Segnaliamo un interessante evento sulla mobilità a Roma tenutosi lo scorso 26 febbraio, dal titolo “La città dei 15 minuti. Mobilitiamo Roma” e organizzato da Radicali Roma.
Ne abbiamo saputo solo a cosa fatta ma abbiamo potuto rivedere l’evento grazie alla registrazione messa a disposizione dagli organizzatori.
Questa la descrizione:
A Roma ogni anno un cittadino trascorre 254 ore in auto.
A Roma i mezzi pubblici non hanno tempi di attesa certi e quando ce li hanno sono lunghissimi.
A Roma i bus prendono fuoco quasi a cadenza giornaliera.
A Roma due linee e mezzo della metro non sono evidentemente sufficienti.
Un programma serio per il futuro di Roma dovrebbe in primis puntare a far riconquistare il tempo ai suoi cittadini. È possibile immaginare una svolta di mobilità degna della vita che meritiamo tutti?
Ne parleremo mercoledì 26 febbraio alle 19:00 nella nostra sede insieme a:
– Riccardo Magi, deputato radicale;
– Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente Onlus;
– Corrado Cotignano, Metrovia – l’idea che muove Roma.
La discussione, a cui ha partecipato anche l’Ing. Paolo Marchetti, è stata aperta dalla presentazione del progetto Metrovia, il più votato tra quelli presentati nel PUMS ma incredibilmente del tutto ignorato dall’amministrazione capitolina. Se abbiamo capito bene c’è stato solo un incontro tra i proponenti e Roma Servizi per la Mobilità ma nessuno con i responsabili politici della mobilità a Roma (per un commento al PUMS romano rimandiamo ad un pezzo di Mercurio Viaggiatore).
Dalla registrazione abbiamo ascoltato proposte interessanti, così come indicazioni di possibili gravissimi problemi che potrebbero avere a breve impatti enormi sul trasporto pubblico a Roma. È stato ad esempio evocato il rischio che parte della rete metropolitana possa essere chiusa se non viene rapidamente adeguata alle nuove normative sulla sicurezza; oppure ricordato lo stato di gravissimo degrado di tutto il parco tram a Roma.
Si è anche fatto più volte riferimento alla pochezza dei progetti di cui si è chiesto il finanziamento al MIT (due funivie e qualche linea tram), sostenendone la sostanziale irrilevanza rispetto alla necessaria svolta che occorre dare al trasporto pubblico a Roma.
Non crediamo che i rappresentanti istituzionali fossero stati invitati all’incontro ma a nostro avviso questo genere di discussioni non dovrebbe prescindere da un confronto con le istituzioni che hanno al momento la responsabilità delle politiche della mobilità.
Purtroppo, così come siamo sicuri che il presidente della commissione mobilità, Enrico Stefàno, avrebbe potuto dare un contributo alla discussione, temiamo invece che l’attuale responsabile della mobilità in Giunta Capitolina, l’assessore Pietro Calabrese, non avrebbe fatto una bella figura stante la sua scarsissima competenza in materia.
Della totale inadeguatezza dell’assessore Calabrese al compito assegnatogli abbiamo già scritto recentemente. Non finiamo però di stupirci per come egli continui ad affermare le proprie tesi anche a sprezzo del ridicolo. È di un mesetto fa infatti un suo post con cui ha cercato di confutare le tesi del prof. Andrea Giuricin apparse in un articolo de Il Messaggero.
Nel merito del post dell’assessore segnaliamo solo il passaggio in cui egli afferma: “… che i risultati dell’azienda [ATAC] sono in linea con i requisiti concordatari e che a breve, secondo un cronoprogramma individuato dai commissari giudiziali, cominceranno i primi rimborsi ai creditori.“, a cui indirettamente e per l’ennesima volta ha risposto l’altro giorno Mercurio Viaggiatore.
È però il metodo seguito dall’assessore che ci lascia esterefatti. Questo è l’incipit del post:
“Per analizzare al lumicino ATAC, con analisi economiche accurate, “Il Messaggero” questa volta si affida al solito professionista, che infatti le sbaglia tutte.”
Il “solito professionista” a cui fa riferimento l’assessore è il prof. Giuricin, il cui curriculum è visionabile sul sito dell’Istituto Bruno Leoni. Eccolo:
“Andrea Giuricin (1982) ha conseguito la laurea specialistica con lode in Economia presso l’Universita` di Milano Bicocca con una tesi sull’evoluzione del mercato del trasporto aereo europeo dopo la liberalizzazione. Ha conseguito un dottorato presso lo IAPR (joint venture tra Politecnico di Milano, Universita` di Pavia, Universita` di Milano e Universita` Milano Cattolica) con una tesi sul settore aeroportuale lombardo. Sul settore aereo e` autore di diverse pubblicazioni e del libro Alitalia, la privatizzazione infinita (IBL Libri, 2009).
Ha un incarico come docente presso l’Universita` di Milano Bicocca per i corsi di Economia dei trasporti ed e` visiting professor presso la China Academy Railway Science, la piu` grande accademia delle scienze ferroviarie al mondo.
Inoltre insegna come Adjunct Professor di Marketing Management per Purdue University, University of Southern California, University of Minnesota e Michigan State University.
Per l’Istituto Bruno Leoni, dove e` research fellow, segue principalmente le tematiche della liberalizzazione delle utilities, con particolare riferimento alle differenti modalita` di trasporto.
Nel 2009 ha creato l’ufficio studi per Italo – Nuovi trasporto Viaggiatori, lavorando direttamente con l’amministratore delegato dell’azienda.
Ha collaborato con agenzie mondiali delle Nazioni Unite ed e` anche consulente per la Banca Mondiale.
Collabora e lavora come esperto dei trasporti con le diverse Autorita` dei Trasporti e della Concorrenza in Spagna, Malesia, Sud Africa, Italia, Francia e altri paesi.
Keynote speaker nelle maggiori conferenze a livello mondiale nel settore ferroviario, aereo e delle telecomunicazioni (Stati Uniti, Sud Africa, Istanbul, Olanda, Spagna, Thailandia, Hong Kong, etc).
Nel settore aereo ha lavorato con le maggiori compagnie europee e mondiali.
Nel settore del digital media e delle telecomunicazioni i suoi studi sono stati presentati a livello globale, incluso il Sud America.
Ha tenuto guest lecture per l’Unione Internazionale delle ferrovie di Teheran e Madrid, all’ITEJ a Tokyo, presso la University of Northampton, l’European University Institute, l’IBMEC University in Belo Horizonte, la HCMC University of Transport, Vietnam, Kasetsart University e Bangkok University College International a Bangkok.
Ha pubblicato diversi libri e analisi citate sui maggiori media internazionali (Xinhua, Wall Street Journal, BBC, FT, Bloomberg, Reuters, The Economist, Le Monde, O Globo). Scrive editoriali per Panorama, Il Foglio, il Diario Economico (Portogallo), El Pais, El Economista (Spagna) e altre riviste e quotidiani nazionali ed internazionali.”
Il curriculum di Pietro Calabrese evitiamo di riportarlo, per carità di patria, e chi volesse può scaricarlo da qui.
Nulla di cui vergognarsi, per carità, ma con tale pochezza come si può pensare di contrastare chi è di un altro pianeta senza rendersi ridicolo?
Allo stesso modo, come si può pretendere di influenzare la vita delle centinaia di migliaia di persone che si muovono ogni giorno a Roma senza essere minimamente attrezzati alla bisogna?