Immaginiamo tutti abbiano saputo dell’inchiesta de Le Iene sulla raccolta dei rifiuti per le utenze non domestiche (UND) effettuata da una società partecipata dell’AMA.
Nel caso segnaliamo il video de Le Iene ed un articolo de Il Corriere che spiega la cosa.
In estrema sintesi, un operatore della società incaricata di raccogliere i rifiuti delle utenze commerciali ha raccontato a Le Iene che da un po’ di tempo molti di loro passano in orario notturno presso gli esercizi, trovandoli chiusi e quindi limitandosi a registrare il loro passaggio con l’apparecchio che legge il codice a barre del negozio. In questo modo la società è pagata dall’AMA come se avesse raccolto i rifiuti e gli operatori riescono a coprire molte più utenze.
A seguito di questo servizio, nell’ambito del quale è stata intervistata anche Virginia Raggi, leggiamo che il Sindaco ha richiesto un’indagine interna ad AMA e presentato un esposto alla Procura di Roma.
Dal che capiamo che fino a quando Le Iene non l’hanno informata di quello che accade per la raccolta rifiuti delle UND la Raggi non si era accorta di niente. Probabilmente il Sindaco pensava che c’erano sì dei problemi per la raccolta rifiuti tramite i cassonetti in strada, ma che per le utenze commerciali tutto funzionasse regolarmente.
Ed allora sorge spontanea la domanda: ma dove vive Virginia Raggi???
Possibile che il Sindaco non abbia visto ogni giorno dei cassonetti traboccanti di sacchi neri e scatoloni e non si sia chiesta se quelli fossero rifiuti prodotti da famiglie?
Noi siamo ben coscienti dei nostri limiti e sappiamo di non contare nulla, ma nel nostro piccolo è da luglio che segnaliamo l’anomalia dei troppi rifiuti dei negozi nei cassonetti. Inoltre sempre da luglio abbiamo dato conto di quello che ci era stato riferito in merito alla raccolta dei rifiuti per le utenze non domestiche. Così scrivevamo al tempo:
“… fino ad ottobre dello scorso anno gli operatori dovevano pesare e controllare i rifiuti al momento del conferimento mentre da ottobre gli è sufficiente “smarcare” l’esercizio commerciale, con il lettore del codice a barre, spesso senza neanche raccoglierne i rifiuti.”
Poi ancora ad agosto, in occasione dell’ordinanza-farsa del Sindaco Raggi sul pendolarismo dei rifiuti, riprendendo una segnalazione dei lavoratori AMA della LILA ribadivamo:
“Certo che se alla Sindaca Raggi ci sono voluti oltre tre anni per accorgersi del fenomeno del pendolarismo dei rifiuti, chissà quanto le ci vorrà per rendersi conto che la raccolta delle UND è totalmente fuori controllo”
Capiamo ora che al Sindaco Raggi è stato necessario che glielo sbattessero in faccia Le Iene il problema della raccolta rifiuti dei negozi per accorgersi che non funziona più nulla.
Un’ennesima dimostrazione di incapacità, irresponsabilità e totale distacco dalla realtà cittadina da parte di Virginia Raggi, tanto più grave in quanto da più parti il messaggio le era stato inviato (buoni ultimi anche da noi).
Questa imbarazzante storia ci conferma nella convinzione che rimanendo il Sindaco Raggi ad occuparsi di rifiuti, a Roma la situazione non potrà mai né risolversi né tantomeno avviarsi ad una più accettabile normalità. Non accorgersi della situazione sul campo preclude ogni possibilità di affrontare il problema con qualche speranza di risolverlo.
Si decida Virginia Raggi a gettare la spugna sulla questione rifiuti, dando modo ad un commissario ad hoc di cominciare a lavorare per avviare Roma ad un percorso di risanamento.
In tre anni e mezzo di governo M5S si è tornati indietro su tutti i fronti per quanto riguarda i rifiuti. Ora anche basta.
2 risposte
Il Sindaco non è un capo villaggio, le cose da gestire sono innumerevoli è ipotizzo che i rifiuti a terra siano stati visti come da tutti, una mancanza di raccolta da parte di AMA visto l’inceppamento della catena dovuta alla mancata accettazione dei rifiuti da parte delle ditte. Chi se ne doveva accorgere ed informare il sindaco è AMA, gli stessi dirigenti che hanno ben deciso di alzare le mani e dire arrivederci.
Chi ha occhi per vedere da tempo immemore si rende conto che I cassonetti stradali sono utilizzati dale utenze non domestiche. Non bisogna essere esperti per accorgersi di tali macroscopiche magagne.
Inoltre è il Sindaco Raggi ad aver deciso di mantenere a sé la delega ai rifiuti, per cui la responsabilità di questo ennesimo scandalo ricade tutta su di lei.