A metà agosto avevamo segnalato i nuovi arredi allestiti da due locali in piazza di Spagna chiedendoci come fosse possibile visto che la normativa emergenziale COVID19 li vieta espressamente nelle piazze storiche.
La nostra domanda è stata girata alla Polizia Locale da una locale associazione di cittadini e la risposta ha confermato i nostri dubbi.
Di seguito il comunicato rilasciato dall’Associazione Residenti Campo Marzio.
Nella piccola Gomorra romana gli scandali sono destinati a moltiplicarsi
Le vicende che i recenti sviluppi delle indagini sulla “bancarellopoli” romana stanno portando alla luce sono il risultato di normative malfatte e spesso inapplicabili combinate con procedure arzigogolate e uffici sistematicamente sottodimensionati. In tali condizioni il confine tra legale e illecito non è mai chiaro e la discrezionalità dei funzionari pubblici assume un’importanza esagerata.
Il 21 agosto avevamo affidato ad un comunicato stampa i nostri dubbi sulla liceità degli arredi esterni che due locali avevano installato in piazza di Spagna, preannunciando una richiesta di verifica alla Polizia Locale.
Ci è voluto un mese per ottenere il responso ed il suo contenuto è stato del tenore che ci aspettavamo: una delle occupazioni era già stata sanzionata il 31 luglio, con procedimento passato al Municipio I, mentre per la seconda la nota della Polizia Locale afferma solo che essa è stata riscontrata conforme a quanto “graficizzato” nella richiesta di concessione, formula che non vuol dire niente e che appare mascherare un probabile illecito.
Risulta quindi appurato che vi sono numerosi arredi esterni in piazza di Spagna che lì non dovrebbero esserci, arredi che la Polizia Locale ha verificato come irregolari da quasi due mesi ma senza che la situazione venga riportata alla legalità. Ricordiamo che a piazza di Spagna vi è un presidio fisso della Polizia Locale che impedisce alle persone di sedersi sulla scalinata ma che fa finta di niente rispetto a tavoli e sedie che lì non dovrebbero esserci.
Ottenuta la risposta alla domanda se gli arredi a piazza di Spagna fossero regolari, passeremmo a chiedere alle varie figure istituzionali se non ritengono grave che un illecito tanto evidente venga ignorato per mesi.
Lo comprende il sindaco Virginia Raggi che la presenza di illegalità in un luogo tanto in vista come piazza di Spagna è un chiaro segnale che di illeciti simili sia piena la città?
Non avverte alcuna responsabilità l’artefice principe della normativa OSP Emergenza COVID-19, quel presidente Andrea Coia che ben conosce l’esplicito divieto ad installare nuovi arredi in luoghi come piazza di Spagna?
Che fine ha fatto l’assessore al commercio Carlo Cafarotti, quello che voleva dimettersi a seguito dell’approvazione della normativa emergenziale?
Come può la presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi, tollerare sul territorio da lei amministrato illegalità tanto evidenti che si perpetuano per mesi?
Domande che già sappiamo non otterranno risposta.
Associazione Residenti Campo Marzio
Ovviamente nessuno si degnerà di fornire spiegazioni su come sia possibile che in un luogo prezioso, in vista e presidiato come piazza di Spagna si violi la legge da mesi.
Non lo farà un’amministrazione sedicente, ma solo sedicente, paladina della legalità.
Non lo farà nessuno di quelli che dovrebbero fare opposizione all’amministrazione di cui sopra.
E i cittadini che avrebbero il semplice desiderio di vivere in una città normale, dove le norme vengono genericamente rispettate, continuano a non avere nessuno a cui appellarsi.