Ricordate la storia raccontata da Paola a luglio 2018, quella della mamma che decide di portare la figlia in carrozzina con la metropolitana ad una festa di compleanno e la cui esperienza aveva così sintetizzato?
“Uscita alle 15,30 per andare a 10 minuti da casa mia, durata del viaggio 4 ore. Presenza alla festa 2 ore!”
Ebbene Paola è tornata a scriverci e purtroppo per dirci che le cose continuano a funzionare in un modo inaccettabile per una capitale del primo mondo.
“Era da un po’ che non vi scrivevo, amici di Diarioromano, da quando vi raccontai l’allucinante viaggio Colli Albani/ Subaugusta con mia figlia in carrozzina e le successive rassicurazioni di Andrea Venuto, speravo, speravo…..speravo e speravo ancora ma….chi di speranza vive….
Recentemente sono entrata in contatto con una cooperativa, una bella realtà rivolta a ragazzi adolescenti con diverse disabilità. Usciamo ogni sabato per insegnare ai ragazzi a muoversi nella loro città, fare un biglietto, sapere che mezzo prendere, pagare per una merenda, andare al cinema, al bowling, una mostra…etc etc
La coop sa come muoversi con ATAC ma spesso prendono delle belle “tranvate”, è il caso di dirlo!
Proprio per essere così umiliati dalla rete trasporti, in particolare la metro, una delegazione di genitori è stata ricevuta da Venuto, il quale purtroppo ha ammesso che sulla metro non c’e da sperare … e li ha invitati a fare domanda per il trasporto dedicato.
Ma se io voglio uscire con un gruppo di ragazzi INSIEME, il trasporto dedicato fa marameo! E poi l’utilizzo del trasporto dedicato non PUO’ ESSERE spot, deve essere strutturato a cadenze regolari; una possibile soluzione potrebbero forse essere i buoni taxi, ma comunque si perde la centralità del percorso di autonomia e di uscite di gruppo.
I bus vanno meglio, le pedane manuali hanno notevolmente migliorato la fruibilità dei mezzi, anche se ancora c’e molto da fare col personale non sempre sensibile e accogliente. Purtroppo spesso capita che facciano finta di non vedere o non si scomodano pure se vedono la carrozzina, aspettando che qualcuno di buona volontà faccia da facchino…
La rete tranviaria, anche su prenotazione, ancora presenta stucchevoli dimenticanze.
Sabato scorso davanti al Bowling di viale regina Margherita i ragazzi hanno atteso invano un 19 accessibile; per tornare da Viale Regina Margherita a Piazzale dei Gerani, ci sono volute 2 ore!!
Vogliamo addentrarci nel fantastico mondo Metro A e B? NON CE LA FACCIO, NON LE PRENDO PIU’!!!! PERO’ VI LASCIO QUESTO QUADRETTO CON QUESITO FINALE:
A cadenza pressoché mensile, si vedono operai armeggiare ai montascale della stazione dove abito (Colli Albani), recintano, svitano avvitano, cercano attrezzi, aprono scatole di fili. Si potrebbe pensare: Evvai domani possiamo scendere! … Ma de che!!!! E cosi la volta successiva li interrogo chiedendo spiegazioni… le risposte sono abbacinanti: “sono rotti da più di un anno, il personale dice che sono rotti perché non sanno usarli o perché non si vogliono spostare da altre stazioni”, “non ci sono i pezzi necessari”…. Insomma la domanda che mi pongo è: PERCHÉ GLI OPERAI VENGONO E NON RISOLVONO NULLA? A me puzza de truffa!!!!!!!
Troppe associazioni che dovrebbero curare gli interessi dei disabili sono in realtà solo delle lobby che pensano al proprio orticello, in tanti anni nessuna di queste ha veramente puntato i piedi per dare pari opportunità ai cittadini, questo è!
Grazie di cuore per l’attenzione.”
Siamo noi che ringraziamo Paola per trovare il tempo di condividere con noi qualche pensiero.
Considerato il disastro generale dell’amministrazione Raggi e non vedendo possibilità concrete di recupero, ci sentiamo di dare un consiglio al Sindaco Raggi: lasci stare tutto il resto e concentri tutti i suoi sforzi e le sue risorse sulla lotta alle barriere architettoniche e sul supporto ai disabili a Roma. In questo modo lascierà forse un buon ricordo ad alcuni romani, laddove la stragrande maggioranza di essi non la possono più vedere in maniera irrecuperabile.
Se avessimo un assessore alla mobilità, di questo si occuperebbe, inutile anch’egli in qualsiasi altro ambito.
Una parola infine sul Disability Manager, Andrea Venuto, col quale parlammo due anni fa e da cui ci saremmo aspettati ben altri risultati. Purtroppo i nostri timori che la sua figura potesse essere una foglia di fico per l’amministrazione, che così può dire di essersi occupata della disabilità senza praticamente fare nulla, si sono rivelati fondati. Magari lui potrà pensare che piuttosto che mollare tutto è meglio rimanere in carica per ottenere qualche minima cosa, ma così fa il gioco dei tanti, troppi, che neanche capiscono l’importanza di assicurare pari opportunità e dignità a tutti i cittadini.
Lasciasse il suo incarico il Venuto, scoprendo così l’ennesimo fallimento di un Sindaco totalmente inadeguato.