Metro: sicurezza è anche proteggere i treni dai vandali

A ben riflettere, non esiste un motivo valido, una spiegazione logica e accettabile, una ragione ammissibile dal punto di vista tecnico-gestionale al fatto che Roma nel 2015 sia rimasta l’unica città in Europa con i graffiti sui vagoni della metropolitana e le scritte sui fabbricati delle stazioni.

Un convoglio ristrutturato della linea B già ricoperto di graffiti
Un convoglio ristrutturato della linea B già ricoperto di graffiti

E’ di qualche giorno fa l’annuncio che le corse della metroA avranno orario ridotto fino ad agosto per consentire la manutenzione straordinaria. O meglio, “cercare di riattivare un programma di interventi coordinato per mettere in sicurezza e potenziare l’intera rete”, secondo l’assessore alla mobilità Improta.

Sarebbe cosa buona e giusta che i lavori di messa in sicurezza cominciassero dai depositi lasciati incustoditi senza adeguata sorveglianza e facilmente violabili da centinaia di graffitari che militano nell’esercito dei vandali che ricoprono carrozze vecchie e nuove della metropolitana di Roma con i loro disegni variopinti che altro non sono che le loro firme in bello stile.

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Le firme dei vandali sul muso dei nuovi treni Caf della linea B
Le firme dei vandali sul muso dei nuovi treni Caf della linea B

Capito? Gli piace rileggersi ogni volta che prendono la metro. E per togliersi questo sfizio procurano danni per milioni di euro all’azienda dei trasporti con i conti allo sprofondo e sull’orlo del fallimento, che si vede costretta a contrarre nuovi debiti per cancellare almeno le scritte sui finestrini che fanno sentire gli sfortunati viaggiatori chiusi dentro a carri bestiame. Perché i danni dei graffitari non sono solo economici ma di carattere culturale e psicologico. Treni e stazioni coperti da graffiti peggiorano la vita dei romani, creando un senso di disagio ed instaurando un clima di anarchia e sopraffazione. E s’infonde nei turisti la sensazione che Roma non protegge le sue infrastrutture, i luoghi del vivere comune, che non è una città avanzata, progredita, civile. In altre parole, che non è una città Europea.. I graffiti non autorizzati, almenoché non concessi con il benestare dell”amministrazione e dei residenti, sono considerati VANDALISMO in tutto il mondo occidentale, tranne che da noi. Preferiamo abbandonare alla mercé dei vandali i nuovi treni della metro B e persino i convogli della linea A sorvegliati in un primo tempo e rimasti integri per qualche anno.

Uno dei nuovi convogli già deturpati che conducono i turisti a S. Pietro
Uno dei nuovi convogli già deturpati che conducono i turisti a S. Pietro

 

Questa foto, scattata nel 2011, mostra due vecchi treni dell’Ansaldo Breda coperti dai graffiti.

Estate 2011: vecchi treni "graffitati" sulla linea B
2011: vecchi treni “graffitati” sulla linea B

Qui sotto una foto di pochi giorni fa: due nuovi convogli della Caf, sempre sul tracciato della linea B, ricoperti di scritte. Si direbbe che in 4 anni e due amministrazioni di colore opposto, non è cambiato nulla.

2015: nuovi treni "graffitati" sulla linea B
2015: nuovi treni “graffitati” sulla linea B

Guardate come viaggiano romani e turisti, ogni giorno, sulla metro B.

 

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Esempio delle tipiche condizioni delle fermate nel tratto Vaticano-Aurelia.

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Questi sono gli ingressi della fermata Ottaviano-Musei Vaticani.

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Bello spettacolo. E sappiamo per certo che molte altre stazioni della linea A e B (per tacere della Roma-Ostia) sono conciate nello stesso identico modo.

Nulla da dire, sindaco Marino, assessore Improta? Tutto normale?

Vogliamo credere che gli orari limitati della metro A servano a potenziare i sistemi di videosorveglianza. E a ripulire i convogli dai graffiti una volta per tutte. Nel senso che a partire da settembre, nei depositi non entrerà più nessun graffitaro.

Se è questo è il senso più vero del mettere in sicurezza la rete ci siamo al 100%. E ci auguriamo che lo stesso trattamento verrà riservato alla linea B. Non crediamo che siate soddisfatti di far viaggiare pendolari e turisti dentro a convogli appena consegnati e già deturpati dai guerrieri della notte de’ noantri.

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4 risposte

  1. Mi pare che alla fine non sia cambiato niente o sbaglio? Forse a un certo punto sarebbe opportuno capire che chi fa i graffiti e scrive sui treni un modo per farlo lo troverà sempre, è inutile che continuate a lamentarvi in questo modo, con queste argomentazioni ridicole, mi spiace davvero tanto che non riusciate a vedere i muri delle gallerie perché qualche lurido vandalo ci ha scritto sopra. Poi cosa vuol dire che a roma non viene considerato vandalismo? Questa è una cazzata, perché dal momento che i treni nonstante tutto continuano ad essere dipinti come soluzione del problema se una guardia vuole intervenire o si trova comunque in condizioni di poterlo fare puo addirittura sparare ai “graffitari” in maniera non letale, quindi sostanzialmente sulle gambe. Cioé siete un branco di polli che non sanno fare il loro lavoro e la soluzione è sparare appresso a ragazzini che potrebbero amche avere 15,16 anni con il pio intento di gambizzarli… State fuori di capoccia.

  2. Come cittadino , in nome di tantissimi concittadini, evidenzio al sindaco e alle autorità competenti ché i treni e le relative stazioni metro sono un patrimonio da salvaguardare da azioni di vandalismo, innanzitutto per motivi di sicurezza e poi di decoro. Strutture e mezzi che hanno costi elevatissimi e pagati dai cittadini ,
    lasciati alla merce della comune delinquenza. Non è accettabile.

  3. È singolare che non sia evidenziato dai mezzi di informazione in maniera adeguata la insufficiente vigilanza e quindi l ammontare dei danni prodotti da chi può imbrattare e scrivere vagoni treni metro stazioni e luoghi pubblici. In particolare per i treni si sottolinea oltre al disagio prodotto dal degrado che ne deriva, anche la mancata garanzia di sicurezza nei confronti del cittadino sui mezzi pubblici che possono essere a quanto pare avvicinati e forse anche manomessi da chiunque.

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