Cartelloni pubblicitari abusivi. Le associazioni cittadine e il Comune alleati per reprimere il fenomeno

Perché la riforma complessiva degli impianti pubblicitari entri realmente in vigore dovremo attendere il prossimo sindaco e quindi ancora un anno e mezzo. Nei giorni scorsi abbiamo riportato le tappe che devono ancora essere percorse e le novità introdotte dall’ultima legge di bilancio nazionale.

In questi mesi non si può e non si deve lasciare campo libero a chi opera sul territorio senza regole, facendo dell’abuso la propria ragion d’essere. Ecco perché è molto importante che alla guida del Ufficio Affissioni sia tornato Francesco Paciello, il dirigente capitolino che meglio conosce la questione cartelloni pubblicitari. Nei primi mesi della sua attività ha già impresso una svolta nella direzione della legalità e nel contempo ha avviato il lavoro propedeutico all’entrata in vigore della riforma.

Roma, lo sappiamo, è una città fragile da questo punto di vista. E’ sufficiente allentare di poco i controlli perché ditte con pochi scrupoli inizino a piantare ovunque cartelloni irregolari. Vediamo allora le attività di contrasto che sono state messe in campo in queste prime settimane del 2020 dall’Ufficio Affissioni.

TARGHETTE NBD. Chi ha seguito negli anni la battaglia dei comitati bastacartelloni, Vas, Cartellopoli e altri le conosce bene. Sono delle piccole targhe metalliche che devono essere presenti su ciascun impianto, per indicare una serie di informazioni. L’impianto dotato di targhetta non è necessariamente regolare, ma di certo la sua presenza è un requisito fondamentale per la verifica.

Un esempio di targhetta Nbd regolare

 

Ecco perché alla Polizia Locale e a tutte le ditte è stata inviata una comunicazione che chiarisce come deve essere la targhetta e quale invece non sarà ammessa. Tra le altre cose, occorre fare attenzione all’indirizzo riportato sulla targa, che sia quello dove è realmente posizionato il cartellone. Inoltre non devono essere indicati numeri di protocollo non meglio definiti, procedure di adeguamento o trasformazioni in corso.

 

 

Un esempio di targhetta irregolare (archivio bastacartelloni)

 

VOLTURE TRA AZIENDE O CESSIONE RAMO D’AZIENDA. Anche questa è una pratica che risale alla notte dei tempi e che ha permesso a molti di farla franca per tanti abusi commessi. In sostanza una volta ricevute sanzioni per abusivismo o notifiche di canoni non pagati, la ditta cambiava nome e sede sociale, oppure cedeva la propria attività ad altra ditta, rendendo impossibile al Comune riscuotere il dovuto. Tutto ciò era permesso perché in passato vigeva la convinzione che, cedendo il ramo d’azienda, i cartelloni del cedente entrassero di diritto a far parte della Banca Dati comunale e che diventassero di proprietà del cessionario.

La comunicazione datata 17 febbraio 2020 ha messo fine a questa pratica. E’ precisato che la mera notifica all’Amministrazione di una cessione non produce automaticamente l’inserimento della nuova società nella Banca Dati comunale oppure il trasferimento automatico degli impianti. Occorre che il Campidoglio ne prenda atto e lo farà solo dopo aver controllato che il cedente non abbia debiti con l’Amministrazione o, se li ha, questi andranno in capo al cessionario.

Gli impianti di chi non rispetta questa procedura verranno considerati abusivi e sanzionati.

COLLABORAZIONE CON I CITTADINI. Questo è un punto di orgoglio per molti cittadini che da anni si battono per una cartellonistica pubblicitaria regolare e decorosa. L’Ufficio ha avviato una collaborazione con singoli cittadini o associazioni che vorranno segnalare la presenza sul territorio di cartelloni irregolari, in modo da permettere un tempestivo intervento della Polizia Locale che potrà multare le ditte e anche l’inserzionista.

La collaborazione parte dal XIII Municipio dove è attivo il gruppo Volontari Decoro XIII che ha già evidenziato il proliferare di molti impianti non in regola. Per agevolare il lavoro dei cittadini e della Polizia Locale, è stata pubblicata a questo link la banca dati aggiornata dei cartelloni di quel Municipio. Se non sono in questo elenco, vuol dire che sono abusivi.

Chiunque voglia partecipare alla segnalazione può inviare alla nostra redazione la fotografia dell’impianto e la targhetta identificativa, precisando al massimo la posizione del cartello. Provvederemo noi a girare agli Uffici la segnalazione (redazione@diarioromano.it).

Insomma qualcosa si muove e questo è un ottimo segnale dopo gli ultimi tre anni di stasi totale, con una giunta che ha sempre rimandato l’applicazione della riforma con lo scopo – presunto –  di migliorarla. Ma poiché il meglio è nemico del bene, nulla è stato fatto e si è arrivati a fine consiliatura senza aver compiuto progressi.

E’ importante, invece, mostrare che l’Amministrazione c’è e vigila sul corretto andamento delle cose e che i tempi nei quali ognuno faceva come gli pare sono finiti.

 

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Clicca qui per scaricare la comunicazione del 13/2/20 sulle targhette NBD

Clicca qui per scaricare la comunicazione del 17/2/20 sulle volture e cessioni tra aziende

Clicca qui per scaricare la banca dati aggiornata del XIII Municipio

Sullo stesso argomento leggi anche l’articolo pubblicato sul sito romano di Vas

 

 

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