Passato quasi un mese dall’incidente mortale sulle strisce pedonali di piazza Vittorio, la situazione dell’attraversamento è rimasta esattamente la stessa. Ricordiamo:
“Lo scorso 30 ottobre si è verificato l’investimento di un pedone su un attraversamento pedonale di piazza Vittorio. Si chiamava Marco Visentin, insegnava in un liceo e abitava non distante dalla piazza. Ricoverato in ospedale in gravissime condizioni, il professor Visentin è deceduto dopo due giorni.
… la conformazione della strada nel punto in cui egli è stato travolto sembra fatta apposta per far finire sotto i pedoni mentre attraversano sulle strisce pedonali.”
Addirittura dopo quasi 30 giorni in prossimità delle strisce vi è ancora parcheggiato il fuoristrada con i vetri oscurati che contribuisce a diminuire ulteriormente la visibilità sia per i veicoli che per i pedoni.
Basta passare qualche minuto presso l’incrocio per assistere a frenate brusche dei veicoli che si ritrovano i pedoni che sbucano improvvisamente sulle strisce pedonali.
A metà novembre, in assenza di interventi da parte del Municipio I, dell’assessore alla mobilità Pietro Calabrese o dell’assessore ai lavori pubblici Linda Meleo, il presidente della commissione mobilità, Enrico Stefàno, ha organizzato una seduta della commissione in loco.
Queste le conclusioni:
“… abbiamo convenuto che è necessario intervenire immediatamente, in via prioritaria eliminando alcuni stalli di sosta che impediscono la visibilità del pedone, rafforzando la segnaletica e verificando la possibilità di spostare altrove i cassonetti dell’immondizia presenti all’incrocio.
Nel medio periodo invece l’obiettivo sarà realizzare una vera e propria opera in muratura (cd. “isole salvagente”) per consentire al pedone di essere ancora più visibile e protetto.
[…]
… promuoveremo in Assemblea Capitolina un atto comune di indirizzo per la messa in sicurezza dell’attraversamento, …”
Purtroppo sembra che l’intervento immediato non sia stato ancora eseguito il che vuol dire che l’attraversamento omicida, o se si preferisce la trappola per pedoni, continua ad essere un rischio reale per chiunque lo utilizzi.
Abbiamo una sola domanda: cosa diavolo ci vuole per installare un paio di new jersey sul posto auto che precede le strisce in modo da liberare immediatamente la visuale sia per i veicoli che i pedoni???
C’è qualcuno tra l’assessore Calabrese, l’assessore Meleo o la presidente Alfonsi che voglia fare quest’atto di coraggio mettendo in prima sicurezza questo attraversamento pedonale?
Possibile che neanche l’assurda morte del professor Visentin riesca a mettere fine a questa trappola mortale?