Ieri mattina qualche decina di cittadini ha avuto una brutta sorpresa al momento di riprendere la propria vettura.
In totale almeno una ventina di automobili sono state vandalizzate tra Passeggiata di Ripetta, via Canova e via della Frezza.
Apparentemente si è trattato di puro vandalismo, senza alcuna intenzione di furto, la qual cosa rende il tutto ancora più odioso.
Un raid in pieno stile effettuato in un luogo molto centrale di Roma, a due passi da piazza del Popolo e via del Corso, benché un po’ defilato rispetto alle strade più frequentate.
Non che una cosa del genere sia più tollerabile se perpetrata in qualche remota strada di periferia, ma non può non preoccupare che qualcuno, o più d’uno, si metta a distruggere parabrezza in serie in pieno centro senza che nessuno si accorga di nulla. È un segnale evidente, l’ennesimo, di totale perdita di controllo della città, con le forze dell’ordine incapaci di prevenire ma anche di reprimere comportamenti tanto violenti.
Non è solo un problema di controlli, benché un’inefficacia generalizzata delle forze dell’ordine a Roma è sotto gli occhi di tutti, ma anche di edifici abbandonati da anni che desertificano porzioni anche molto centrali della città.
La prima e l’ultima foto sono infatti state prese su via Canova, una delle strade su cui insiste il complesso dell’ex-ospedale San Giacomo. Il nosocomio, di proprietà della Regione Lazio, fu chiuso nel 2008 e da allora nessuna delle amministrazioni regionali che si sono succedute è stata in grado di ipotizzarne una riconversione. La struttura ha anche cominciato a mostrare segni di crollo ma di progetti di recupero neanche l’ombra.
Siamo sicuri che se la struttura fosse stata riutilizzata in qualche modo, l’intera area ne avrebbe tratto giovamento e non ci sarebbe il bisogno di prevedere controlli per evitare fenomeni delinquenziali. Così scrivevamo nel 2015:
“Si potrebbe ad esempio riprendere l’idea della RSA e realizzare alloggi per anziani autosufficienti o bisognosi di assistenza limitata, che potrebbero quindi avere una loro indipendenza in una zona della città facilmente fruibile e che offre numerose possibilità di svago. Un’altra parte della struttura potrebbe essere destinata ad attività per i giovani, laboratori musicali o artistici dove socializzare senza dover ricorrere sempre a qualche locale dove consumare. Si potrebbero anche creare spazi per il co-working, ossia uffici condivisi da mettere a disposizione di professionisti che non possono permettersi uno spazio proprio. E tante altre cose si potrebbero mettere insieme in uno spazio tanto grande e centrale, per dargli la possibilità di tornare a servire la città adeguandosi alle mutate esigenze e richieste.”
Il complesso del San Giacomo potrebbe essere un formidabile motore di rinascita per tutta l’area di via Ripetta mentre oggi continua ad essere il motivo principale dello stato di abbandono di quest’ultima, con i fenomeni di vandalismo che hanno raggiunto livelli mai visti.
Una risposta
eeeeh, c’è poco da fare: le parole “recupero di ospedale dismesso” e “regione Lazio di Zingaretti” non vanno assolutamente d’accordo……vedi pure l’ex-Forlanini……..il Santa Maria della Pietà…….