La scorsa settimana abbiamo parlato della condizione anomala del Ponte della Musica, un’opera inaugurata nel 2011 ma a tuttoggi ancora priva di regolare accatastamento, oltre che forse anche di regolare collaudo.
Il nostro post ha stimolato più di una discussione, alcune delle quali abbastanza critiche per il tenore forse un po’ scadalistico del pezzo. Qualcuno ha anche provato a spiegarci che la cosa non dà particolare scandalo, giacché nella sostanza e sulla base di orientamenti giurisprudenziali la condizione del Ponte della Musica è tutt’altro che fuorilegge.
Per noi però rimane il fatto che un’opera pubblica recentissima e di grande visibilità sia rimasta a metà dal punto di vista delle pratiche edilizie e che la cosa vada avanti da dieci anni nel silenzio generale.
Più di qualcuno si sarà forse assuefatto alla cronica illegalità a cui sembra essere condannata Roma in un’infinità di situazioni, ma noi non ci vogliamo rassegnare a questo e gridiamo allo scandalo quando ne scopriamo qualcuna, per di più così macroscopica.
Torniamo oggi a parlare del Ponte della Musica perché curiosamente il giorno prima del nostro post avevamo ricevuto un comunicato stampa dall’associazione BiciRoma in cui si dava conto del divieto di transito vigente sul ponte. Un divieto di transito senza esclusioni riguarda anche biciclette e monopattini, per cui incredibilmente sul Ponte della Musica non si puà andare in bicicletta.
Il comunicato deve essere piaciuto particolarmente al Corriere della Sera che ne ha scritto in un articolo della Cronaca di Roma, a firma di Paolo Conti, con il seguente incipit:
“Benvenuti sull’unico ponte pedonale d’Europa (e probabilmente del mondo civilizzato) vietato alle biciclette.”
Difficile dar torto a Conti, soprattutto considerati gli scopi originari di quel ponte: “Il ponte progettato e realizzato per il traffico pedonale, ciclabile e per i mezzi pubblici …” (dalla pagina sul Ponte della Musica del dipartimento urbanistica di Roma Capitale).
E invece c’è chi ha provato a dare torto al Corriere, arrivando a parlare di vera e propria bufala, ed è stato Angelo Diario, consigliere capitolino del M5S nonché presidente della commissione “Sport, benessere e qualità della vita” dell’Assemblea Capitolina.
Non l’ultimo uomo della strada quindi, bensì un consigliere comunale, per di più presidente di commissione, dal quale ci si aspetta un’analisi ponderata delle questioni ed eventuali soluzioni ai problemi.
Invece il Diario ancora una volta non ha resistito dall’adottare il suo registro pseudo-umoristico (che avevamo già stigmatizzato) e si è buttato in un attacco diretto all’articolo di Conti etichettandolo senza mezze misure come una “bufala fresca fresca“.
Ecco il testo completo del post:
“Buone le bufale, ne vado ghiotto! Le mozzarelle, però, non le notizie false: queste ultime mi risultano indigeste…
Un attacco senza mezzi termini del presidente Diario contro il Corriere della Sera, ma basato su cosa?
Ebbene, incredibile a dirsi, il presidente Diario basa il suo parere soltanto su una frasetta trovata su una vecchia pagina web del Comune di Roma!?!
“Non è necessario essere Sherlock Holmes per trovare sul sito del Comune l’informazione che il ponte é stato “progettato e realizzato per il traffico pedonale, ciclabile e per i mezzi pubblici”.”
Non gli è venuto in mente al Diario di fare un salto sul ponte e verificare la segnaletica, chiedendo magari il parere dei vigili. No, niente di tutto questo, a lui è bastato fare una ricerchina sul sito del Comune per trovare la frasetta sulla quale basare il suo attacco al Corriere romano.
Quelli di Biciroma il parere dei vigili l’avevano invece richiesto e questo era stato il responso:
“… si fa presente che ai sensi dell’art. 47 del Dlgs 30-04-1992 n.285 c.1 lett. c (classificazione dei veicoli) e in combinato disposto con l’art. 116 del DPR del 16-12-1993 n. 495 c.1 lett. a -fig II 46- (divieto di transito) sul “Ponte della musica” non è consentito il transito a tutti i veicoli e, dunque, neppure ai velocipedi.”
Normalmente una tale topica, sempre più comune tra gli esponenti romani del M5S tutti impegnati allo spasmo a fare propaganda per la rielezione della sindaca, verrebbe archiviata come un ennesimo caso di disinformazione grillina. Ma in questo caso la disinformazione rischia di indurre qualcuno in confusione sulla normativa viaria vigente sul Ponte della Musica.
Come si può leggere nel commento che segue, un cittadino si chiede addirittura se si può mostrare ai vigili il post del presidente Diario per evitare una multa!?!
Al che il Diario si vede costretto a correggere il tiro annunciando nel commento di voler organizzare una riunione per rivedere l’errore nella segnaletica.
Implicitamente così egli ammette che il problema di viabilità sul Ponte della Musica c’è, che non è un’invenzione né una bufala del Corriere.
Ma allora perché il presidente non fa pubblica ammenda e provvede a rimuovere o correggere il suo post, magari scusandosi con Paolo Conti per l’attacco gratuito?
Se un presidente di commissione in Assemblea Capitolina si comporta in maniera così gaglioffa, come stupirsi delle reazioni inconsulte e irrazionali di tanti anonimi fan di Virginia Raggi?
Oltre a stigmatizzare ancora una volta la pessima informazione fornita dal presidente Diario, gli suggeriremmo di affrontare anche il caso del Traforo di via Milano, se possibile ancora più assurdo di quello del Ponte della Musica.