Continua ad andare molto male il servizio di trasporto pubblico a Roma: dai report ufficiali ATAC dei primi 4 mesi 2021 (ultimi disponibili), si scopre che il servizio è addirittura peggiorato rispetto al 2016.
In particolar modo colpisce il calo degli autobus del -5,4% nonostante da fine 2016 ai primi mesi 2021 siano arrivati oltre 750 nuovi mezzi. Un dato inspiegabile.
Salta all’occhio il crollo del servizio filobus, svolto sia nel 2016 che nel 2021 solo dai modello Trollino (su linea 90), mentre i 45 filobus Breda del corridoio Laurentino (linea 74) sono abbandonati in deposito da quasi 15 mesi.
Anche il servizio tram è ai minimi storici, con un catastrofico -27,8% rispetto al 2016 ed un servizio che, in valore assoluto, è sotto il 60% rispetto gli obiettivi del concordato!?!
Migliorano Metro A e B, ma non bastano a compensare il pessimo risultato della superficie. Va inoltre sottolineato che la maggior parte degli spostamenti dei passeggeri (64%) avviene con bus e tram, come dichiarato da ATAC stessa.
Le perdite per mancata produzione nei primi 4 mesi del 2021 ammontano a -12 Milioni€ circa, a cui si vanno a sommare le perdite per la mancata vendita di biglietti, verosimilmente pari ad altri -30 Milioni€ circa. ATAC ha anche ricevuto dei “bonus” per COVID, scioperi (ATAC viene pagata lo stesso in caso di sciopero) e altre cause “esogene”, per circa +8 Milioni€, di cui la fetta più consistente (+2,8 Mln€) per i filobus che non hanno fatto servizio. Un eclatante paradosso.
Va ricordato anche che le penali per la qualità del servizio sono pressoché azzerate per tutta la durata dell’emergenza pandemica.
Una risposta
“Quando siamo arrivati, nel 2016, ATAC era sull’orlo del baratro.
Con la nostra gestione gli abbiamo fatto fare un bel passo in avanti…”