Una bellissima notizia per i bambini disabili, per i loro genitori e per tutti gli abitanti di Roma. Il primo parco giochi inclusivo della capitale vedrà la luce tra pochi mesi. L’associazione Ancilia, che da anni si impegna per la riqualificazione del Parco della Resistenza, ha vinto il bando indetto da Acea per le iniziative meritevoli di attenzione.
Una somma di circa 25mila euro sarà impiegata da Acea per l’acquisto di giochi e attrezzature specificamente pensate per bambini portatori di handicap. Un progetto concepito e voluto dagli abitanti della zona Marmorata/Ostiense che hanno assistito al lento e inesorabile declino dell’unico fazzoletto verde del quartiere. Quel giardino prima ben tenuto e curato che è diventato una selva in abbandono. E soprattutto quell’area giochi che improvvisamente fu chiusa dopo che qualche sconsiderato aveva dato fuoco agli scivoli.
Ma le mamme e i papà della zona non si sono arresi come spesso fanno i romani ormai assuefatti al degrado e allo sbando della città. Hanno prima lottato per prendere in gestione il parco e poi – non essendoci riusciti per motivi burocratici – hanno avuto un’idea formidabile: trasformare l’area giochi in rovina in un parco inclusivo, con percorsi tattili per bambini non vedenti, altalene appositamente studiate per portatori di handicap, spazi dedicati al tempo libero dei piccoli in carrozzina. Insomma un’isola felice per grandi e piccini che sognavano di passare qualche ora spensierata in una zona dove sentirsi meno diversi.
Occorreva trovare i fondi. Il Comune e il Municipio, pur apprezzando molto il progetto, non disponevano di alcuna somma. I cittadini di Ancilia hanno così partecipato al bando Acea per Roma, uno stanziamento che l’azienda elettrica dispone per progetti particolarmente interessanti. Nel solo primo municipio sono arrivate ben 90 proposte. Ma i nostri eroi di Ancilia l’hanno spuntata. Ed è così che sono arrivati primi.
Il denaro di Acea servirà ad acquistare i giochi speciali. Mentre il Municipio si occuperà della messa in sicurezza dell’area che va ripulita e risistemata. E – una volta finiti i lavori – a seguire il parco inclusivo penseranno gli abitanti della zona riuniti in Ancilia. La cura e la vigilanza che potranno garantire all’area sarà pari all’amore e all’impegno che hanno messo per trasformare questo sogno in realtà.