FRANCESCO E’ morto . e’ avvolto in quella carta gialla argento.

La morte annunciata di un senza fissa dimora nel rione Esquilino chiama in causa le gravissime responsabilità di Comune e Municipio, con i servizi sociali ridotti ormai a puro business per qualcuno

 

 

FRANCESCO E’ morto . e’ avvolto in quella carta gialla argento.
E’ quel signore sardo che da anni viveva nell’angolo del palazzo Brancaccio accanto al portone .
Era sardo .
Abbiamo chiamato per anni per segnalare lo stato in cui viveva e più di una volta ho assistito al passaggio dell’auto dei Servizi Sociali con cui una volta mi sono anche attaccata perché era davvero una situazione di degrado pesante e non hanno mai fatto nulla per lui. Beveva tanto e non sopportava la sbornia.
Il conducente dell’auto mi disse con aria di sfida” e’ sardo mica straniero”
adesso, ragazzino idiota se mi stai leggendo… e’morto.
E vaffanculo te, i servizi sociali e l’assessore che chiamavi per nome.
da parte di Alessandra Catitti

 

 

Ieri alle 14 in via Foscolo, all’Esquilino, è stato trovato morto Francesco, un senza fissa dimora ben conosciuto sia dagli abitanti del rione, che avevano più volte provato ad aiutarlo, che dai servizi sociali.

Alessandra è una di quelli che hanno provato a fare la loro parte di bravi cittadini, ben oltre quanto di loro spettanza, e crediamo che il suo post esprima completamente la tristezza e lo sdegno adeguati alla situazione.

 

Ora vediamo se la sindaca Raggi si decide, tra un post sulla manutenzione dei sampietrini e un altro sulla nuova vasca delle otarie, a dare qualche spiegazione su come queste tragedie possano accadere nel pieno centro di Roma.

Vediamo anche cos’ha da dire l’assessore Emiliano Monteverde, assessore alle politiche sociali del Municipio I nonché candidato presidente del Municpio prima che il PD gli preferisse un’altra persona. Non può infatti non cogliersi l’assurdità di un Municipio che butta soldi in statue-porchetta e inutili rifacimenti di strade mentre sulle stesse perdura da anni un disagio tale da sfociare in tragedia.

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7 risposte

  1. Nessuno ha mai sentito parlare di coloro che rifiutano aiuto e ai quali le istituzioni non possono imporre nulla o quasi? 🤔
    Non cerchiamo a tutti i costi capri espiatorio!!?

    1. Mentre pubblicavamo questo articolo le stesse persone protagoniste erano appena riuscite a convincere un altro senza fissa dimora a farsi ricoverare perché vomitava da giorni. Stavano in strada ad aspettare che arrivasse l’ambulanza.
      Sono questi compiti dei cittadini o di qualcun altro? E se questo qualcun altro non lo fa, i cittadini devono rassegnarsi a potersi ritrovare una persona sotto casa morta nella notte?
      Non la vogliamo fare assolutamente facile, ma chi si accolla l’onere di occuparsi istituzionalmente di questioni così delicate deve almeno dimostrare di metterci anima e corpo e questo sinceramente non è dato vederlo, almeno non a piazza Vittorio.
      Alla manifestazione di qualche settimana fa dei cittadini dell’Esquilino tra le richieste vi erano quelle di un maggior impegno delle istituzioni per le situazioni di difficoltà dei senza fissa dimora. A quella dimostrazione non ha partecipato nessuno della giunta municipale.

  2. Ora basta… Non ho mai voluto commentare le vostre considerazioni perché le ritengo sbagliate,di parte,usate solo per scopi ben precisi..
    Ma che c……o ne sapete di Francesco, cosa conoscete della sua vita, ci avete mai parlato?credo proprio di no perché altrimenti sapreste che la sua vita era quella che voleva e che l ha voluta dopo una delusione d amore, l ha voluta perché aveva una famiglia più disagiata di lui,l ha voluta perché i suoi parenti sono morti di morte terribili che voi nemmeno immaginate,ma vi mettete li sul piedistallo a criticare e giudicare senza sapere una ca…….o. siete bravi a fare i moralisti,ma non sapete nulla di lui, il suo vero nome era ROMEO. Era fiero di essere sardo, fiero della sua terra e del suo dialetto che usava ogni volta che mi incontrava, ha girato il Mondo. E voi ora siete qui a dir cosa?che beveva e bivaccava tutto il giorno. La sua vita era quella perché lui l ha scelta, il Nulla lo avete fatto voi e continuate a farlo comportandovi e giudicando senza sapere … Perché non venite per strada, perché non ascoltare le storie delle persone che tanto disprezzate e criticate perché sporcano le vostre strade,o rovinano la vostra nuova Piazza.. così almeno avrete voce in capitolo e chissà, magari potremmo gridare al Miracolo!!!!

    1. Anzitutto le saremmo grati se volesse chiarirci quali sarebbero gli “scopi ben precisi” per cui noi scriveremmo le nostre considerazioni. Come può vedere non c’è alcuna pubblicità sulle nostre pagine, per cui non siamo interessati a facili like, né negli anni ci siamo mai schierati pregiudizialmente pro o contro qualcuno degli schieramenti politici, con le nostre pagine a dimostrare critiche (tantissime) o apprezzamenti (pochissimi) ad Alemanno, Marino o Raggi., indistintamente.

      E no, non ci abbiamo mai parlato con Francesco e non conoscevamo la sua storia, ma chi ha scritto il post originale l’ha fatto, fino all’ultimo, e ci è parso giusto dar voce a lei e agli altri cittadini che provano a sopperire alle mancanze di chi queste situazioni dovrebbe seguirle istituzionalmente con impegno e passione. Sono quelle persone che, evidentemente a differenza di lei, non si rassegnano al fatto che qualcuno ha deciso di buttare la propria vita nel cesso e di farlo sulle strade in cui costoro vivono.

      Infine evidentemente lei non ha capito niente, preso da una indignazione nei nostri confronti che deve covare da tempo (chissà poi perché … ce ne scriva comunque, che può essere utile ad entrambi): noi le persone in difficoltà né le disprezziamo né le critichiamo e ci guardiamo bene dal prendercela con loro.
      È con le istituzioni deputate a trattare questi casi che ce l’abbiamo, perché riteniamo inammissibile che in una città come Roma si possano continuare ad avere situazioni in cui è la dignità umana che innanzitutto viene calpestata. Poi ci sono i tanti altri problemi di sicurezza, decoro, igiene pubblica, ma qui è soprattutto la dignità umana che viene a mancare.

  3. ma come si fa a pubblicare una lettera del genere, con un commento redazionale senza capo nè coda? sono deluso e amareggiato da questo livello becero. ormai si strumentalizza qualunque cosa, anche la morte di un poveraccio, per fare propoganda.

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