Opere pubbliche a Roma: la speranza arriva dai commissari

Il Governo conferisce poteri speciali a manager e tecnici per Metro C, anello ferroviario e molto altro. Dimenticata la Stazione Pigneto

Trenta commissari per 59 opere pubbliche in tutta Italia. E tra queste, Roma è presente con i grandi cantieri della Metro C, con il sogno mai realizzato di chiudere l’anello ferroviario e tante altre infrastrutture che potrebbero vedere la luce grazie ai fondi straordinari del Next Generation Eu.

Ci sono progetti pesanti, impantanati da anni, ma anche idee più lievi come il Polo Cibernetico per la sicurezza sul web. Il Governo dimissionario ha finalmente sbloccato la lista dei commissari dopo mesi di trattative e veti incrociati e non è mancato qualche imbarazzo, come la nomina di Roberto Ferrazza che aveva ottenuto l’incarico di velocizzare la costruzione di alcune caserme a Genova e Torino ma era tra gli indagati per il crollo del Ponte Morandi.

Ed è proprio alla ricostruzione del Ponte Morandi che si è ispirato l’esecutivo per sbloccare una serie di infrastrutture ferme da tempo. Nel caso del ponte di Genova l’impulso fornito dal commissario ha permesso di rendere più veloci alcuni passaggi anche se qualcuno adesso teme che per le altre opere commissariate si possano saltare procedure di garanzia per l’ambiente e di partecipazione per i cittadini.

Vediamo l’elenco delle infrastrutture commissariate che interessano la nostra città.

 

Metro C. Si tratta dell’unica vera grande opera in costruzione in Italia, da quando è stato terminato il Mose di Venezia. Sono stati stanziati 5,8 miliardi per il completamento della linea fino a piazzale Clodio. Commissario sarà Maurizio Gentile, già amministratore delegato di Rfi e soprattutto di BBT la società che costruisce il Tunnel di base al Brennero. La sua formazione di ingegnere sembra ottima per la realizzazione della tratta che dovrà passare sotto Corso Vittorio e nel quartiere Prati.

Raddoppio Salaria. L’imbuto tra Passo Corese e Rieti, oggi croce per i pendolari diretti a Roma e negli altri comuni sabini, sarà superato dal raddoppio della statale e la costruzione di due corsie per senso di marcia. Questo permetterà l’accesso diretto all’A1 e alle piattaforme logistiche di Fiano Romano e Capena, senza passare per il Gra. Costo un miliardo, il commissario sarà Fulvio Soccodato, ex dirigente Anas.

Ferrovia Roma-Pescara
. E’ una linea che sarà usata da molti pendolari dell’area metropolitana perché la prima tratta tocca importanti stazioni di scambio come Bagni di Tivoli e Lunghezza (raddoppiate entro due anni) e Guidonia (completata entro fine 2023). Costo 1,9 miliardi per l’intera opera, il commissario prescelto è Vincenzo Macello, proveniente da Rfi.

 

Anello Ferroviario. Atteso dai mondiali del 1990, vedrà i treni raggiungere le Stazioni Tiburtina e Nomentana anche da Vigna Clara-Valle Aurelia. Si tratta di una “circle line” per la capitale che potrà potenziare i collegamenti su ferro verso l’aeroporto di Fiumicino e lo scambio con la linea Roma Nord, in direzione di Viterbo. Sono in pochi a crederci ma i soldi ci sono (547 mlioni) e adesso c’è pure il manager, l’a. d. di Rete Ferroviaria Italiana, Vera Fiorani.

Orte-Civitavecchia. Una superstrada necessaria ai collegamenti col porto di Civitavecchia soprattutto per le merci prodotte nell’area ternana dove la Ast, una delle più grandi acciaierie del mondo, chiede da tempo di poter ridurre i tempi di percorrenza verso lo scalo marittimo. Oggi l’E45 che proviene dal Veneto si interrompe a Monte Romano e la viabilità diventa infernale per la mancanza di soli 18 km di superstrada. Commissario, che dovrà fare in fretta per non perdere i 472 milioni già stanziati, sarà Ilaria Coppi, ingegnere dell’Anas.

Cisterna-Valmontone. E’ una bretella invocata dai sindaci del basso Lazio per lo sviluppo dell’area pontina. Aprilia, Velletri, Artena, Lariano e Labico, oltre ovviamente a Valmontone e Cisterna, ritengono questi 35 km fondamentali per i loro territori e il collegamento con la capitale. Antonio Mallamo, ad di Astral, avrà la funzione di commissario.

Commissariati di Polizia. Fuori dalla categoria delle grandi infrastrutture ma non per questo meno importanti, 12,2 milioni saranno destinati alla ristrutturazione dei commissariati di Appio/San Giovanni, Casilino, San Basilio e Prati. A gestire le opere Vittorio Rapisarda, provveditore interregionale.

Polo Cibernetico. E sempre Rapisarda dovrà coordinare la realizzazione dell’edificio destinato ad ospitare i tecnici delle forze dell’ordine impegnati al contrasto della pirateria in Rete. E’ stato scelto un palazzo in via Tommaso Campanella che attualmente già ospita il Museo della Polizia. Costo 8 milioni, termine dei lavori il 2023.

Tra gli altri interventi la riqualificazione di un tratto dell’acquedotto del Peschiera (600 milioni, commissario Massimo Sessa del Ministero delle Infrastrutture) ma manca purtroppo una decisa accelerazione alla stazione Pigneto, nodo importante per Roma est che è praticamente bloccata.

Per l’associazione dei costruttori, se tutte queste iniziative andranno in porto, il Lazio registrerà un aumento del Pil del 3% l’anno; produrranno un volume di affari di 25 miliardi in cinque anni e 130 mila addetti diretti più l’indotto.

Insomma un volano per l’economia della città e della Regione, disastrata dal Covid e da anni di immobilismo.

 

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