Virginia Raggi (& Co.) e l’arte di prendere in giro i romani

Sui rimborsi per i permessi ZTL il Comune si comporta da vero bandito, ignorando le normative ed anche le ordinanze del TAR. Non contenti, Calabrese e la sindaca raccontano favolette

La telenovela dei mancati rimborsi ai titolari di permesso ZTL per lo spegnimento dei varchi l’abbiamo seguita fin dall’inizio.

A inizio agosto abbiamo dato conto dell’intenzione dell’assessorato, comunicata all’Associazione Residenti Campo Marzio, di procedere con la proroga della validità dei permessi ZTL.

Poi il silenzio più totale, fino alla fine di novembre, quando in una commissione mobilità l’assessore Calabrese riferisce che la decisione politica di procedere con la proroga della scadenza dei permessi ZTL sarebbe stata presa, ma rimangono da definire le questioni attinenti ai fondi necessari da reperire in bilancio.

In quella commissione un rappresentante dei titolari di permesso aveva esplicitamente chiesto di stabilire un canale comunicativo per poter discutere le complicate situazioni che i titolari di permesso ZTL stavano affrontando (tra scadenze dei permessi, cambi targa, ecc.).

 

Di nuovo, senza sorpresa, dopo quella commissione è sceso il totale silenzio da parte dell’amministrazione e questo nonostante l’ultimo tentativo dei titolari di permesso che hanno scritto una lettera aperta alla sindaca chiedendo di evitare un costoso intervento del giudice amministrativo di cui si sa già l’esito.

Già perché il percorso che stanno facendo i titolari di permesso ZTL è già stato fatto da una ditta di bus turistici, anch’essa utilizzatrice di permessi, che mesi fa ha chiesto al Comune di Roma una proroga dei propri permessi  a titolo di compensazione per lo spegnimento dei varchi.

Non avendo il Comune risposto alla richiesta della ditta, quest’ultima è ricorsa al TAR il quale ha intimato al Comune di provvedere, dando anche mandato al Prefetto di Roma di subentrare in caso di ulteriore silenzio.

Pare che il Comune si sia deciso a rispondere alla ditta dicendo però che sì, loro vorrebbero procedere con la proroga delle scadenze, ma che la ragioneria ha dato parere negativo perché il bilancio non prevede alcuna posta al riguardo.

Ovviamente la ditta non può entrare nei problemi dell’amministrazione e quindi ora è in attesa che sia il Prefetto a pronunciarsi.

 

Da sottolineare come in questa vicenda il Comune di Roma si stia comportando da vero e proprio bandito, mancando di adempiere agli obblighi normativi ed anche alle ordinanze del TAR.

In pratica è come incontrare un prepotente sulla strada che alla richiesta di comportarsi civilmente risponde: “se nun te sta bene, famme causa!“.

Bell’esempio che dà ai cittadini l’amministrazione capitolina. Senza contare che così si contribuisce ad affollare i tribunali amministrativi e che le spese di giudizi persi in partenza le pagano i contribuenti romani (come è successo con la ditta di bus turistici).

 

Non bastasse tutto ciò, negli ultimi giorni i principali responsabili di questa odiosa vicenda si sono resi protagonisti di dichiarazioni che suonano come vere e proprie prese in giro dei cittadini.

 

 

Ha cominciato l’assessore (!?!) Calabrese intervistato dal TG5 lo scorso 3 febbraio (al minuto 28). Dice l’assessore:

Noi vogliamo prorogare i permessi ZTL. Lo voglio ribadire ancora una volta: la nostra volontà politica non è mai cambiata a riguardo, ma sono gli uffici che ancora non hanno trovato una soluzione, per questo li abbiamo ulteriormente sollecitati anche perché parliamo di un diritto da parte dei cittadini che hanno già pagato i permessi.

 

Delle due l’una: o l’assessore è un ignorante totale che non sa cosa voglia dire “volontà politica” e chi è che dovrebbe trovare una soluzione, trattandosi di poste di bilancio, oppure si para vigliaccamente dietro degli incolpevoli uffici prendendo così in giro i cittadini.

Tenderemmo a pensare che ci troviamo di fronte ad un inaudito misto di ignoranza, incompetenza, irresponsabilità, e saccenza, con vette di cialtroneria che mai si erano viste nell’amministrazione romana (e sì che di assessori imbarazzanti se ne sono visti nei decenni …).

 

 

La seconda puntata della presa in giro ha visto protagonista la stessa sindaca Raggi, la quale ha preso a fare delle dirette facebook in cui, a suo dire, risponde direttamente alle domande dei cittadini. Chiaramente la Raggi non ha neanche idea di cosa voglia dire dialogare con i cittadini e la sua pretesa di farlo tramite una diretta facebook con una precisa regia dimostra che a lei dei cittadini non interessa nulla.

Pretendere di far passare per “dialogo con i cittadini” una mezzoretta passata a selezionare lei stessa le domande, fornendo risposte evasive e senza contraddittorio, dà la misura di quanto la Raggi ignori il significato stesso del termine “dialogo” (se la sindaca volesse vedere come si fa può documentarsi qui).

Ebbene durante la diretta di venerdì scorso la Raggi ha pescato tra le domande una che riguardava i rimborsi dei permessi ZTL e così ha detto:

Mi fate domande sulla ZTL per avere rimborsi, lo sconto oppure la proroga. Noi stiamo lavorando per dare la proroga a tutti i titolari del permesso ZTL per i mesi per i quali è stata necessariamente disattivata.

 

Bene, si potrebbe pensare, l’amministrazione sta lavorando ad una proroga dei permessi e quindi è solo questione di tempo perché essa arrivi.

Peccato che questa nenia i cittadini la sentono da agosto 2020 e nel frattempo si sono create tante di quelle situazioni complicate, tra permessi scaduti, rinnovati o in scadenza, che anche con la migliore buona volontà dell’ammninistrazione sarà difficile risolvere. Peraltro il primo spegnimento dei varchi risale a marzo 2020 e fin da allora l’amministrazione avrebbe dovuto porsi il problema dei possibili ristori per i titolari di permesso, ma evidentemente mettere degli incapaci nei posti di comando comporta questo tipo di colossali dimenticanze.

Dopo quasi un anno, che la sindaca affermi “stiamo lavorando” può voler dire solo una cosa: che ancora una volta le decisioni non le prende lei o la sua giunta, bensì l’assessore Lemmetti (vedasi vicenda AMA).

 

La sostanza è purtroppo che l’attuale amministrazione capitolina è tutta concentrata a fare gli interessi delle maggiori lobby romane e se ne infischia dei diritti di tutti gli altri cittadini. Per le categorie a lei care fa carte false (e sospette illecite) mentre le altre che si arrangino pure.

Per fare un paio di esempi, agli esercizi di somministrazione ha concesso il suolo pubblico con modalità fuorilegge, foriere di contenziosi infiniti, rinunciando a molti milioni di canoni concessori spesso senza una concreta utilità per i locali.

Allo stesso modo, l’amministrazione Raggi non si è fatta problemi a rinnovare fino al 2032 le concessioni ai camion bar, nascondendosi dietro a presunti obblighi quando poi il provvedimento era in perfetta linea con tanti altri fatti a favore di certi ambulanti.

 

Quando invece si tratta di riconoscere un sacrosanto diritto a qualche migliaio di cittadini, residenti del centro storico ma anche operatori commerciali, improvvisamente l’amministrazione Raggi si mostra come una banda di buoni a nulla, animati da buoni principi, ben pronti a esplicitare una chiara “volontà politica”, ma alla mercé di uffici che paiono remare contro.

 

I cittadini ricorreranno al TAR, il Comune soccomberà di nuovo in giudizio e probabilmente sarà di nuovo condannato al pagamento delle spese legali. Alla fine i permessi dovranno essere rimborsati e il boicottaggio che da mesi il Comune di Roma sta facendo avrà il solo scopo di far spendere ulteriori soldi ai cittadini ed anche all’amministrazione capitolina.

 

 

I titolari di permesso ZTL che volessero partecipare all’azione contro il Comune possono mettersi in contatto con l’Associazione Residenti Campo Marzio all’indirizzo residenticampomarzio@gmail.com

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Una risposta

  1. caro Roberto, grazie per questo articolo che enumera tutte le carenze che dobbiamo sopportare! e le falsità degli amministratori.
    Già trovo ingiusto che noi residenti romani o no siamo costretti a pagare per tornare a casa, senza avere nulla in cambio! il parcheggio per la ZTL a Lungotevere in Augusta ha una segnalazione ridicola, un minuscolo cartello che sta spesso a terra …. non parliamo di via Brunetti che è percorsa contromano per evitare il varco!
    e ora le auto elettriche che possono entrare, parcheggiare e non pagare! cani e porci hanno privilegi ….
    i Residenti di altri quartieri non da meno del Centro Storico hanno un bel bollino GRATIS e sono esenti dal pagare … per tornare a casa, Pinciano, Parioli, Prati, Salario ….. e molti altri!
    ora spero molto nell’esposto al Prefetto, prima di dover affrontare enormi spese per il Tar!
    grazie di tutto, cristina

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