Il “quasi parco Sannazzaro”: un po’ curato e un po’ dimenticato

I 10 ettari di verde a Talenti sono curati dai cittadini che si sono costituiti in due Comitati. Chiedono ai proprietari, Inps e Ater, manutenzione ordinaria e non solo tagli di nastri

Nel cuore del quartiere Talenti, racchiusa tra quattro strade con ciascuna delle quali confina (Viale Jonio, Via Clelia Bertini Attilj , Via Isola Bella e via Jacopo Sannazzaro) esiste un’area verde di circa 10 ettari, conosciuta nel quartiere come “Parco Sannazzaro”.

Questo parco, che però non è un parco, ha due proprietari: l’area entrando da via Sannazzaro e che prosegue per tutto il lato sinistro e sino a via Isola Bella è di proprietà dell’ATER mentre quella a destra che arriva sino al confine del cortile del liceo Orazio e della caserma dei Vigili del Fuoco di via Romagnoli è di proprietà dell’INPS.

 

 

 

L’area è manutenuta da due gruppi di volontari: il primo che è quello più antico si riunisce sotto la denominazione di “Comitato Parco Sannazzaro” e aveva come principale attività quella di raccogliere fondi per assicurare il taglio dell’erba nell’area di proprietà Ater visto che tale ente per anni ha disatteso anche alla manutenzione basilare.

L’altro gruppo, che esiste da circa 6 anni si raccoglie intorno alla sigla “Amici del Parco Sannazzaro” ed è costituito principalmente dai padroni dei cani che frequentano il Parco.
Sono loro ad aver installato alcuni cestini per la raccolta dei rifiuti nell’area INPS e ad occuparsi del loro svuotamento settimanale, della pulizia settimanale da vari rifiuti sparsi sui sentieri e sulle radure. Inoltre, in passato, hanno organizzato vari eventi di rimozione dei rifiuti ingombranti e di rimozione di scritte dai giochi dei bambini, in collaborazione con Retake Roma III Municipio e l’associazione Civici Pompieri Volontari.

 

A partire dal mese di ottobre 2020 all’improvviso sono comparse delle squadre di operai che hanno cominciato una serie di lavori nell’area ATER per conto di quest’ultima azienda.

Sono state eliminate le canne, i rovi e gli ailanti al confine con via Isola Bella che debordavano sulla strada, sostituita completamente la recinzione su via Isola Bella con l’installazione di nuovi pali e nuova rete di confine, rimosso un cassone di amianto, eliminati vari rifiuti, piantati circa 60 nuovi alberi e piante aromatiche, realizzato un nuovo vialetto di accesso da via Isola Bella, sistemata la viabilità interna esistente, realizzate delle staccionate a protezione di cadute accidentali dalla scarpata che confina col camminamento centrale principale. Sono state, poi, installate panchine e tavoli da picnic e, infine, 6 cestini per i rifiuti indifferenziati.

In occasione di questi lavori di razionalizzazione del verde e di miglioramento dell’area, il gruppo dei volontari “Amici del Parco Sannazzaro” ha organizzato due giornate ecologiche, integrando in questo modo il lavoro dell’impresa, in due diversi fine settimana durante i quali, dalle aree liberate dalla vegetazione, sono stati rimossi circa 10 sacchi di rifiuti indifferenziati, circa 200 bottiglie di vetro, 6 pneumatici, vari rifiuti ingombranti e recuperata una vecchia motocicletta Honda che giaceva sulla scarpata da chissà quanti anni.

Insomma è stata restituita alla cittadinanza del quartiere un’area verde più sicura, più ecologica e fruibile, almeno sicuramente rispetto al precedente assetto.

Alla inaugurazione avvenuta il 5 maggio scorso alla presenza del presidente del III Municipio prof. Giovanni Caudo, del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e del direttore di Ater Roma dott. Andrea Napoletano, è stato spiegato che tali lavori sono complessivamente costati 180.000 euro.

Ci giungono però segnalazioni dal gruppo di volontari “Amici del Parco Sannazzaro” che da allora ATER non ha attivato alcun tipo di manutenzione dell’area tanto che i lavori eseguiti rischiano in parte di andare in rovina.

Intanto non è stato attivato alcun tipo di servizio di innaffiamento dei nuovi alberi messi a dimora e la maggior parte di essi è stata piantata all’interno del canneto e della foresta di ailanti che crescevano al confine e adesso stanno prepotentemente ricrescendo a stanno soffocando le nuove alberature recentemente piantate. Inoltre, non è stato attivato alcun servizio di svuotamento dei cestini che tra l’altro non prevedono il conferimento differenziato dei rifiuti.

 

Tali criticità sono state rappresentate direttamente all’ATER con una pec all’attenzione del direttore Andrea Napoletano, missiva che alla data odierna, è rimasta priva di riscontro.

In questi mesi il gruppo “Amici del Parco Sannazzaro” si è fatto carico dello svuotamento dei cestini per i quali aveva proposto all’Ater nella pec anzidetta, di sostituire i 6 punti di conferimento indifferenziato con 4 punti, ciascuno dei quali avrebbe avuto tre diversi tipi di bidoncino (uno per il vetro, uno plastica e metalli e uno indifferenziati) e provvedere all’innaffiamento degli alberi messi a dimora.

I due gruppi di volontari non sono stati certo a guardare: il “Comitato Parco Sannazzaro” ha organizzato un gruppo di volontari nei quali ciascuno ha preso in carico un albero e lo innaffia quotidianamente (tanto che gli alberi adottati hanno un cartellino col nome dell’adottante)  e gli “Amici del Parco Sannazzaro” si sono occupati dello svuotamento dei 6 cestini, estendendo così il servizio che svolgevano nell’area INPS, anche nell’area ATER.

 

Quest’anno, inoltre, l’INPS non ha sfalciato con la frequenza che i frequentatori dell’area avevano apprezzato (anche sino a 4 volte all’anno) la porzione di sua proprietà e, solo a seguito di una pec trasmessa dagli “Amici del Parco Sannazzaro” nella quale si paventava il rischio di incendio, l’INPS ha proceduto ad un mero sfalcio dei bordi e all’allargamento della viabilità interna esistente.

 

 

Venti anni fa circa questa area non era frequentata dagli abitanti e infatti venivano abbandonati rifiuti, carcasse di motorini e auto rubate e non era certo frequentabile in sicurezza, neanche nelle ore diurne.

La frequentazione quotidiana da parte delle famiglie del quartiere sia con i loro amici a quattro zampe ma anche senza, è forse uno dei casi più felici di sicurezza di prossimità partecipata, che senza tanto clamore consente di tenere pulita, decorosa in sicurezza una vasta area verde che certamente innalza la qualità della vita degli abitanti.

 

La richiesta che giunge dai volontari dell’area è che ATER e INPS, ciascuna nella sua area di competenza, attivino o riprendano le buone pratiche necessarie in attesa che questa area possa diventare anche a tutti gli effetti il “Parco Sannazzaro”.

 

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