Continua il silenzio sulle elezioni del 1 marzo a Roma

Riparliamo delle elezioni suppletive per sostituire Paolo Gentiloni alla Camera dei Deputati, dopo la sua nomina a Commissario europeo, in programma a Roma il 1 marzo p.v.

Gli elettori coinvolti sono circa 160.000 e il collegio è quello uninominale Lazio 1 composto dai seguenti rioni/quartieri: Rione Monti, Rione Trevi, Rione Colonna, Rione Campo Marzio, Rione Ponte, Rione Parione, Rione Regola, Rione Sant’Eustachio, Rione Pigna, Rione Campitelli, Rione Sant’Angelo, Rione Ripa, Rione Borgo, Rione Esquilino, Rione Ludovisi, Rione Sallustiano, Rione Castro Pretorio, Rione Celio, Rione San Saba, Rione Testaccio, Rione Trastevere, Rione Prati, Quartiere Trionfale, Quartiere Flaminio, Quartiere Della Vittoria.

 

Dal nostro post del 20 gennaio la situazione non sembra essere cambiata molto, con la stragrande maggioranza dei cittadini coinvolti che non è a conoscenza della scadenza.

A fine gennaio abbiamo dato conto della candidatura di Roberto Gualtieri da parte del PD ed abbiamo ricordato quella di Luca Lo Muzio per Volt.

Si conoscono ora anche i candidati del centrodestra, Maurizio Leo, del MoVimento 5 Stelle, Rossella Rendina, e di Potere al Popolo, Elisabetta Canitano.

 

—————- Aggiornamento del 20 febbraio —————-

Integriamo l’elenco dei candidati alle elezioni suppletive del collegio uninominale Lazio 1 con il nome di Mario Adinolfi, presentato dal Popolo della Famiglia.

—————- Aggiornamento del 20 febbraio —————-

 

Trattandosi di collegio uninominale, a nostro avviso i candidati dovrebbero avere un qualche radicamento sul territorio, conoscendone le dinamiche e i problemi così da poterli in qualche modo rappresentare in Parlamento. Come abbiamo già scritto, il collegio corrisponde in gran parte al centro storico di Roma, patrimonio UNESCO, sede delle maggiori istituzioni nazionali e area in cui si concentrano molte delle attività commerciali cittadine, per cui sono molti i temi con respiro nazionale che meriterebbero di essere portati in Parlamento.

Purtroppo però la scelta dei candidati pare aver seguito le solite dinamiche partitiche, dove prima si individua la persona che per qualche motivo deve occupare il seggio e poi la si impone al collegio facendo affidamento sulla fedeltà degli elettori al proprio schieramento.

 

È stato questo il caso del PD col ministro Gualtieri, giacché non si vede come un ministro dell’economia, con gli innumerevoli compiti e riunioni a cui deve star dietro, possa minimamente occuparsi di un collegio che peraltro non è neanche quello di sua provenienza. Non abbiamo nulla contro Roberto Gualtieri, che anzi ci appare persona molto degna e rispettabile (per il poco che vale il nostro giudizio), ma pensare che un ministro dell’economia possa occuparsi anche del proprio collegio elettorale è semplicemente l’ennesima presa in giro del PD nei confronti degli elettori romani.

Da sottolineare anche come il PD sia riuscito a rifiutare la proposta di candidare la giornalista Federica Angeli, indiscutibile campionessa romana di lotta alle mafie locali, pur di “piazzare” il proprio candidato prescelto.

 

Caso analogo appare essere il candidato del centrodestra, Maurizio Leo, anch’egli con curriculum di tutto rispetto ma presentato più in contrapposizione al ministro Gualtieri che come rappresentante degli elettori del collegio. Chi volesse può rivedersi la conferenza stampa di presentazione del candidato, dove tutti gli intervenuti parlano solo di questioni nazionali e il solo Maurizio Leo fa un accenno alla realtà romana parlando di topi morti e di un ristoratore tartassato dalle tasse. Davvero pochino per essere credibile come rappresentante del collegio Lazio 1.

 

Il candidato di Volt non presenta un curriculum a livello dei due precedenti ma almeno risiede nel collegio e dà qualche garanzia in più di mantenere un rapporto col territorio anche una volta eletto.

 

Delle altre due candidate non possiamo dire molto, non conoscendole e non avendo trovato materiale in rete, a parte rilevare che Rossella Rendina, la candidata del M5S, è un’attivista del litorale romano, apparendo quindi anch’ella una “paracadutata” nel collegio.

 

Visto che con ogni probabilità non vi saranno confronti diretti tra i candidati e che difficilmente verranno diffusi programmi significativi degli stessi, proveremo noi a contattarli facendogli una semplice domanda: perché un elettore del collegio Lazio 1 dovrebbe dargli il proprio voto?

 

Vedremo anzitutto chi risponderà e poi l’eventuale contenuto delle risposte.

 

Dal punto di vista degli equilibri in Parlamento questa elezione non sposterà in nulla le cose, avendo il governo attuale una solida maggioranza alla Camera dei deputati. Si tratta però di una buona occasione per Roma ed in particolare per il territorio del centro storico per avere finalmente qualcuno che possa dare una mano ad affrontare problemi che negli ultimi anni sono peggiorati drasticamente.

L’auspicio è che sarà anche un’occasione per giudicare l’operato della maggioranza capitolina M5S, sulla quale è facile attendersi un giudizio impietosi da parte degli elettori, ma anche del governo del Municipio I, a trazione PD, di cui abbiamo detto a più riprese molto male e che a nostro avviso è parimenti concausa del disastro di quel territorio.

Sapranno cogliere gli elettori del collegio l’occasione datagli da queste elezioni? Ne dubitiamo fortemente ma faremo del nostro meglio per fornir loro tutti gli strumenti utili a fare una scelta ragionata.

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