tutti ricorderanno le passerelle del sindaco Raggi e del ministro Salvini in quella circostanza, ma il lavoro vero con tutti i rischi connessi a mettersi contro certa gente l’ha fatto il Municipio VII.
Nel nostro piccolo cogliamo l’occasione per ricordarlo e rendergliene merito.